Gran Premio del Canada – 11 giugno 2010
Prima sessione: aria 18/17 °C, asfalto 20/19 °C; nuvoloso.
Seconda sessione: aria 20/21 °C, asfalto 24/26 °C; parzialmente nuvoloso.
Il weekend del Gran Premio del Canada si è aperto con una prima giornata di lavoro molto intensa per la Scuderia Ferrari. Fernando Alonso e Felipe Massa hanno completato in totale 110 giri sul circuito “Gilles Villeneuve”: 56 con lo spagnolo, due in meno con il brasiliano. “Abbiamo iniziato con il piede giusto questo fine settimana, lavorando bene e dimostrando, almeno oggi, di essere più competitivi di quanto non lo fossimo stati in Turchia due settimane fa” – ha commentato Stefano Domenicali – “Detto questo, sappiamo bene che i risultati del venerdì lasciano il tempo che trovano perché sono tanti i fattori non conosciuti che li influenzano. Ora ci attende un pomeriggio e una serata di lavoro per analizzare tutti i dati raccolti e cercare di confermare già domani in qualifica quel passo avanti che abbiamo fatto intravedere oggi.”
Felipe Massa: “Non è stata una giornata facile, soprattutto per quanto riguarda il degrado delle gomme posteriori, un fattore che potrebbe essere decisivo domenica in gara. Per quanto abbiamo visto oggi, la nostra macchina sembra essere più competitiva rispetto alla gara precedente: il distacco dalle squadre più forti come Red Bull e McLaren appare minore e spero davvero di poter tornare a lottare per le prime posizioni. Uno degli aspetti più complicati è la ricerca del giusto compromesso fra la velocità di punta necessaria sui rettilinei e la stabilità in frenata e la trazione. Abbiamo alcune soluzioni in mente che, spero, ci potranno portare nella giusta direzione.”
Fernando Alonso: “I risultati del venerdì dicono poco. In Turchia nella seconda sessione non eravamo andati poi tanto male e avete visto tutti com’è andata a finire in qualifica e poi in gara. Dobbiamo dare sempre il massimo e poi vedere che cosa riusciremo ad ottenere. Un podio, un piazzamento a punti, una vittoria: il risultato finale dipende da tanti fattori, l’importante è rimanere concentrati sul nostro lavoro. Abbiamo lavorato sui freni che qui sono molto sollecitati e su diverse soluzioni di assetto della vettura e di carico aerodinamico: abbiamo ancora alcune idee da sperimentare domani mattina prima di prendere una decisione finale. Le gomme morbide si degradano molto facilmente ma oggi è soltanto venerdì e le condizioni della pista cambieranno tanto da qui a domenica: in Bahrain dopo il primo giorno eravamo tutti preoccupati ma poi abbiamo fatto tutti il pit-stop dopo una ventina di giri senza avere problemi. Dovremo cercare di fare una buona gara pensando sempre che il nostro obiettivo finale resta il titolo iridato.”
Chris Dyer: “Come ormai consuetudine il venerdì, avevamo un programma di lavoro molto nutrito, con diverse soluzioni inedite da sperimentare in aggiunta al solito lavoro di messa a punto dell’assetto e di confronto fra i due tipi di pneumatici portati qui dalla Bridgestone. Ci sono stati dei problemini che hanno reso più complicata la giornata ma siamo comunque riusciti a portare a termine quanto ci eravamo prefissati. Per quello che abbiamo visto oggi le gomme sembrano lavorare bene sulla corta distanza mentre sulla lunga la mescola più morbida sembra degradarsi molto rapidamente, non soltanto sulla nostra macchina ma su tutte: vedremo come si evolveranno le condizioni della pista domani. Questo è un circuito molto severo per i freni: dal nostro punto di vista la situazione appare sotto controllo.”
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