Raikkonen: Ad Interlagos poca fortuna
Prima di tutto voglio fare le mie congratulazioni a Jenson per la conquista del campionato: so come si sente adesso… Ha fatto un bell’inizio di stagione, vincendo sei gare su sette mentre la seconda parte è stata molto difficile per lui: però i campionati si decidono con i punti raccolti da marzo in avanti e lui ne ha fatti più di tutti.
Quest’anno non abbiamo avuto la possibilità di lottare per il mondiale. Non avevamo la prestazione per poter lottare per la vittoria in ogni gara. Come ci attendevamo, anche in Brasile abbiamo avuto un weekend difficile ma, senza quanto accaduto nel primo giro della gara, sarei potuto salire sul podio. Nelle libere del venerdì abbiamo avuto qualche problema di graining ma poi siamo riusciti a migliorare il bilanciamento della vettura, tanto che in gara i miei tempi sul giro erano competitivi. Quando piove, le qualifiche diventano una vera lotteria. Noi eravamo molto veloci con le gomme da bagnato estremo, tanto che in quelle condizioni ero sempre fra i primi tre. Poi, con le intermedie, abbiamo perso un po’ di grip e per me si è fatta più dura. Sono comunque riuscito a piazzarmi al quinto posto, il che mi metteva in una buona posizione per la gara. Ho fatto una grande partenza, sfruttando anche il fatto che avevo le gomme soft mentre i piloti attorno a me avevano le dure. Sono uscito bene dalla curva 3 e ho cercato l’attacco su Webber sfruttando il KERS: lui ha cambiato bruscamente direzione e prima ancora che me ne rendessi conto mi sono ritrovato con due ruote sull’erba e con l’ala anteriore danneggiata. Tutte le mie speranze di finire fra i primi tre sono sparite in quel momento.
Sono tornato ai box e abbiamo cambiato strategia, passando ad una gara su una sola sosta. Mentre ero di nuovo in pit-lane ho visto la macchina di Heikki davanti a me con il tubo del rifornimento ancora attaccato e la benzina mi è finita addosso, entrandomi negli occhi. In un attimo sono stato avvolto da una fiammata: stavo quasi per fermarmi ed uscire dalla macchina quando tutto è svanito anche se i miei occhi continuavano a bruciarmi.
Purtroppo nella prima parte di gara sono rimasto troppo a lungo dietro Grosjean: quando lui si è fermato allora ho potuto sfruttare la pista libera. Tutto sommato, il sesto posto è un buon risultato, considerato quello che è successo. Quello che mi dispiace è aver perso punti rispetto alla McLaren in una gara in cui loro partivano indietro. Ora siamo indietro di una lunghezza in classifica: ad Abu Dhabi può succedere di tutto e noi faremo del nostro meglio per ritornare al terzo posto.
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