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07 November 2010

GP del Brasile - Un podio che mantiene aperta la corsa al titolo Piloti

Interlagos, 7 novembre
GP BRASILE F1_2010
Nel Gran Premio del Brasile, Fernando Alonso si è fatto strada dalla quinta posizione sulla griglia di partenza fino al terzo posto finale colto alla bandiera a scacchi. Risultato che permette al pilota spagnolo di mantenere la leadership della Classifica Piloti. La doppietta centrata con Sebastian Vettel primo davanti a Mark Webber, invece, fa sì che la Red Bull Racing abbia vinto il titolo Costruttori con una gara di anticipo. Felipe Massa ha avuto una giornata sfortunata: un problema durante il pit stop gli ha negato ogni possibilità di ben figurare davanti al suo pubblico di casa. E adesso c’è solo una settimana di attesa prima dell’emozionante volata finale che andrà in scena all’alba nella gara di Abu Dhabi.


Con lo spegnersi del semaforo rosso, Nico Hulkenberg, che scattava dalla sua prima pole position in carriera, veniva subito sorpreso da Sebastian Vettel che agguantava la leadership della gara affrontando la prima curva. Fernando, partito dalla quinta posizione in griglia, tentava invece il sorpasso su Lewis Hamilton, portando a termine la manovra poco dopo. Al secondo giro, Mark Webber aveva la meglio sul pilota tedesco della Williams; Fernando, invece, dovrà aspettare fino al settimo passaggio per superare Hulkenberg. In quel momento, però, il duo Red Bull aveva già costruito un vantaggio consistente (il pilota Ferrari era in ritardo di dieci secondi dal leader), ed era chiaro che, salvo problemi per Vettel e Webber, la terza posizione sarebbe stato il risultato che Fernando avrebbe conquistato con molta probabilità al termine dei 71 giri di gara.

Felipe, intanto, scattato dalla nona posizione in griglia, era in un trenino di monoposto alle spalle di Hamilton, Kubica e Barrichello, tutti bloccati dietro Hulkenberg. Al giro 12, quindi, Felipe rientrava per il suo pit stop, dovendo però rientrare in corsia box un’altra volta per un problema con la ruota anteriore destra. Da quel momento il brasiliano potrà fare ben poco, sempre bloccato nel traffico. Dopo essere riuscito ad avere la meglio su alcuni avversari, un contatto rimediato durante l’attacco portato a Buemi lo vedeva scivolare indietro. Il pilota brasiliano, dopo quell’episodio, dovrà anche guardare con attenzione gli specchietti per l’arrivo dei primi piloti in classifica, rendendo quindi ancora più difficile la sua gara.

Dopo aver fatto il suo pit stop al 24esimo passaggio, per Fernando una speranza di mettere sotto pressione e far cadere nell’errore una Red Bull arrivava al giro 50, quando Liuzzi impattava duramente con la Force India contro le barriere, con conseguente ingresso in pista della Safety Car per cinque giri. In quel momento, però, l’ordine delle vetture in pista era piuttosto ‘disordinato’, con molti piloti doppiati a separare la Ferrari e Webber. Il pilota spagnolo, quindi, gestiva la sua monoposto fino alla bandiera a scacchi, tenendo d’occhio le McLaren che si erano fermate durante il regime di Safety Car per un nuovo cambio gomme: Hamilton e Button termineranno rispettivamente in quarta e quinta posizione. Le rimanenti posizioni a punti sono state appannaggio del duo Mercedes, con Rosberg sesto e Schumacher settimo, seguiti da Hulkenberg, Kubica e Kobayashi, che ha conquistato con il decimo posto l’ultimo punto a disposizione.

Come ha detto Fernando nel dopo gara, se gli avessero offerto, dopo le qualifiche, un terzo posto, avrebbe firmato per un tale risultato. Il pilota spagnolo, nella Classifica Piloti, ha infatti ancora un vantaggio di otto punti nei confronti di Mark Webber, secondo.

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