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26 September 2009

GP di Singapore - L'affidabilità, fortuna e Safety Car

Singapore, 26 settembre 2009

La vita si sta facendo sempre più difficile per la Scuderia Ferrari Marlboro, visto che tutti i designer e gli ingegneri dei motori a Maranello sono concentrati sulla vettura del 2010, lasciando così la F60 esposta agli attacchi delle altre vetture delle squadre che stanno perseguendo obiettivi per il 2009 e portano aggiornamenti per queste ultime quattro gare.

Quando la squadra Campione del Mondo e un pilota Campione del Mondo si trovano in settima fila sulla griglia di partenza al tredicesimo posto, come è successo oggi a Kimi Raikkonen, allora la situazione è oggettivamente molto difficile. Giancarlo Fisichella è stato onesto nell'ammettere che oggi sembrava che la macchina guidasse lui, invece che il contrario, qualificandosi al 18esimo posto.




Il tracciato di Singapore prova di essere più impegnativo che mai, come si può vedere dal gran numero di vetture che vanno in testacoda o che sfiorano le barriere. Infatti, questo pomeriggio, la classifica dei primi dieci è stata sconvolta da una bandiera rossa, sventolata a 26 secondi dalla fine della sessione, dopo che Rubens Barrichello ha avuto un grosso incidente, dal quale è uscito, per fortuna, senza conseguenze. Il più veloce in quel momento e che quindi partirà dalla pole-position domani, visto che la sessione non è stata più ripresa, è stato Lewis Hamilton per la McLaren-Mercedes. Partirà al suo fianco per i 61 giri del Gran Premio di Singapore Sebastian Vettel sulla Red-Bull Renault. La seconda fila è composta dalla Williams di Nico Rosberg, che l'anno scorso era arrivato secondo e, al quarto posto, l'altra Red Bull di Mark Webber. Ufficialmente Rubens Barrichello si era qualificato quinto prima dell'incidente, ma è stato retrocesso di cinque posizioni sulla griglia di partenza in quanto ha sostituito il cambio. Questo significa che la top sei è chiusa da Fernando Alonso su Renault e da Timo Glock sulla Toyota.


Il Gran Premio di Singapore inaugurale dell'anno scorso è stato una maratona, durata un'ora e cinquanta minuti, in parte a causa delle uscite della Safety Car, una delle quali soggetta a molte controversie nelle ultime settimane. La natura imperdonabile di questo circuito implica che c'è una grossa possibilità di vedere lunghe code dietro la Safety Car. Come succede sempre in un circuito cittadino, superare è molto difficile, quindi Kimi e Giancarlo dovranno sperare ancora una volta nell'effetto jolly del KERS, e cercare di usare quell'arma in più per superare qualche rivale nei primi cento metri. Fa un caldo umido incredibile e l'affidabilità giocherà un ruolo cruciale, così come lo stato di forma del pilota. Comunque, considerata la natura della pista, la fortuna potrebbe fare la sua parte e sembra che la Scuderia Ferrari Marlboro abbia bisogno di un po' di chance almeno per arrivare in zona punti, prima di partire per il Giappone.

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