Un nuovo tracciato in uno dei templi del motorismo
Il Campionato del Mondo di Formula 1 del 2010 raggiunge questo fine settimana la metà esatta del suo cammino. In calendario c’è la sessantesima edizione del Gran Premio di Gran Bretagna che, una volta fallito il tentativo di spostarlo a Donington Park, anche quest’anno si svolge a Silverstone, per la quarantaquattresima volta nella storia di questa gara.
Questo appuntamento ha un significato particolare nella storia della Scuderia: fu proprio qui che, nel 1951, il Cavallino Rampante ottenne la sua prima vittoria in una gara iridata, grazie alla 375 F1 di Froilan Gonzalez che si impose sull’Alfa Romeo di Juan Manuel Fangio con un margine di 51 secondi al termine di 90 giri di un tracciato allora lungo 4,7 chilometri. Da allora il numero dei successi è salito a quindici, l’ultimo tre anni fa con Kimi Raikkonen. Dei nostri attuali piloti, l’unico ad aver ottenuto una vittoria è Fernando Alonso, primo nel 2006. Lo spagnolo è arrivato al secondo posto nel 2005 e nel 2007 mentre il miglior risultato di Felipe Massa è il quarto posto dello scorso anno. Vorrà sicuramente migliorarsi il pilota brasiliano, un desiderio condiviso con il suo ingegnere di pista, Rob Smedley, che si appresta a disputare la sua gara di casa. Infatti, con la maggior parte delle squadre di Formula 1 che hanno la loro sede in Gran Bretagna, questo Gran Premio offre un motivo in più per essere vinto da parte di chi, come la Ferrari, gioca in trasferta, tanto per usare una terminologia presa in prestito dal calcio. In passato, quando era possibile fare dei test durante il campionato, le squadre di casa beneficiavano anche di una maggior conoscenza della pista mentre oggi questo argomento non è più valido. Inoltre, il tracciato sarà nuovo per tutti in quanto è stato sensibilmente modificato, anche se mantiene le sue caratteristiche principali di pista veloce e fluida che l’hanno reso molto popolare fra i piloti.
Anche per questo Fernando Alonso sta trascorrendo alcuni giorni a Maranello per preparare al meglio l’appuntamento di Silverstone, studiando i dati disponibili e analizzando tutte le informazioni, come ad esempio quelle video relative alla recente gara di Moto GP. Per quello che si è potuto capire, potrebbero esserci maggiori possibilità di effettuare sorpassi mentre un altro elemento da tenere in considerazione saranno le condizioni meteorologiche. Al momento le previsioni danno asciutto per tutto il fine settimana con temperature elevate ma anche in queste condizioni il vento potrebbe giocare un ruolo importante nella scelta dei rapporti e nell’influenzare il comportamento della vettura. La passeggiata lungo la pista fa parte del programma consueto dei piloti al giovedì ma in quest’occasione ci sarà un motivo in più, in quanto potranno, insieme ai loro ingegneri, verificare di persona le modifiche al tracciato e tutti i relativi dettagli, come cordoli ed eventuali saltellamenti.
La fase del programma di sviluppo della F10 iniziata a Valencia proseguirà a Silverstone con l’introduzione di una nuova ala anteriore e di alcuni aggiornamenti a quella posteriore. Ulteriori novità sono in arrivo a Hockenheim e a Budapest. Siamo in una fase cruciale della stagione: è la gara spartiacque del campionato, la prima di un ciclo di tre Gran Premi in quattro settimane. Non è quindi soltanto per la temperatura dell’aria che questo periodo è il più caldo dell’anno!
L’esito delle gare di Montreal e Valencia è stato accolto con delusione della Scuderia Ferrari Marlboro: in entrambe c’era il potenziale per vincere ma il massimo risultato è sfuggito per ragioni ben note a tutti. Le caratteristiche del circuito di Silverstone non sono altrettanto favorevoli ma, alla luce delle importanti modifiche introdotte a Valencia e degli aggiornamenti che arriveranno per questo fine settimana, la F10 dovrebbe essere più competitiva di quello che si era visto a Istanbul, la pista più vicina a quella inglese.
Nonostante si giochi in trasferta, ci sono sempre tantissime bandiere del Cavallino Rampante sulle tribune di Silverstone e tanto tifo per la squadra. Non è un caso che il Ferrari Owners Club del Regno Unito, fondato nel 1967, sia uno dei più antichi, con oltre tremila soci. Il 2010 segna anche il cinquantesimo anniversario della presenza ufficiale della Ferrari in Gran Bretagna, prima attraverso Maranello Concessionaires e poi, dall’ottobre 2004, in prima persona con il nome di Ferrari North Europe Ltd. Il Regno Unito è uno dei cinque mercati più importanti per la casa di Maranello con una rete di vendita composta da tredici dealer; lo scorso anno è stato aperto a Londra il primo Ferrari Store sul suolo britannico, quello di Regent Street, nel cuore di una delle più importanti aree commerciali del mondo.
Domenica prossima sarà impossibile ignorare il fatto che un altro grande evento sportivo si svolgerà a migliaia di chilometri di distanza da Silverstone: la finale della Coppa del Mondo di calcio si svolgerà poche ore dopo che sarà data la bandiera a scacchi del Gran Premio di Gran Bretagna. La nostra squadra non ha più un interesse diretto nella competizione e dei nostri piloti l’unico che ha ancora qualche speranza è Fernando Alonso: domani sera al termine della semifinale con la Germania si saprà se lo spagnolo avrà bisogno del sostegno delle vuvuzela domenica sera oppure se si dovrà accontentare di seguire la molto meno importante finale di consolazione in programma sabato.
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