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07 May 2015

DIRT RALLY disponibile Early access su Steam

Gli abili sviluppatori britannici Codemasters, esperti nella programmazione di numerosi racing game campioni d’incasso stanno per riportare in auge la serie Dirt “dimenticata” dalla fantastica serie grid. Codemasters ritorna allo sporco (si fa per dire) mondo del rally con il ritorno di Dirt dopo una pausa durata ben quattro anni.


Dopo l’ottimo Grid autosport, Codemasters “accantona” momentaneamente la serie Grid per rilanciare un’altra serie di sucesso Dirt. Dopo una lunga pausa Codemasters annuncia la sua fantastica serie rellistica simcade per eccellenza, qualcosa però è cambiato all’orrizzonte?!?

Prima un brevissimo ripasso….
Era il 2011 quando Codemasters lancio sul mercato il “simcade” più completo dedicato al mondo dell’offroad (almeno se non contiamo Show-down; lo spin off archedone stile destrcution derby arenas).
Durante i primi anni delle “rodate” console Xbox 360 e Ps3 Codemasters desiderosa di riconquistare il pubblico degli appassionati dopo un’ultimo capitolo della serie Colin McRea rally troppo simile alla precedente iterazione. Colin McRea rally 2005 sopratutto su console non era riuscito a convincere pienamente perché “schiacciato” dalla morsa degli ultimi e bellissimi capitoli della serie Wrc (con rally evolved penso di avere oramai disintegrato il disco nonostante l’eterno “amore” che nutrivo per la serie dedicata allo scozzese volante) ad opera di Evolution studios (futuri creatori della serie motorstorm e il recente DriveClub). Nel 2006 Codemasters decise di seguire le gesta del mitico Colin, il quale relativamente ritirato dal mondiale si era dedicato a nuove tipologie di competizioni quali i raid tra cui la Parigi Dakar, particolari rally come quello sull’isola di Man, il festival di Godwood, i prestigiosi X-games e perfino qualche digressione su pista condita da buoni risultati. Questo cambiamento nella carriera dello scozzese volante si era riflettuto anche nei videogame per questo motivo Codemasters abbandonò la vecchie serie optando per un reboot intitolato Colin McRea Dirt. All’interno di questo titolo oltre al rally erano state affiancate nuove modalità di gioco tra cui il rallycross, le corse sterrato su buggy e trophy truck, i rally raid nel deserto e perfino le velocissime e pericolosissime corse hill climb. Il gioco offriva un maggior assortimento di eventi, modalità di gioco e vetture e vantava una varietà davvero invidiabile, tuttavia i contenuti non furono l’unico cambiamento; Codemasters infatti decise di optare per un gameplay più semplice ed immediato, con una reattività della vettura notevolmente aumentato, una sensazione di “peso” molto più semplicistico ma tuttavia senza mai sforare verso l’arcade in senso stretto, inalterate furono le feature come la riparazione dei danni nello stand tra una tappa e l’altra proprio come avviene nella realtà seppur leggermente modificate.
Dopo la tragica scomparsa di Colin McRea rally avvenuta per un incidente in elicottero avvenuta nel 2007 assieme al suo giovane figlio Codemasters dovette guardarsi intorno per trovare un nuovo testimonial: la scelta ricadde sul pilota del momento: il funambolo Ken Block diventato famosissimo grazie agli spettacolari video della serie Gymkhana diventati un fenomeno virale su You Tube.
Colin McRea Dirt 2 (il nome del campione Colin McRea rimase nonostante il grave incidente come tributo assieme a qualche evento espressamente dedicato a lui all’interno del titolo). L’avvento di Block cambiò la formula di gioco della serie la quale diventò maggiormente immediata e scenica grazie all’inclusione di eventi maggiormente spettacolari che ruotavano intorno al mondo degli X-games e del mondo dello sterrato“all’americana” ed in certi frangenti sembrava “strizzare l’occhio” agli show televisivi trasmessi all’epoca su Mtv quali Nitro circus. Erano sparite numerose vetture storiche ed iconiche ed infine le feature come la riparazione dei danni da eseguire tra una tappa e l’altra e spesso gli eventi prevedevano un susseguirsi di pochi percorsi. Nella primavera del 2011 infine arrivò sugli scaffali dei negozi di videogame di tutto il mondo il terzo capitolo (dirt 3). Con questo capitolo gli sviluppatori avevano cercato di ascoltare maggiormente il feedback dell’utenza appassionati del vecchio Colin McRea e desiderosi di rigiocare un titolo “più classico”, per questo motivo gli sviluppatori optarono per un compromesso: svilupparono un modello di guida maggiormente simulativo e personalizzabile (seppur comunque molto diretto e leggero), vennero reintrodotte le vetture storiche (anni 60, 70, 90 e perfino il gruppo B) assieme alle condizioni meteo (mai implementate nella serie dirt ma presenti nella vecchia serie Colin McRea rally), il tutto senza tralasciare gli eventi maggiormente spettacolari come gli X-games. In questo capitolo venne introdotta una succosa novità grazie ai feedback del mitico Ken: la spettacolare modalità gymkhana in cui esibirsi in spettacolari manovre stile Hoonigan come lo specialista Ken diventato famoso sul Web grazie a questa sua abilità. Con Dirt 3 Codemasters tento di accontentare sia il "nuovo" pubblico fan delle competizioni di stampo "americano" come gli X-games, o le gare sterrate a bordo di trophy truck, sia delle atmosfere festaiole introdotte dal mitico Ken, sia lo "zoccolo più duro" più conservatore e ancorato ai fasti della serie Colin McRea rally.
Dopo il terzo capitolo nel 2012 a sorpresa Codemasters annunciò un nuovo capitolo che fece sussultare gli appassionati vecchio stampo: Dirt show-down, uno spin off della saga dedicato agli sort più televisivi e concettualmente più simili agli show come i demolition derby o la gymkhana. Codemasters ovviamente chiarì subito tutti i dubbi dei fan preoccupati di vedere la propria serie trasformata per sempre in un arcade dichiarando che si trattava di uno spin off slegato dal brand e che la saga principale non sarebbe stata alterata. E oggi....


