GP del Giappone - I migliori nel gruppo degli inseguitori
Se si accetta il fatto che le due Red Bull hanno fatto quest’oggi gara a sé, allora Fernando Alonso ha vinto il Gran Premio riservato al resto del gruppo. Sfortunatamente, però, solo un pilota porta a casa i punti assegnati al vincitore. Il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro si è dovuto quindi accontentare di un grande terzo posto, conquistato al termine dei 53 giri di un Gran Premio in cui l’azione sul fantastico tracciato di Suzuka non è certo mancata. La gara del compagno di squadra Felipe Massa, invece, è durata molto poco: il pilota brasiliano, infatti, è stato eliminato dai giochi alla prima curva dopo essere stato coinvolto in una collisione con la Force India di Tonio Liuzzi. Gli ingenti danni riportati dalla sua F10 non hanno permesso a Felipe di poter proseguire la corsa. Fernando è ancora secondo nel Campionato Piloti, ma lo svantaggio dal leader Mark Webber, giunto oggi secondo, è salito da 11 a 14 punti. Il pilota Ferrari ha adesso gli stessi punti di Sebastian Vettel, vincitore del Gran Premio del Giappone, ma lo precede in classifica in virtù di un successo stagionale in più. Nella Classifica Costruttori, invece, la Scuderia è ancora terza, ma anche qui lo svantaggio da chi è in testa alla classifica è passato da 64 a 92 lunghezze.
L’entusiastico pubblico giapponese può dire di aver speso bene i propri soldi quest’oggi, dato che ha assistito non solo alla gara, ma anche alle qualifiche disputatesi questa mattina. In effetti le emozioni iniziavano prima del via, con Di Grassi che distruggeva la sua Virgin mentre si apprestava a raggiungere la griglia di partenza. E appena le luci rosse del semaforo si spegnavano, Hulkenberg e Petrov entravano in collisione, con la Renault che impattava con le barriere a bordo pista. Nell’affrontare la prima curva, il gruppo vedeva al comando Vettel, scattato dalla pole position, mentre Kubica, autore di una grande partenza, portava la sua Renault alle spalle del tedesco e davanti a Webber, mentre Fernando manteneva la quarta posizione, la stessa della griglia di partenza. Più indietro, invece, Felipe veniva colpito da Liuzzi, con entrambi i piloti che uscivano nella ghiaia alla curva 1: la Safety Car faceva così la sua comparsa molto presto, rimanendo in pista fino alla chiusura del sesto passaggio. Al secondo giro Fernando saliva al terzo posto dopo il ritiro di Kubica: da quel momento il pilota Ferrari rimarrà a circa 2 secondi di distanza da Webber, con la coppia McLaren Button-Hamilton alle sue spalle. Al 24esimo giro, Vettel e Fernando entravano ai box per il loro unico cambio gomme della gara, permettendo così a Webber di condurre la corsa per una tornata prima del rispettivo pit stop. In testa alla corsa andava quindi Button: l’inglese, rispetto agli altri piloti di testa, si fermerà ai box molto più tardi, ovvero al giro 38. Più indietro nel gruppo si assisteva invece a diversi duelli, con Rosberg che manteneva alle spalle il compagno di squadra Michael Schumacher per gran parte della corsa, fin quando il giovane tedesco non andava fuori pista in testacoda. A deliziare il pubblico ci pensava poi il giapponese Kobayashi: il pilota della Sauber, con gomme nuove, risaliva la china nelle battute finali fino a tagliare il traguardo in settima posizione.
Alla fermata di Button ai box, nel gruppo di testa si ristabilivano le precedenti posizioni, con le due Red Bull davanti a Fernando, seguito da Button che aveva la meglio sul compagno di squadra Hamilton, alle prese con un problema al cambio. Ordine che rimarrà invariato fino alla bandiera a scacchi, con Schumacher sesto davanti a Kobayashi. Ottavo il compagno di squadra alla Sauber Heidfeld. Nono Barrichello, mentre il decimo posto di Buemi fa sì che siano quattro i motori Ferrari nelle prime dieci posizioni. Prossima tappa la nuova avventura in Corea, in programma tra due settimane.
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