GT ACCADEMY 2014-finale italiana
La più grande chimera per tutti gli appassionati di simulazione di guida è senza dubbio quella di riuscire a diventare un vero pilota, ovvero riuscire a trasformare la propria passione fatta di ore o ore di allenamento con i migliori simulatori di guida per riuscire un giorno a diventare un pilota professionista e riuscire a guidare un bolide da competizione da più di 400cv.
Sicuramente molti appassionati di simulazione avranno fantasticato più di una volta su questa possibilità dopo tante ore di gioco a gran turismo, un sogno, un desiderio nascosto forse un po’ infantile (se vogliamo) ma che indubbiamente per ogni amante delle simulazioni di guida è e rimane uno dei più grandi sogni reconditi (il cosiddetto "sogno nel cassetto" degli appassionati di simulatori). Un tempo era soltanto una chimera per tutti, un motivo per essere deriso da amici e conoscenti che vedevano assurdo e infantile questo desiderio, dovuto sopratutto all’immagine del videogame che per molti rappresenta un mezzo di intrattenimento e basta.
Oggi sappiamo che grazie ad alcuni progetti nati con l’obbiettivo di trasformare il videogiocatore talentuoso nei simulatori di guida in professionista del volante il videogame, in particolare i simulatori non sono più solo "semplici giochi per nerd sfogati" grazie ad alcuni concorsi che "fanno incontrare" il mondo dei simulatori con quello del motorsport come la Gt accademy. Il concorso realizzato in collaborazione diretta tra Sony e Nissan ha effettivamente dimostrato che è possibile ottenere abili piloti professionisti da "semplici" nerd appassionati di simulatori grazie a molta costanza, motivazione (oltre naturalmente a passione e abilità di guida). Naturalmente si parla di simulatori e non di arcade games che non hanno nulla a cui spartire con il reale mondo delle corse.
Se qualcuno di voi ancora non conosce la Gt accademy dovete sapere che si tratta di un programma per la scoperta e lo sviluppo di nuovi piloti, iniziato nel 2008 grazie a una cooperazione fra Gran Turismo e Nissan. Le qualificazioni online si disputano con Gran Turismo e i migliori concorrenti sono invitati a prendere parte alle finali nazionali di ogni territorio. I vincitori delle finali si recheranno quindi al Race Camp di Silverstone, nel Regno Unito, per la selezione finale. Il campione accederà quindi all'impegnativo Driver Development Programme di Nissan, prima di prendere parte come pilota professionista a diverse gare in tutto il mondo.
Il concorso iniziato il 21 aprile solo per i “pochi” (in realtà solo in Italia erano più di 40.000!) videogiocatori che sono riusciti ad ottenere i tempi migliori in pista con gran turismo 6 adesso è arrivata alla fine, dopo lunghe sessioni di allenamento fisico, di guida reale/virtuale i 24 concorrenti finali si sono qualificati per la sfida finale: il race camp a Silverstone dove solo i migliori provenienti da tutto il mondo potranno guadagnarsi un posto di guida presso il Nissan team e diventare dei veri piloti professionisti. Tra i 24 finalisti sono compresi i nostri sei finalisti italiani che potranno accedere al racecamp (la finalissima che si svolgerà dal 29 luglio al 5 agosto). I 24 concorrenti italiani hanno dovuto passare un’estenuante prova finale (locale) avvenuta presso l’autodromo di Vallelunga per la selezione sei dei nostri migliori futuri (speriamo) piloti che si sfideranno nella prova finale contro gli altri partecipanti di tutto il mondo.
I nostri 24 finalisti italiani sono stati divisi in 4 gruppi da sei e hanno affrontato quattro prove tra cui: simulazione, fitness, media e prova su strada.
I concorrenti sono stati valutati equamente in ogni prova svolta, le varie valutazioni ottenute sono state poi sommate alla valutazione finale che ha stabilito i finalisti che parteciperanno alla prova finale di Silverstone.
La prova di simulazione era “la classica” e conosciutissima (almeno per noi appassionati del gaming) prova su pista (virtuale) sull’ultimo splendido capitolo della serie gran turismo attraverso diversi cabinati di gioco sistemati per l’occasione. Le prove su strada si sono svolte a bordo di una Nissan Juke, l’obbiettivo era naturalmente quello di cercare di ottenere il miglior tempo attraverso lo slalom tra i coni. La durissima prova fitness invece consisteva in un duro plank addominale degli avambracci da eseguire resistendo il più possibile, oltre ad una quantitativo di flessioni massacranti (nel vero senso della parola), gli atleti dovevano infatti eseguirne fino al cedimento muscolare (io faccio una normale attività fisica in palestra tuttavia vi garantisco che è dura!), ed infine i concorrenti hanno eseguito più salti sul posto possibile. Altre prove che i concorrenti hanno dovuto sostenere era il bleep test, utile per valutare le capacità di respirazione degli atleti, molto importante per verificare le loro capacità polmonari in vista dei durissimi eventi che dovranno (se riusciranno a passare) affrontare quando diventeranno dei professionisti. Per riuscire a diventare dei veri piloti è infatti necessario possedere una ottima forma fisica per poter sopportare le dure sollecitazioni a cui i veri piloti sono sottoposti durante le “vere” gare.
Le prova dei media invece consistevano in una serie di interviste che venivano poste ai concorrenti per capire le loro capacità di espressione e le loro conoscenze della lingua inglese, senza la quale sarebbe un problema per ogni aspirante pilota riuscire ad intraprendere la carriera di pilota professionista.
La gt accademy infatti non è un “gioco” come molti potrebbero pensare, per riuscire ad essere i migliori bisogna impegnarsi duramente, dare il massimo e privarsi anche di qualsiasi cosa per riuscire a potere aspirare a questa carriera. Per questo motivo la costante sfida a cui si è sottoposti (con se stessi e con gli altri dovuti ai numerosi turni di eliminazione) serve per scremare i numerosi concorrenti per riuscire a trovare i migliori, i più preparati, caparbi e motivati ragazzi che desiderano davvero cambiare vita definitivamente e intraprendere il cammino che rappresenta il sogno di numerosi videogiocatori di gran turismo.
Questi sono i sei campioni che sono passati alla finale la racecamp di Silversone:
- Luca Guerra, 24 anni, di Carrara (MS), laureato, il cui mito di sempre è Ayrton Senna;
- Lorenzo Radice, 30 anni, di Carimate (CO), ingegnere del software, i cui miti sono il fratello e Michael Schumacher;
- Alessandro Albano, 34 anni, di Milano, It Consultant, un veterano delle finali nazionali di GT Academy;
- Pietro Punzo, 22 anni, studente di Novara, che reputa Valentino Rossi una vera e propria leggenda;
- Riccardo Massa, 21 anni, studente di Monte San Pietrangeli (FM), amante dei kart;
- Ariel Bernardi, 29 anni, di Asiago (VI), tecnico in una ditta di ascensori, appassionato e grande conoscitore dei simulatori di guida.
Nell’ultima tappa i nostri talentuosi connazionali dovranno cercare di essere perfetti perché dovranno competere con i migliori per questo motivo dovranno mantenere la massima concentrazione per cercare di diventare dei veri piloti. Per cui non possiamo che fare i nostri migliori auguri a nostri connazionali nella speranza che riescano a coronare il loro sogno.
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