Domenicali: “Gare noiose? Non reagiamo in maniera emotiva” – La squadra già al lavoro nel paddock di Melbourne
Per la seconda volta nella sua storia, la gara di Melbourne, sede dal 1996 del Gran Premio d’Australia, non ospiterà la prova d’apertura del Campionato del Mondo di Formula 1. Nel 2006, la corsa dell’Albert Park fu la terza del calendario per evitare la concomitanza con i Giochi del Commonwealth.
La Scuderia Ferrari Marlboro arriva Down Under sull’onda della doppietta colta in Bahrain, una bella iniezione di morale, considerata la recentissima tradizione negativa a Melbourne, dove la squadra è rimasta senza punti nelle ultime due edizioni.
Il Gran Premio d’Australia si disputò per la prima volta nel 1985 sul circuito cittadino di Adelaide, dove la Ferrari vinse soltanto una volta, nel 1987 grazie a Gerhard Berger. Melbourne fu più propizia, con una striscia di quattro successi consecutivi, inaugurata da Eddie Irvine nel 1999 e proseguita da una tripletta di Michael Schumacher. Successivamente, il pilota tedesco si impose anche nel 2004 mentre nel 2007 fu Kimi Raikkonen a vincere la sua gara d’esordio in rosso.
Completato il lungo viaggio di trasferimento dall’Italia, da oggi la squadra è completamente operativa sul circuito dell’Albert Park. La revisione delle vetture era stata effettuata in buona parte a Sakhir, immediatamente dopo la conclusione del Gran Premio del Bahrain. Si tratta di una procedura standard quando il calendario impone una serie di trasferte consecutive fuori dall’Europa, con le vetture che vengono spedite da una pista all’altra senza ritornare in fabbrica. Inoltre, bisogna considerare che lo spazio di lavoro nei box di Melbourne quest’anno sarà ancora più ridotto rispetto al passato, avendo due squadre in più iscritte al campionato. Peraltro, il paddock dell’Albert Park resta uno dei favoriti delle squadre: ciò che manca in termini di spazio viene ricompensato dall’atmosfera che si respira nell’unico Gran Premio che ancora mantiene un po’ di verde fuori dagli uffici e dalle aree adibite all’ospitalità.
Se le F10 sono rimaste impacchettate nei container negli ultimi dieci giorni, gli ingegneri non sono rimasti con le mani in mano. A Maranello si è lavorato intensamente a 360° per cercare di migliorare la prestazione della monoposto nonché per porre rimedio a quei problemi di gestione della temperatura del motore che si sono presentati in Bahrain e che hanno portato alla sostituzione precauzionale dei propulsori sulle vetture di Alonso e Massa la domenica mattina. Peraltro, le unità sostituite sono ancora fondamentalmente integre e possono essere usate nuovamente durante la stagione, anche se solamente nelle prove libere. L’obiettivo della squadra è cercare di migliorare la prestazione gara per gara. Qui a Melbourne ci saranno alcuni piccoli aggiornamenti aerodinamici: con un livello di prestazioni così ravvicinato come si è visto nei test e nella prima corsa basta anche un solo decimo in più per fare la differenza.
Dopo l’inizio del campionato, si sono levate diverse voci per lamentarsi dello scarso spettacolo offerto nel Gran Premio del Bahrain. “Sarei felicissimo se ciò significasse che la Scuderia potesse piazzare sempre le due macchine ai primi due posti” – ha commentato con ironia Stefano Domenicali – “Scherzi a parte, è assolutamente troppo presto per trarre conclusioni e non dobbiamo reagire in maniera emotiva. Dobbiamo aspettare e vedere come si svolgeranno le corse durante la stagione e studiare la situazione con calma, basandosi sui fatti.”
Se c’è un sentimento che ha caratterizzato il volo di ritorno della squadra dal Bahrain, quello è il sollievo. Anche se le macchine si erano dimostrate competitive nelle prove invernali, una cosa sono i test un’altra le gare. Lo svolgimento del Gran Premio ha detto inoltre che il risultato non è stato poi così scontato come l’esito potrebbe far supporre, tutt’altro. La Red Bull ha magari mostrato qualcosa di più in termini di prestazione mentre è chiaro che sia McLaren che Mercedes sono comunque lì.
Per la Ferrari correre a Melbourne è sempre piacevole. C’è una grande passione da parte degli spettatori e tanto tifo, anche grazie alla numerosa comunità italiana della città. Per un appassionato di motori, il weekend del Gran Premio d’Australia è forse quello più ricco di gare di tutto il calendario: il prezzo del biglietto per una volta è pienamente giustificato. Come accaduto anche lo scorso anno, l’orario d’inizio della gara è spostato in avanti rispetto a quello canonico, con la bandiera a scacchi che sventolerà quando ormai sarà quasi sera. Si comprime così al massimo il tempo a disposizione delle squadre per rimettere tutto il materiale nei container, visto che tutto deve essere spedito in Malesia, dove si correrà la settimana successiva, già il lunedì mattina. Slittata nel calendario al secondo posto, la gara australiana si svolgerà quando saremo già in autunno, con temperature che potranno essere un po’ più fresche dello scorso anno e, magari, una più elevata chance di pioggia. Se dovesse accadere durante la corsa, sicuramente nessuno si lamenterà per la noia!
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