GP di Turchia – Costa: “Fiducia nel nostro gruppo di tecnici”
Non può soddisfare un quinto posto a otto decimi dalla pole position ma, finalmente, si è visto un passo nella direzione giusta per la Scuderia Ferrari Marlboro. “Abbiamo provato molte cose ieri nelle prove libere, sia per essere usate in questo weekend sia in funzione dei prossimi sviluppi” – ha detto il Direttore Tecnico Aldo Costa nel consueto incontro con la stampa del sabato pomeriggio – “In particolare, abbiamo provato diverse configurazioni dell’ala anteriore, una nuova ala posteriore, delle prese d’aria dei freni anteriori di nuovo concetto per la nostra macchina e un fondo. Altre novità le vedremo a Barcellona, dove mi aspetto di fare un progresso ancora più grande. Quando torneremo a vincere? Speriamo presto: vorremo tornare a lottare per il primato nel giro delle prossime corse.”
Uno degli argomenti più gettonati è stato il problema di correlazione dei dati che si è verificato nella galleria del vento di Maranello. “Non è un qualcosa di così infrequente ma è ovvio che, quando accade alla Ferrari, c’è molta più attenzione” – ha spiegato Costa – “Abbiamo dovuto rivedere qualcosa nella nostra struttura e anche nell’architettura della galleria ma non vorrei entrare troppo nei dettagli. Inoltre, abbiamo un intenso programma di rinnovamento che si completerà dopo la pausa estiva, in settembre od ottobre. Peraltro, ciò non significa che, nel frattempo, la galleria non sia funzionate a pieno regime. Abbiamo compreso e risolto diversi problemi e stiamo continuamente migliorando tutto l’impianto.”
Ha destato un po’ di scalpore una recente intervista rilasciata da Nikolas Tombazis al Corriere della Sera martedì scorso in cui si analizzava con grande trasparenza il difficile momento che sta vivendo la Scuderia sotto il profilo tecnico e anche Costa si è mantenuto sulla linea tracciata dal suo capo progettista: “In una fase critica come questa bisogna cercare di sviluppare nuove idee e darsi nuovi obiettivi, cambiando approccio” – ha dichiarato il tecnico di Parma – “Ci vogliono nuovi stimoli perché quando si lavora per tanti anni sulla stessa cosa allora si perde un po’ di vista tutto il resto e, magari, è meglio cambiare: questo non significa necessariamente tagliare delle teste ma semmai dare impulsi differenti al lavoro delle persone. Abbiamo grande fiducia nelle persone che lavorano a Maranello: sono tecnici di ottimo livello e formano un gruppo molto unito, che sta reagendo nella maniera giusta a questa crisi.”
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