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30 September 2006

SALONE DI PARIGI 2006 - FERRARI P4/5 BY PININFARINA - Un anno ricco di novità

Giovedì, 28 Settembre 2006

Ferrari P4/5 by Pininfarina, Alfa Romeo Spider e Ford Focus Coupé-Cabriolet star dello stand Pininfarina al Salone di Parigi
Parigi, 28 settembre 2006

La Pininfarina anche quest’anno si presenta al Salone Internazionale dell’Automobile di Parigi con una serie di prodotti che ribadiscono la sua vocazione all’eccellenza nel mondo automobilistico.  A partire dalla Ferrari P4/5 by Pininfarina fuoriserie realizzata per James Glickenhaus, collezionista americano con una particolare predilezione verso le leggendarie auto da corsa degli anni ’60 che è stata la protagonista del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach in agosto e che debutta in Europa proprio a Parigi.

La vettura è stata completamente disegnata, progettata e costruita da Pininfarina trasformando in realtà quello che fino a pochi mesi fa era un semplice sogno. Lungo tutto il percorso che ha portato alla definizione di questo straordinario modello è nata una simbiosi tra il cliente e la Pininfarina. Partendo da una Ferrari Enzo, l’obiettivo era di realizzare una vettura unica ispirata alle sport racing car: non una semplice show-car, ma un’auto da poter guidare su strada.



“Pininfarina è ormai da molti anni una forte realtà industriale, come confermano le cinque nuove produzioni avviate tra la fine del 2005 e il 2006: Alfa Romeo Spider, Mitsubishi Colt CZC e Ford Focus Coupé-Cabriolet di cui abbiamo curato anche il design e lo sviluppo, Volvo C70 e Alfa Romeo Brera che abbiamo pure ingegnerizzato.
La Ferrari P4/5 by Pininfarina ci permette di esaltare la nostra creatività rendendo disponibile il nostro know-how a clienti speciali per offrirgli una vera e propria esperienza che va oltre alla semplice possibilità di realizzarsi la propria vettura.” afferma Andrea Pininfarina, Presidente e Amm. Delegato della Pininfarina S.p.A.

“Infatti, il contenuto ingegneristico é quello di un auto di serie: la funzionalità è quindi garantita con prestazioni e qualità una volta impensabili su un esemplare unico, come abbiamo avuto modo di dimostrare nei recenti tests realizzati nel nostro circuito del CERAM a Parigi.” sottolinea Andrea Pininfarina.

La nuova Ford Focus Coupè-Cabriolet - con cui Ford prosegue la collaborazione con Pininfarina (dopo il felice esordio con il modello Streetka) nel settore delle vetture Cabriolet - è stata progettata e sviluppata in stretta collaborazione con Pininfarina, che ne sta seguendo l’intera produzione presso il proprio stabilimento di Bairo.
Questa vettura è un chiaro esempio della direzione che sta perseguendo Ford in termini di stile ed ingegneria. E’ un’automobile elegante e stimolante, ma anche una vettura piacevole per ogni giorno che sintetizza praticità di guida, qualità costruttiva e massimo comfort per quattro passeggeri.

Infine la nuova Alfa Romeo Spider - sviluppata da Pininfarina in collaborazione con il Centro Stile Alfa Romeo – che continua la lunga tradizione di spider realizzate per la leggendaria Casa automobilistica italiana. Sicura, potente e dallo stile affascinante, Alfa Spider segna un ulteriore passo in avanti nel campo delle vetture scoperte, un particolare segmento che da sempre vede Alfa Romeo giocare un ruolo da protagonista. L’assemblaggio dell’Alfa Spider avviene interamente nello stabilimento Pininfarina di San Giorgio Canavese completamente ristrutturato con l’introduzione dei più sofisticati automatismi industriali.

“Proprio qui a Parigi voglio ricordare la nostra acquisizione nel 2003 della Matra Automobile Engineering che nell’arco di soli 3 anni ha moltiplicato per 10 il suo fatturato. Inoltre, il recente rafforzamento della nostra presenza in Germania - come fornitore di servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto - attraverso l’acquisizione della MPX Gmbh (più di 100 persone a Monaco di Baviera). L’interscambio di attività e di esperienze con i centri (italiano e francese) - conclude Andrea Pininfarina - consentirà di aumentare la profittabilità dell’intero settore engineering. Non solo. L’interazione con il settore design e con i due poli produttivi aumenterà l’efficienza e la profittabilità del Gruppo nel suo complesso”.

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