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16 May 2010

GP di Monaco - Bottino di venti punti, secondi in campionato

Monaco, 16 maggio
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Partito dal quarto posto in griglia nel sesto appuntamento del Campionato del Mondo, Felipe Massa ha tagliato il traguardo dopo 78 giri di gara, conclusasi con tutte le monoposto in fila indiana dietro la Safety Car, nella stessa posizione. Settimo sul traguardo, invece, Fernando Alonso, sesto fino all’ultima curva prima che Michael Schumacher lo sorpassasse in regime di Safety Car. Una manovra vietata e che vedrà il pilota spagnolo riguadagnare la sua posizione dopo la decisione dei commissari di gara. Fernando è stato protagonista di gran parte dello spettacolo visto in pista quest’oggi in una gara dominata dalla Red Bull, autrice di una doppietta con Mark Webber vincitore davanti a Sebastian Vettel. A completare il podio Robert Kubica con la Renault. Con questo risultato Fernando mantiene il terzo posto nella Classifica Piloti, mentre la squadra rimane seconda nel Costruttori.



Allo spegnersi del semaforo rosso, Webber manteneva la prima posizione scattando dalla pole position, mentre Vettel scavalcava Kubica, con Felipe al quarto posto. Immediato l’ingresso della Safety Car dopo lo schianto della Williams di Hulkenberg nel tunnel. Fernando, partito dalla pit lane per non aver preso parte alla sessione di qualifiche del sabato pomeriggio in seguito all’incidente nelle prove libere, rientrava immediatamente ai box per fare il pit stop obbligatorio. Con questa scelta il pilota spagnolo si ritrovava così ad aver già utilizzato entrambe le specifiche di pneumatici. Protagonista di un altro incidente Button, con la sua McLaren parcheggiata a bordo pista. Alla ripartenza, Felipe pressava Kubica, con Hamilton nella scia della Ferrari. Fernando, invece, iniziava la sua rimonta, sbarazzandosi delle vetture più lente giro dopo giro all'ingresso della chicane all’uscita del tunnel. Sedicesimo alla quindicesima tornata, lo spagnolo si ritrovava alle spalle di Hamilton dopo il cambio gomme dell’inglese. Felipe faceva invece il suo pit stop al 19esimo giro, scivolando al nono posto al rientro in pista, mentre in quel momento Fernando era risalito fino al dodicesimo posto, per ritrovarsi decimo due giri dopo, ovvero due posizioni alle spalle del compagno di squadra. Il duo Ferrari era rispettivamente quinto e settimo al 27esimo giro, con Felipe che ereditava quella che sarebbe stata la sua posizione al traguardo, il quarto posto, quando Rosberg era tra gli ultimi a effettuare il cambio gomme il giro successo, permettendo così a Fernando di guadagnare la sesta posizione.

Un ulteriore intervento della Safey Car era necessario quando Barrichello impattava violentemente al giro 31, così come alla 34esima tornata in seguito a un’indispensabile operazione di ripristino di un tombino in pista. Successivamente, con pochi giri alla bandiera a scacchi, l’ultimo ingresso in pista della Safety Car, in seguito al’incidente di Trulli e Chandock che bloccava letteralmente la Rascasse, che si ripercuoteva sulla brillante prestazione di Fernando Alonso. Con il rientro ai box della Safety Car, appena dopo la curva in questione, Michael Schumacher infatti attaccava e superava il pilota Ferrari, facendolo così retrocedere al settimo posto sotto la bandiera a scacchi. Manovra che nel dopo gara i commissari giudicheranno irregolare e che costerà al pilota tedesco della Mercedes un drive through. Non essendo scontabile nell’ultimo giro, verrà convertita in una penalità di venti secondi. Pertanto l’ordine di arrivo finale vede rispettivamente a punti Webber, Vettel, Kubica, Massa, Hamilton, Alonso, Rosberg, Sutil, Liuzzi e Buemi.


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