Maranello, 31 gennaio 2010

Inizia domani a Valencia un mese cruciale per la Formula 1. Le tredici squadre iscritte al Mondiale 2010 hanno quindici giorni di prove a disposizione, tutti concentrati nelle prossime quattro settimane. Si rimarrà sempre in Spagna, nella speranza di incontrare condizioni meteorologiche clementi: dopo Valencia si andrà a Jerez de la Frontera, dove si rimarrà per complessivi otto giorni, per poi chiudere a Barcellona, dal 25 al 28 febbraio.

Il regolamento prevede l'utilizzo di una sola macchina al giorno per un massimo, comprensivo anche dei test aerodinamici, di 15.000 chilometri percorribili fino al 31 dicembre prossimo: bisognerà sfruttare al meglio ogni giro, con un margine di errore ridotto al minimo. Per saperne di più su come lavorerà in pista la Scuderia Ferrari Marlboro abbiamo incontrato Chris Dyer, responsabile dell'ingegneria di pista della squadra di Maranello.



"Avremo meno tempo a disposizione per preparare l'inizio del campionato ma il nostro obiettivo è quello di raggiungere gli stessi livelli di preparazione del passato" - ha detto Dyer - "Per questo abbiamo lavorato molto più del solito ai banchi prova dinamici e statici nelle ultime settimane in modo da poter ridurre al minimo quegli inconvenienti legati a piccoli problemi di affidabilità che di solito caratterizzano i primi chilometri di una nuova vettura. In questo modo cercheremo di concentrarci maggiormente sulla valutazione della prestazione e sull'analisi dei due temi principali che caratterizzeranno quest'anno: ili comportamento delle nuove gomme e la necessità di verificare la macchina con il pieno di benzina."

"Queste due attività saranno naturalmente correlate fra loro" - ha proseguito l'australiano - "All'inizio dovremo cercare di capirne il comportamento confrontando i dati con il passato, girando quindi con livelli di benzina cui siamo abituati ma poi dovremo anche verificarne il rendimento con il pieno e su distanze molto più lunghe. Ciò renderà difficile individuare un programma tipo di una giornata di test: ci saranno occasioni in cui la macchina avrà 20 chili di carburante a bordo, altri in cui ne avrà 150. Queste differenze renderanno ancora più complicata l'interpretazione dei risultati da parte dei media e del pubblico: le classifiche potranno cambiare totalmente di giorno in giorno in base ai vari programmi di lavoro di ciascuna squadra."

I test sono anche un'occasione per preparare le persone che dovranno lavorare sulla macchina, come ci spiega Chris: "Ogni giorno ci sarà tanto lavoro da fare per sistemare la vettura ma dovremo anche fare in modo che i meccanici che dovranno lavorare con i due piloti durante le gare possano acquisire la necessaria conoscenza della monoposto sul campo, in modo da essere pronti per il Bahrain. Dovremo lavorare anche sui pit-stop che, quest'anno, saranno ancora più importanti visto che il tempo di sosta sarà dato dalla bravura nel cambio gomme mentre prima ci si poteva basare sulla lunghezza del rifornimento per effettuare con un po' più di calma la sostituzione degli pneumatici."

Dopo tre mesi di astinenza c'è tanta voglia di tornare in pista, non soltanto nei piloti ma anche nei tecnici, come Chris ci conferma: "E' vero, ho un grande desiderio di lavorare nei box, di seguire la crescita della macchina e di prepararci alle gare e credo che tutti i miei colleghi condividano questo feeling. In una squadra di Formula 1 si vivono tempi differenti: per chi come me fa pista da tanti anni la stagione 2010 inizia domani mentre per i progettisti, che lavorano sulla macchina nuova da tanto tempo, è iniziata sei mesi fa e si avvia verso la conclusione, visto che fra qualche mese si comincerà già a pensare al 2011."

Quello che è certo è che sia gli uni che gli altri da domani mattina alle 10, ora d'apertura della pit-lane del circuito "Ricardo Tormo" di Cheste, aspetteranno con ansia il primo verdetto del cronometro.