Bentornato Rally….
Con Dirt rally l’obbiettivo degli sviluppatori è quello di creare il gioco di rally più fedele possibile a questa intensa disciplina, per questo motivo probabilmente il seguente capitolo è concettualmente più simile ai vecchi Colin McRea rally rispetto alla più “aperta e festaiola” serie Dirt; la quale presentava nuove discipline (quasi) tutte rigorosamente dedite al mondo dello sterrato quali il rallycross, head to head (corse all’interno di stadi ed arene con uno stile molto somiglianti alle competizioni dei motor show), raid e perfino sport più “americani” e spettacolari introdotti grazie al supporto ottenuto da Codemasters di Ken Block, Travis Pastrana ecc.
Per quello che concerne il gameplay, è interessante sapere che ritorneranno finalmente alcune feature realistiche parzialmente “dimenticate” nella blasonata serie Dirt probabilmente per raccogliere il favore di un pubblico più casual. Anche il modello di guida proposto dagli sviluppatori non è un semplice ritorno alle origini: Codemasters insomma non vuole riproporre un modello di guida simcade come è avvenuta con le precedenti iterazioni della serie; l’obbiettivo degli sviluppatori è quello di realizzare un vero simulatore di guida. L’obbiettivo insomma con Dirt rally è quello di portare la serie ad un nuovo livello di fedeltà, rivoluzionando completamente sia la fisica delle macchine che gli stili di guida in modo da ricreare la sensazione di pilotare una vera macchina da rally su terreni e condizioni climatiche differenti. Dimenticatevi del gameplay “leggero e scanzonato” di Dirt 3, della possibilità di tornare indietro nel tempo per correggere gli errori commessi durante le gare (grazie all’effetto rewind, qui rimosso) ed infine delle numerose discipline “ospiti” dei precedenti capitoli come la spettacolare Gymkhana.
L’obbiettivo degli sviluppatori è cercare di carpire e riproporre le reali emozioni di un pilota di rally: per riuscire a trionfare sarà necessario mantenere una concentrazione cristallina, mantenere il sangue freddo, prepararsi ad affrontare insidiose curve a gomito, le numerose avversità tipiche di un rally, agguerriti avversari ecc.
Codemasters recentemente ha dichiarato che gli appassionati possono provare il nuovo titolo grazie a Steam (naturalmente in Early Access). Per il momento all’interno del gioco sono previste 36 piste ambientate in numerose parti del mondo e 17 vetture tra le più iconiche e riconoscibili dagli appassionati di rally, gli sviluppatori periodicamente rilasceranno nuovi contenuti ed aggiornamenti gratuiti che includeranno: modalità di gioco, vetture e tracciati per riuscire a creare il titolo rellystico più completo.
Particolarmente rilevante sarà il ruolo della comunity: essi potranno interagire con gli sviluppatori postando le loro impressioni e commenti per migliorare l’esperienza di gioco (un po come avviene per project cars) e riuscire a conseguire l’ambizioso traguardo di creare il miglior gioco di rally in assoluto.


