Gran Premio di Corea - 22 ottobre 2010
La Formula 1 ha debuttato nella Repubblica di Corea con un’intensa giornata di prove libere, contrassegnate dal rapido cambiamento delle condizioni della pista, che mutavano man mano che l’asfalto si gommava. Sono stati 108 i giri completati dalle due F10 di Felipe Massa e Fernando Alonso, utili ai piloti e ai tecnici per conoscere il nuovo tracciato di Yeongam e per raccogliere i dati necessari per definire il miglior assetto delle monoposto per le qualifiche e per la gara. “Innanzitutto voglio fare i complimenti agli organizzatori per il lavoro svolto per permettere lo svolgimento di questo Gran Premio” – ha commentato Stefano Domenicali – “Questo Paese sta investendo tanto nello sviluppo: è un segnale importante di fiducia verso il futuro. Per quanto riguarda la pista, ovviamente le condizioni oggi erano molto particolari, con un asfalto molto sporco e un livello di aderenza che mutava giro dopo giro. Bisogna quindi valutare con grandissima cautela i risultati di oggi: sicuramente ci possiamo aspettare una qualifica molto difficile e una gara che sarà incertissima, soprattutto se – come sembra possibile – dovesse piovere.”
Felipe Massa: “Mi piace questo tracciato. E’ molto lungo e ci sono curve di ogni tipo, con alcune parti che assomigliano ai circuiti tradizionali, altre che sembrano parte di una pista cittadina. La curva 11 è complicata: ci sono praticamente due curve in una e subito dopo c’è un cambio di direzione. Ho faticato un po’ a trovare un buon assetto, soprattutto per far lavorare nella maniera giusta le gomme che si deterioravano velocemente: la situazione cambierà ancora man mano che si depositerà la gomma sull’asfalto. Il livello di aderenza cambiava continuamente quindi è difficile giudicare dove siamo esattamente rispetto agli altri ma la sensazione è che possiamo essere competitivi. Ho provato la macchina senza ala posteriore soffiata la mattina ma è chiaro che qui bisogna usarla: sui rettilinei ti dà un buon vantaggio rispetto a quella standard. Ho avuto anche del sovrasterzo ma penso che sia normale in queste condizioni: c’è ampio margine per migliorare le regolazioni della macchina e sistemare questo aspetto. E’ stato importante provare al simulatore questo tracciato: ho ritrovato in pista i riferimenti che avevamo visto a Maranello.”
Fernando Alonso: “E’ piacevole guidare su questa pista, molto interessante e con tre settori l’uno diverso dall’altro. Nel primo bisogna avere un’ottima velocità di punta, nel secondo ci sono delle curve veloci, nel terzo quelle lente: sarà interessante vedere quali scelte di assetto faranno le varie squadre in vista delle qualifiche e della gara. Mi piacciono le curve dalla 4 alla 6, con traiettorie molto diverse e la possibilità di fare sorpassi: mi ricordano l’ultima parte del tracciato di Istanbul. Al momento non ci sono particolari aspetti negativi da segnalare, a parte le gomme che si usurano rapidamente, come del resto era prevedibile su un asfalto completamente nuovo: non è il caso di preoccuparsi perché per domenica la situazione migliorerà e, comunque, siamo tutti più o meno nella stessa condizione. La Red Bull è come sempre molto competitiva e qui la McLaren sembra andare molto forte: del resto a Suzuka Hamilton era terzo in qualifica e penso che sia uno dei favoriti per la vittoria in questo Gran Premio. Credo che però la situazione non sia come in Giappone, con i leader del campionato chiaramente favoriti: qui c’è spazio per la McLaren e per noi per fare qualcosa di interessante. Ci sono diversi parametri che rendono complicate le scelte per il resto del weekend: l’evoluzione delle condizioni della pista che potrebbero anche cambiare l’utilizzo delle marce in determinate curve, il livello di carico aerodinamico e la possibilità che domenica piova. E’ chiaro che, essendo un circuito completamente nuovo, non abbiamo riferimenti: sarà quindi ancora più importante il lavoro di squadra.”
Chris Dyer: “E’ stata una giornata piuttosto positiva, con i due piloti che hanno portato a termine il programma previsto senza avere particolari problemi tecnici. E’ molto difficile valutare i risultati perché le condizioni dell’asfalto, completamente nuovo, mutavano continuamente man mano che si gommava e si puliva. E’ complicato trovare il giusto bilanciamento della vettura perché il tracciato è molto diverso da settore a settore ma, alla fine, sia Felipe che Fernando erano abbastanza soddisfatti. Sicuramente c’è ancora molto da fare, soprattutto per migliorare la stabilità nell’ultimo settore, dove oggi le macchine scivolavano in maniera significativa. Per quanto riguarda le gomme, le dure sono un po’ difficili da gestire perché il livello di aderenza è molto basso mentre le morbide si comportano bene sul primo giro: sulla distanza la situazione è più complicata ma questa è la sfida che dobbiamo affrontare ad ogni Gran Premio quest’anno. La pista è molto interessante ed impegnativa per i piloti: abbiamo visto tanta gente oggi cercare il limite. Mi aspetto di vedere una corsa spettacolare, anche perché ci sono almeno un paio di punti dove i sorpassi sembrano essere possibili.”
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