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27 June 2010

GP d'Europa - La Safety Car manda in fumo le speranze della Scuderia. Alonso e Massa rispettivamente ottavo e undicesimo.

Valencia, 27 giugno
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Dopo 57 giri di corsa, Fernando Alonso ha preso la bandiera a scacchi del Gran Premio d’Europa in nona posizione, mentre Felipe Massa al quattordicesimo posto. Per i piloti della Scuderia Ferrari Marlboro un GP completamente rovinato dalla non perfetta gestione della Safety Car da parte della direzione gara. Ulteriore confusione, poi, al termine della corsa, con ben nove piloti convocati dai commissari per un’infrazione commessa durante la fase di neutralizzazione della gara: le successive penalità inflitte hanno portato Fernando e Felipe rispettivamente all’ottava e all’undicesima posizione. Una magra consolazione considerando che, da quanto visto nelle battute iniziali, il podio era un obiettivo ampiamente alla portata del duo ferrarista. Il Gran Premio d’Europa è stato vinto da Sebastian Vettel, con i piloti McLaren Lewis Hamilton e Jenson Button rispettivamente secondo e terzo.



Con lo spegnersi del semaforo rosso, Webber non scattava alla perfezione. Così, mentre Vettel andava in testa dalla pole position, Fernando e Felipe avevano la meglio sull’australiano che scivolava in nona posizione. Alle spalle di Felipe si installavano Kubica, Button, Barrichello e Hulkenberg. Webber si fermava presto ai box, rientrando in pista alle spalle di Kovalainen. Al decimo giro, nel tentativo di superare la Lotus, la Red Bull di Webber si agganciava al retrotreno della monoposto che lo precedeva, volando in aria e compiendo un giro su se stessa prima di scivolare nella via di fuga e terminare la sua corsa contro le barriere di pneumatici. Un grave incidente, dal quale però Webber ne usciva fortunatamente indenne. Questo episodio vedeva l’ingresso in pista della Safety Car: a partire da Button, quinto, quasi tutti i piloti avevano l’opportunità di rientrare ai box immediatamente per montare gomme dure, che avrebbero successivamente dimostrato di poter percorrere l’intera distanza di gara rimanente. I primi quattro piloti erano invece costretti a percorrere un altro giro perché avevano già oltrepassato l’ingresso della corsia box. Momento che segnerà la gara della Scuderia, di fatto compromessa. Mentre Vettel, leader della corsa, aveva già superato l’uscita dei box nel momento in cui la Safety Car entrava in pista, Hamilton la affiancava, superandola. Manovra che gli costerà poi una drive-trough di penalità. Dal verificarsi di questo episodio al momento in cui il pilota McLaren rientrerà ai box per scontare la penalizzazione inflitta, Hamilton vedrà in Kobayashi colui capace di “salvargli” la gara: il pilota della Sauber era stato infatti l’unico a prendere il via con le gomme più dure e rimarrà in terza posizione fino a quando non monterà gli pneumatici di mescola morbida a pochi giri dalla fine. Il suo ritmo di gara non all’altezza dei migliori, però, di fatto bloccava gli avversari alle sue spalle, permettendo a Hamilton di scontare la sua penalità e di ritornare in pista ancora al secondo posto.

Così, mentre i primi due, Vettel e Hamilton, mantenevano le loro posizioni, Fernando e Felipe completavano un giro quasi completo a velocità ridotta dietro la Safety Car, rientravano ai box per un doppio pit stop di squadra, e si ritrovavano relegati rispettivamente in decima e quindicesima posizione. Il resto del Gran Premio vedeva il ripetersi di quanto successo nelle precedenti edizioni di questa gara, ovvero con Fernando e Felipe nell’impossibilità di cambiare la situazione. Fernando, inoltre, nelle battute finali doveva arrendersi a Kobayashi, in pista con gomme morbide appena montate e più veloce del pilota Ferrari, capace di passare non solo lo spagnolo, ma anche Buemi. L’ordine di arrivo al termine dei 57 giri di gara era quindi: Vettel, Hamilton, Button, Barrichello, Kubica, Sutil, Kobayashi, Buemi, Alonso e De La Rosa decimo, ultima posizione in zona punti, mentre Massa veniva classificato quattordicesimo alla bandiera a scacchi. Nel dopo gara ben nove piloti venivano convocati dai commissari per non aver rispettato la regola che impone un tempo di percorrenza minimo durante un periodo di Safety Car. Ciascuno dei piloti in questione veniva penalizzato con una penalità di cinque secondi. La classifica ufficiale diventava quindi: Vettel, Hamilton, Button, Barrichello, Kubica, Sutil, Kobayashi, Alonso, Buemi e Rosberg decimo, con Felipe alle sue spalle.

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