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27 May 2011

GP di Monaco - Domenicali: "E' stata una scelta presa per il bene della squadra"

Monte Carlo, 27 maggio

Il venerdì del Gran Premio di Monaco è sempre una giornata strana. Ufficialmente è una giornata di riposo ma poi il paddock e i box fervono di attività fino a sera. Con tanto tempo a disposizione, i tecnici ne approfittano per studiare in ogni minimo dettaglio i dati raccolti nelle tre ore di prove libere di ieri per confrontarsi con i piloti e dare le ultime indicazioni ai meccanici che devono preparare le vetture per il prosieguo del weekend. Anche la Scuderia Ferrari Marlboro ha seguito questo programma, con meeting che sono iniziati già alle undici di questa mattina e si sono conclusi soltanto dopo le sette. Felipe e Fernando hanno partecipato ad alcuni di questi briefing ma sono stati impegnati anche in attività di PR, quali la sessione di autografi organizzata dal promoter del Gran Premio e un cocktail con un gruppo di clienti Ferrari. Per Felipe c'è stato anche un finale di giornata particolare, con la partecipazione in qualità di modello al Monaco Charity Fashion Show, risultando il più applaudito della serata.


Ma la giornata ferrarista è stata caratterizzata soprattutto dall'incontro del Team Principal Stefano Domenicali con la stampa italiana e straniera, svoltosi questo pomeriggio. Il tema più caldo - e non poteva certo essere altrimenti - è stata la riorganizzazione dell'area tecnica della Scuderia annunciata martedì scorso.

"E' stata una decisione presa per il bene della squadra, fatta con la logica di migliorare" - ha spiegato Domenicali - "E' stata una scelta razionale e non emotiva, un cambiamento che porta stabilità per il futuro."

Sicuramente per Domenicali, che fra pochi giorni compie i vent'anni alla Ferrari, è stata la scelta più difficile della sua carriera: "Non voglio entrare nei dettagli della vicenda per il rispetto che ho nei confronti di Aldo, una persona che stimo e di cui sono amico. Non siamo qui per fare dei personalismi. In questi anni ci sono stati dei cambiamenti, dovuti a vari motivi: c'è chi ha chiesto di essere tolto da certe responsabilità, chi come Chris Dyer dopo l'esito della gara di Abu Dhabi aveva un problema di autorevolezza. Adesso abbiamo preso una decisione difficile, perché con Aldo abbiamo lavorato insieme tantissimi anni. Però nella mia posizione si devono prendere le decisioni più razionali possibili per il bene della squadra, anche quando sono così dure."

A chi ha fatto obiezioni sui tempi, Domenicali ha così replicato: "Sono dei tempi strutturali, che non possono essere legati al calendario delle gare. Noi vogliamo continuare a credere in questo mondiale ma lavoriamo ovviamente anche in funzione della vettura del 2012, che comincia a prendere forma proprio in questa fase. La decisione è stata accolta bene dalla squadra, che ha reagito spingendo subito il piede sull'acceleratore. Ovviamente non si può pensare che qualcosa cambi in due giorni. E' una questione di cambiamento di metodologia di lavoro e di cercare di migliorarlo, altrimenti è inutile cambiare. Cercheremo di stabilire diverse priorità nello sviluppo della macchina."

Domenicali non si è sottratto alle sue responsabilità e ha rifiutato di considerare la riorganizzazione una sconfitta della linea italiana: "Lo so bene che anch'io sono sotto esame: è sempre così e fa parte delle regole del gioco. E' vero, c'è un'inglese, Pat Fry, al posto di Costa ma di italiano ci sono io ma anche Marmorini e Lanzone lo sono. Tombazis? Nikolas rimane il responsabile del progetto della vettura e dovrà cercare soprattutto di sviluppare la parte aerodinamica, l'area dove facciamo più fatica. Forse la cultura aerodinamica non fa parte di quei talenti dove l'Italia e dovremmo fare degli interventi importanti per migliorare questa situazione."

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