GP d'Ungheria - Ancora quarto e quinto, con il Brasile questa volta davanti alla Spagna
Nonostante tutti i discorsi fatti su quanto la posizione in griglia in questa stagione sia meno importante rispetto allo scorso anno, in virtù degli effetti del sistema di ala mobile posteriore (DRS), del boost di potenza garantito dal KERS e delle caratteristiche degli pneumatici Pirelli, conta ancora qualcosa un buon risultato in qualifica. Ancora di più che su altre piste in calendario, a eccezione di Monaco, proprio qui in Ungheria. Quello di quest’oggi, quindi, non è stato per la Scuderia Ferrari il momento migliore per fornire una prestazione inferiore alle attese dopo i risultati delle prove libere e i primi due turni di qualifica di questo pomeriggio. Felipe Massa ha ottenuto la migliore prestazione al volante della Ferrari 150° Italia, assicurandosi un posto in seconda fila grazie al quarto tempo, mentre il miglior crono di Fernando Alonso è stato di soli 15 centesimi più lento rispetto al compagno di squadra, che equivale alla quinta posizione all’interno della terza fila. Non proprio all’altezza delle aspettative, considerando che in Q1 e in Q2 Fernando era stato il più veloce.
In altre parole, è la stessa situazione vista al Nurburgring pochi giorni fa, ma questa volta è il paulista a precedere il pilota di Oviedo. Lo spagnolo beneficerà quindi nel prendere il via dal lato pulito della pista. La gara in Germania si era conclusa con un podio, ed è questo l’obiettivo per entrambi i nostri piloti nel GP di domani. In pole position ritorna invece Sebastian Vettel con la Red Bull, che condividerà la prima fila dello schieramento del Gran Premio di Ungheria con il vincitore del Gran Premio di Germania, Lewis Hamilton al volante della McLaren. Il suo compagno di squadra Jenson Button prenderà invece il via accanto a Felipe all’interno della seconda fila, mentre Fernando dividerà la terza fila con la Red Bull di Mark Webber.
Rispetto alla Germania, le condizioni meteo qui in Ungheria non dovrebbero essere un problema, dato che il sole sta gradualmente “scaldando” l’Hungaroring e si aspetta caldo e asciutto per domenica. Comunque, si troviamo di fronte alla possibilità di assistere a un costante flusso di auto che rientrano ai box per cambiare gli pneumatici. C’è chi dice che alcuni team possano optare per quattro pit stop, anche se probabilmente saranno le squadre nella parte bassa dello schieramento a propendere per tale strategia considerando che nelle qualifiche di quest’oggi non hanno usato così tanti set di gomme. Comunque, anche i piloti nelle prime dieci posizioni potrebbero fermarsi tre volte in corsia box dato che il degrado delle gomme sarà un elemento importante. Non solo, quindi, tutti gli uomini della squadra impegnati nel pit stop dovranno lavorare in perfetta armonia, non solo i piloti dovranno essere precisi nel fermare la propria monoposto rispettando al millimetro quei segni che, nella piazzola, indicano la giusta posizione di arresto per poter permettere alla squadra di operare nel migliore dei modi durante il cambio gomme, ma anche gli strateghi dovranno avere le idee chiare per scegliere il momento perfetto per far rientrare in pit lane le due Ferrari 150° Italia: all’Hungaroring, infatti, il traffico è sempre un problema, e se una vettura viene fatta ritornare in pista nel bel mezzo di un gruppo di monoposto più lente, tutti i benefici dati dagli pneumatici nuovi svaniscono velocemente. Insomma, si prospetta una gara emozionante per il pubblico e gli appassionati, ma un pomeriggio molto teso per tutti coloro che lavoreranno in pit lane.
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