La dura vita di un pilota…
Le modalità di gioco disponibili attualmente grazie all’early acess permettono di provare in anteprima alcune delle interessante modalità che saranno disponibile nel gioco completo ovvero: gli eventi personalizzati, la carriera e le gare online.
L’online al momento permette di sfidare i giocatori di tutto il mondo all’interno di eventi giornalieri, settimanali e mensile. L’obbiettivo è ovviamente quello di cercare di far segnare il miglior tempo in assoluto.
Nella carriera il giocatore avrà a disposizione un capitale iniziale (ovviamente limitato) da investire per acquisire il suo primo bolide: all’inizio si comincerà scegliendo tra due fantastici bolidi della categoria anni ’60 ovvero: la compatta e agilissima Mini Cooper S e la splendida Lancia Fulvia HF. Uno degli elementi più particolari della carriera prevede la costruzione del proprio team. Il giocatore, infatti, potrà arrivare ad avere fino a cinque collaboratori, compresi ingegneri e soprattutto capo equipaggio. Il ruolo di queste figure, assumibili grazie ai fondi raccolti dalle nostre vittorie, è quello di incidere sulla qualità e prestazioni delle varie componenti delle auto. Questa caratteristica aggiunge l’elemento strategia all’interno della carriera: grazie ai propri fondi il giocatore può cercare di accaparrarsi i migliori ingegneri sulla piazza per lo sviluppo del proprio bolide. il livello di abilità del proprio team aumenta a seconda del numero di competizioni a cui il giocatore deciderà di portare a termine.
Se devo essere sincero sono un po preoccupato sull'elemento sviluppo delle vetture: questa tipologia di carriera funziona perfettamente all’interno di competizioni di rally di "secondo piano" ove spesso i team vengono gestiti dagli stessi piloti. Il discorso varia sensibilmente quando si parla del complesso mondo relativo al mondiale rally; sebbene la serie Dirt non ha mai sfoggiato licenze ufficiali Fia relative al Wrc; anche nelle precedenti iterazioni era presente una sorta di simulazione di questa categoria, per cui in questa tipologia di campionato sarebbe probabilmente più appropriato inserire una carriera concettualmente più simile a quella della serie F1 ovvero: stipulare contratti con i Team, migliorare la propria reputazione di pilota per riuscire così ad accedere a team sempre più prestigiosi fino a raggiungere i team ufficiali, possessori di risorse e vetture nettamente superiori rispetto ai team privati.


I giocatori che acquisteranno DiRT Rally avranno accesso a:
- 17 macchine divise in 6 classi: tra le quali BMW M3 Evo; Audi Quattro S1; Lancia Delta HF Integrale e Subaru Impreza.
- Corri intorno al mondo: 36 piste sparse in diverse parti del pianeta tra le quali Hafren in Galles, Monte Carlo e Argolis in Grecia
- Crea la tua squadra: Ingaggia gli ingegneri che lavoreranno per rendere la tua macchina ancora più competitiva.
- Rally Async: sfide giornaliere, settimanali e mensili per gareggiare, e battere, gli altri giocatori provenienti da ogni parte del mondo.
- Campionato: gareggia, vinci e raggiungi l'olimpo dei piloti
- Prove su strada: Configura la tua macchina al meglio e falla gareggiare su pista contro l'IA
- Miglioramenti: Scatena il potere della tua auto acquistando le parti che miglioreranno il motore, lo sterzo ecc.
- Tuning: Metti a punto la tua auto in relazione alla pista ed alle condizioni climatiche
- Fisica: DiRT Rally, è una vera e propria simulazione ed offre assist reali come il controllo della trazione e l'ABS
- Chi rompe paga: I danni, sia da usura che da incidente, sono stati fedelmente ricreati implementando un nuovo algoritmo che li rende ancora più reali. Gli ingegneri ed i meccanici lavoreranno per voi nella Team Service Area per darvi un'autovettura sempre perfetta


Con Dirt rally Codemasters ha deciso di dare un “colpo di spugna” cancellando il clima “festaiolo” delle precedenti iterazioni, “lasciando” il buon Ken Block diventato parte del "team" Eletronic Arts e Need for speed per riuscire a proporre qualcosa in grado di conquistare quella “dura” fetta di pubblico desiderosa di un titolo che non scende a compromessi (come Dirt 3, il più bilanciato dal punto di vista contenutistico della serie) e che non ha paura di mostrare il duro mondo del rally nella sua essenza grazie ad un titolo realistico e simulativo dedicato unicamente agli amanti del rally. Insomma sulla carta sembra che Codemasters voglia proporre un degno successore di Richard Burns rally, Rally is back!

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