Una giornata per ricordare

"Candido Cannavò è sempre stato un amico della Ferrari" - con queste parole Luca Cordero Di Montezemolo, intervenuto insieme a John Elkan e molti personaggi del mondo dello sport al primo 'Candido Day', ha voluto ricordare l'amico ad un anno dalla sua scomparsa.
Nel corso dell'incontro, in occasione del quale sono state presentate due diverse iniziative dedicate al Direttore della Gazzetta dal 1983 al 2002, come la 'Fondazione Candido Cannavò per lo Sport' e 'Una sorgente per Candido', a favore dell'apertura di un pozzo d'acqua in Etiopia, le parole del Presidente della Ferrari hanno fatto rivivere la memoria di una grande e solida amicizia, di una vita sportiva e professionale condivisa per lungo tempo dai tempi di Azzurra, attraverso i mondiali del Messico nell'86, Italia '90, fino all'arrivo in Ferrari. "Nella persona di Candido Cannavò c'erano quattro elementi fondamentali: la competenza, perché è stato un grandissimo direttore per il suo giornale e ha saputo guardare sempre avanti; la passione, perché ne ha sempre messa una grande dose in tutto ciò che ha fatto; l'etica, perché ha saputo guardare allo sport nel senso più pulito e vero della parola, anche a costo di andare contro corrente schierandosi contro grandi dirigenti sportivi, quell'etica tanto importante in un momento particolare della storia del nostro Paese, pieno di veleni e contrapposizioni; infine la solidarietà, l'aspetto sociale della vita e dello sport. Chi ha avuto tante fortune, e lo dico anche da presidente di Telethon, deve metterle insieme ai propri privilegi a disposizione di chi non ne ha e questo Candido l'ha fatto sempre, fino alla fine dei suoi giorni."
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