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28 March 2010

GP d'Australia - Gara difficile, ma positiva

Melbourne, 28 marzo
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Felipe Massa sul podio in terza posizione e il compagno di squadra della Scuderia Ferrari Marlboro, Fernando Alonso, subito alle sue spalle al quarto posto, consentono al team e a suoi piloti di continuare a comandare la classifica del Campionato Mondiale Piloti e Costruttori dopo il secondo appuntamento della stagione, il Gran Premio d’Australia. L’Albert Park spesso offre gare emozionanti e anche questa edizione lo ha confermato, grazie anche alla pioggia caduta poco prima della partenza e alla collisione del primo giro che ha portato in pista la tradizionale Safety Car di Melbourne. La corsa è stata un susseguirsi di emozioni dall’inizio alla fine, confermando la cautela espressa da Stefano Domenicali, team principal della Scuderia Ferrari Marlboro, quando ci fu chi iniziò a parlare di cambiamenti regolamentari dopo la gara piuttosto monotona del Bahrain.



La corsa è stata vinta dal campione del mondo in carica Jenson Button, al primo successo con la McLaren, mentre Felipe è stato preceduto da Robert Kubica, giunto secondo al volante della Renault. Con lo spegnersi del semaforo rosso, Sebastian Vettel andava al comando dalla pole position con la Red Bull davanti a Felipe, autore di un’ottima partenza, che aveva la meglio su Mark Webber che scattava dalla seconda posizione. E dove era invece Fernando? Stretto da Button, con Schumacher all’esterno, si è ritrovato in testacoda, scivolando in fondo al gruppo in diciottesima posizione. Da questo episodio l’inizio di una grande rimonta.

Con il rientro della Safety Car al quarto giro, Kubica superava Webber, mentre Fernando era già quindicesimo. Felipe invece sembrava in leggere difficoltà, e veniva superato da Webber al sesto passaggio. Un giro dopo, con Button il primo a rientrare, tutto il gruppo ritornava gradualmente ai box per passare agli pneumatici slick: in quel momento Fernando era tredicesimo. All’ottava tornata Felipe cambiava le sue gomme, mentre due giri dopo Fernando era nella zona punti al decimo posto, guadagnando un’altra posizione al giro 13 e un’altra ancora al giro 14.
Messo sotto pressione da Webber, la battaglia tra Felipe e il pilota australiano avvantaggiava Hamilton, che aveva la meglio su entrambi, prima che Felipe riconquistasse la sua posizione dopo una “scaramuccia” tra la Red Bull e la McLaren. Al giro 16 Fernando era settimo, mentre Felipe si ritrovava Hamilton attaccato agli scarichi. Al ventesimo dei cinquantotto giri previsti la classifica vedeva Vettel comodamente in testa davanti a Button, Kubica, Rosberg, Felipe in quinta posizione, Hamilton e Alonso stabile in quinta posizione. Hamilton superava il pilota brasiliano della Ferrari al giro 22 e nel loro duello, Fernando era costretto a rallentare, subendo di conseguenza il sorpasso di Webber: i due piloti Ferrari erano in quel momento sesto e ottavo. Al 26esimo giro, il leader della corsa Vettel sembrava avere un problema tecnico e usciva dalla gara fermo nella ghiaia di una via di fuga, il che voleva dire che Button era il nuovo leader davanti a Kubica, Hamilton, Rosberg, Felipe un’altra volta quinto, Webber e Fernando settimo.

Webber aveva ancora una volta la meglio sul brasiliano al giro 31, ma l’australiano si fermava poi ai box alla trentaduesima tornata. Fare un solo pit top per le gomme da asciutto sembrava essere il segreto del successo per rimanere nei primi quattro, poiché alla fermata di Rosberg al giro 33 per cambiare gli pneumatici, Felipe e Fernando passavano al quarto e quinto posto, per poi guadagnare quelle che sarebbero state le loro posizioni al traguardo con la fermata di Hamilton ai box al trentaquattresimo giro. La coppia Ferrari riduceva il gap dalla Renault di Kubica, ma non abbastanza per ingaggiare un vero duello, e infatti, nelle battute finali, Fernando veniva ancora messo sotto pressione da Hamilton.

Alla bandiera a scacchi, l’ordine era Button, Kubica, Massa, Alonso, Rosberg, Hamilton, Liuzzi, Barrichello, Webber, con il punto finale per il decimo posto conquistato da Schumacher. Appena cinque giorni e le monoposto ritorneranno in azione sul circuito di Sepang in Malesia per il terzo appuntamento del campionato del mondo.

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