GP della Cina - La pioggia detta legge a Shanghai
Esattamente come previsto all’inizio della settimana, la pioggia è caduta appena prima della partenza del Gran Premio della Cina. Oggi il tempo non è stato di grande aiuto per la Scuderia Ferrari Marlboro, considerando che Fernando Alonso ha colto un quarto posto e Felipe Massa la nona posizione, risultato che ha permesso di portare a casa almeno 14 preziosi punti. Non abbastanza, però, per mantenere la leadership in entrambe le classifiche, perché adesso la Scuderia è scesa al secondo posto dietro la McLaren, capace di centrare una convincente doppietta, con Jenson Button al suo secondo successo stagionale davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton. Un consistente Nico Rosberg ha colto il terzo posto con la Mercedes, risultato che lo porta al secondo posto della Classifica Piloti alle spalle di Button e davanti ad Alonso, in terza posizione. Massa è invece scivolato dal primo al sesto posto.
Con una pioggia molto leggera, la maggior parte delle monoposto partiva con pneumatici slick, incluso Fernando, capace di “catapultarsi” davanti alle due Red Bull dalla seconda fila. Sfortunatamente, il pilota spagnolo veniva giudicato autore di una partenza anticipata, e quindi incappava in un successivo drive-through, episodio che di fatto comprometteva la sua gara. Prima di scontare tale penalizzazione, però, nel giro iniziale entrava in pista la Safety Car a causa di una collisione a centro schieramento. A quel punto, entrambe le F10, come la maggior parte del gruppo, entravano ai box per passare alle gomme intermedie a causa della maggiore intensità della pioggia, e Fernando scivolava in sesta posizione. Davanti, Button, Rosberg, Kubica, Petrov e De La Rosa rimanevano con le slick e occupavano rispettivamente le prime posizioni di gara: la scelta più giusta considerando che il circuito presto si sarebbe nuovamente asciugato e che poche tornate dopo coloro che avevano montato gomme da pioggia sarebbero stati costretti a tornare nuovamente ai box per le slick, compreso Felipe al sesto giro, che scivolerà così al tredicesimo posto. Al giro 14, il pilota brasiliano era undicesimo, due posizioni davanti al compagno di squadra spagnolo che nel frattempo aveva scontato la sua penalità. Il giro 19 vedeva la pioggia intensificarsi e quindi un altro cambio gomme, con entrambi i piloti Ferrari che rientravano ai box per un doppio pit-stop, con Fernando che sopravanzava solo all’ultimo e si ritrovava in decima posizione e Felipe dodicesimo, prima che la pioggia aumentasse al 25esimo giro. Un paio di tornate dopo, Fernando era settimo e Felipe undicesimo, con il pilota spagnolo che diventava sesto dopo il sorpasso su Sutil, mentre Massa, al giro 31, avendo la meglio sul connazionale Barrichello, guadagnava l’undicesima posizione. Con il testacoda di Petrov alla trentaquattresima tornata, Alonso si ritrovava in quinta posizione e, successivamente, al terzo posto nel momento del suo ultimo pit-stop al 38esimo giro. Da quel momento sarà quarto fino alla bandiera a scacchi dopo 56 giri di gara. Nelle battute finali, Felipe era protagonista di un grande duello con l’ex compagno di squadra Michael Schumacher, fino a riuscire nel sorpasso al penultimo giro, manovra che gli garantiva il nono posto.
L’ordine di arrivo alla bandiera a scacchi dietro Alonso, quarto, vedeva Kubica quinto, seguito da Vettel, Petrov, Webber, poi Felipe, con Schumacher che coglieva l’ultimo punto per la decima posizione. Adesso il problema più grande che affronteranno tutte le squadre sarà come tornare alle proprie sedi in Europa, a causa della nube di cenere vulcanica sui cieli del Vecchio Continente che sta affliggendo il traffico aereo. Speriamo che l’ingegnosità tipica della Formula 1 possa trovare una soluzione intelligente anche a questo problema.
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