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26 September 2010

Gran Premio di Singapore – 26 settembre 2010

GP SINGAPORE F1_2010
Quarta vittoria della stagione per la Scuderia Ferrari Marlboro, la seconda consecutiva, tutte ottenute con Fernando Alonso. Il pilota spagnolo ha conquistato il venticinquesimo successo in 155 partecipazioni ad una gara di Formula 1 nella sua carriera, il secondo su questo tracciato. Fernando raggiunge così Jim Clark e Niki Lauda nella classifica assoluta delle vittorie, dove si trova adesso al sesto posto a pari merito con questi due piloti. Felipe Massa, partito ultimo dopo il problema tecnico in qualifica di ieri, si è classificato al nono posto. Per la Scuderia Ferrari Marlboro questo è il successo numero 214 in 808 Gran Premio disputati, il primo a Singapore.

Stefano Domenicali: “E’ un risultato straordinario, giunto grazie ad un’eccezionale prestazione di Fernando, che ha dimostrato ancora una volta di che pasta sia fatto, come capacità di guida e come tenuta mentale. Il primo e più importante mattone di questo successo è stato messo ieri, con la pole position: se non fossimo partiti davanti a tutti sarebbe stato forse impossibile superare una Red Bull così forte come quella vista in pista oggi, soprattutto nella seconda parte di gara. La qualifica è stata decisiva, stavolta nel male, anche per Felipe: il nono posto non è certo un risultato all’altezza del potenziale suo e della macchina ma partendo dall’ultima posizione era difficile poter fare di più su un tracciato dove i sorpassi sono molto difficili. La squadra è stata all’altezza del pilota, lavorando in maniera perfetta nella gestione di tutti i momenti decisivi e grande merito di questa vittoria va dato ovviamente anche a tutte le persone che, a Maranello, hanno dato il massimo in queste settimane per portare la F10 a questo livello. Come tradizione, voglio ringraziare tutti i nostri partner: il title sponsor Marlboro, Santander e, fra quelli tecnici, in primis Shell, anche se vorrei poterli citare tutti. Non sono uno che si abbatte nei momenti difficili ma nemmeno mi esalto in quelli felici come questo. Abbiamo colto due bellissimi successi di fila su piste dalle caratteristiche opposte fra loro ma siamo ancora indietro in tutti e due i campionati: dobbiamo continuare a lavorare così, se possibile moltiplicando i nostri sforzi per cercare di giocarcela fino in fondo. Le somme le tireremo alla fine, il 14 novembre ad Abu Dhabi.”


Felipe Massa: “E’ stata una gara molto difficile per me dopo tutto quello che era successo ieri in qualifica. Abbiamo scelto una strategia uguale a quella adottata da Fernando a Monte Carlo, sperando in un aiuto dalla safety-car che, purtroppo, è entrata in pista troppo presto. Non sono così riuscito a sopravanzare tante macchine e poi mi sono ritrovato nel trenino dietro Sutil e Hulkenberg: uno o due giri in più e avrei potuto guadagnare due o tre posizioni e fare una corsa diversa. La macchina non si è comportata male, considerato che ho girato sempre con lo stesso treno di gomme dure: soltanto verso la fine la situazione è peggiorata e il degrado degli pneumatici si è fatto sentire ed è per questo che Kubica è riuscito a superarmi così agevolmente. Non posso dire di essermi divertito molto a guidare, visto che sono stato sempre nella scia di un’altra vettura. Avevo un motore nuovo e ora ne ho a disposizione tre che hanno completato una gara ciascuno da far ruotare nelle ultime quattro gare della stagione, dove spero davvero di avere più fortuna di quella che ho avuto durante questo fine settimana!”

Fernando Alonso: “Questa vittoria è molto significativa. Volevamo confermare il successo di Monza su una pista completamente diversa e ci siamo riusciti al termine di una corsa durissima e stressante, sia per me che per la macchina, su una pista che amo molto e che si adatta bene al mio stile di guida. Dopo la sorpresa pasquale anticipata della pole di ieri, oggi era importante fare innanzitutto una buona partenza: ce l’ho fatta, anche se forse Vettel è stato anche più veloce di me ma qui la prima curva non è lontana e così sono riuscito a chiudergli la strada e a mantenere il comando. Con le gomme morbide andavamo molto bene ma con le dure la Red Bull sembrava essere più veloce di noi. Abbiamo fatto il pit-stop in maniera perfetta, sia dal punto di vista strategico che delle operazioni in pit-lane. Nella seconda porzione di gara ho cercato di evitare qualsiasi rischio, soprattutto quando c’erano i doppiaggi da fare e in concomitanza con le bandiere gialle. Mancano quattro gare alla fine e il campionato è molto aperto. A Spa siamo stati Sebastian, Jenson ed io a rimanere a secco mentre a Monza e qui è toccato ad Hamilton: la danza per il Mondiale vede i protagonisti in continua altalena ma è Mark che mantiene sempre un discreto vantaggio. Bisogna rimanere calmi e concentrati su noi stessi, senza pensare a quello che fanno gli altri: quello che è certo è che non lasceremo nulla di intentato, lottando fino alla fine. La F10 è cresciuta molto grazie al lavoro che hanno fatto i nostri tecnici a Maranello e qui in pista e gliene sono grato perché ora possiamo dire la nostra in ogni tipo di circuito. Davanti a noi non ci sono delle gare che ci vedono favoriti ma non ce ne sono nemmeno di quelle che ci mettono paura.

Chris Dyer: “Un risultato fantastico grazie ad una prestazione incredibile di Fernando, prima ieri in qualifica e poi oggi in gara. Onestamente non credo che avessimo un vantaggio in termini di prestazione sui nostri rivali ma nemmeno loro ne avevano uno così grande da consentirgli di superarci agevolmente. Dovevamo fare una partenza pulita, fare i giri veloci quando serviva, scegliere bene il momento del pit-stop ed essere pronti a gestire le eventuali neutralizzazioni: tanti elementi per mettere insieme un successo e ci siamo riusciti, senza commettere errori. Tutto questo grazie anche ad una squadra che ha lavorato molto bene, sfruttando al meglio il potenziale della vettura. Per quanto riguarda Felipe, era chiaro che bisognava fare una scommessa sulla safety-car, considerata la posizione sulla griglia. Purtroppo, non è andata bene perché la neutralizzazione si è verificata troppo presto: ancora qualche giro e sarebbe stata un’altra storia per lui. Un piazzamento in zona punti è comunque un buon risultato, viste le premesse.”

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