GP del Belgio - Punti importanti per Massa, a secco Alonso
Una gara disturbata dalla pioggia che permettesse ai propri piloti di guadagnare alcune di quelle posizioni perse con una prestazione al di sotto delle aspettative in qualifica. Era la speranza della Scuderia Ferrari Marlboro alla vigilia del GP del Belgio, che solo in parte è stata soddisfatta: Felipe è stato infatti autore di una gara impeccabile che lo ha portato a concludere il Gran Premio del Belgio al quarto posto, dopo essere partito sesto. Fernando Alonso, invece, ha avuto una giornata molto sfortunata: nel primo giro, lo spagnolo è stato incolpevole vittima di un incidente quando Rubens Barrichello, al suo trecentesimo Gran Premio, perdeva il controllo della sua Williams, andando a centrare la F10 dello spagnolo all’ultima chicane. Episodio che costringeva il pilota Ferrari a rientrare ai box, per poi riprendere la via della pista in diciottesima posizione dopo aver montato gomme intermedie per affrontare la pioggia arrivata, meno intensa però di quanto previsto. Situazione che lo obbligava di fatto a un secondo pit per rimontare pneumatici slick. Da quel momento, Alonso sarà protagonista di una rimonta in pista, che si concluderà però a sette giri dalla bandiera a scacchi con un testacoda, con la F10 ferma in pista arenata su un cordolo.
La gara è stata vinta da Lewis Hamilton al volante della McLaren, con Mark Webber secondo con la Red Bull davanti alla Renault di Robert Kubica. La Scuderia è ancora terza nella Classifica Costruttori, ma lo svantaggio dalla McLaren, seconda, è aumentato. Sebastian Vettel e Jenson Button, due dei principali rivali nella lotta al titolo Piloti, non hanno comunque segnato punti quest’oggi.
La gara partiva con l’asciutto, con il poleman Webber che scattava a rilento, permettendo così a Hamilton di prendere la leadership della gara, che manterrà per tutti i 44 giri, mentre Felipe riusciva a risalire fino alla quarta posizione prima che entrasse in pista la Safety Car in seguito al verificarsi di diversi incidenti, compreso quello in cui era coinvolto Fernando. Alla ripartenza della gara al quarto giro, la classifica vedeva Hamilton in testa davanti a Button, Kubica, Vettel, Webber, Massa. In quel momento, però, diverse vetture avevano già montato gomme intermedie a causa del momentaneo scroscio di pioggia che era sopraggiunto. Ma in realtà la pista si asciugava così velocemente che tali piloti, compreso Fernando, erano costretti a ritornare ai box e montare gomme slick. Sull’asciutto, Fernando iniziava a risalire la china facendosi strada tra vetture più lente. Nel frattempo, mentre Hamilton costruiva un comodo vantaggio, alle sue spalle, i piloti tra Button e Felipe erano tutti a distanza ravvicinata. Tropo vicini nel caso di Vettel, che entrava in contatto con Button, costringendo il pilota McLaren al ritiro al quindicesimo giro. Dopo questo episodio, Felipe alla 17esima tornata era in quarta posizione dietro al trio di testa, mentre Fernando si era issato al nono posto. Il pilota brasiliano si fermava per montare gomme nuove al 23 giro. In quel momento Webber saliva in seconda posizione perché Kubica era autore di un pit stop non perfetto, non abbastanza però per consentire anche a Felipe di scavalcarlo.
La pioggia ritornava al giro 33, aumentando gradualmente d’intensità, al punto che le gomme da pioggia estreme erano la scelta ideale, ma dopo il testacoda di Fernando, con conseguente ritorno in pista della Safety Car dato che la sua F10 era in una posizione pericolosa, il Gran Premio del Belgio si concluderà con un breve sprint di quattro giri. Il quarto posto di Felipe non era in discussione, come non è lo statoper gran parte del Gran Premio: troppo distante da chi lo precedeva per tentare un attacco alla terza posizione, ma comodamente davanti al quinto classificato Sutil.
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