GP dell’India – Ferrari sul podio nel riuscito debutto dell’India in F1
Nella giornata di sabato Fernando Alonso aveva affermato che sarebbe stato bello terminare la prima edizione del Gran Premio dell’India scoprendo la visuale garantita dal nuovo podio. Ed è esattamente quello che è successo, con il pilota spagnolo che ha terminato la gara in terza posizione alle spalle del vincitore Sebastian Vettel e al secondo classificato Jenson Button. Il compagno di squadra dello spagnolo non ha invece avuto la stessa giornata positiva: Felipe Massa si è infatti ritirato al 32esimo giro dopo la rottura della sospensione anteriore sinistra della sua Ferrari 150° Italia in un’escursione sul cordolo, mentre cercava di recuperare terreno dopo aver scontato un drive through di penalità, ed effettuate le necessarie riparazioni sulla propria vettura, in seguito all’ennesima collisione con Hamilton.
Quindici minuti prima del via, sulla griglia di partenza veniva osservato un minuto di silenzio in memoria di Dan Wheldon e Marco Simoncelli, entrambi tragicamente scomparsi in incidenti di gara nelle ultime due settimane. In una partenza un po’ caotica, Vettel manteneva la leadership al volante della Red Bull, con Button autore di un’ottima partenza che lo portava dal quarto al secondo posto con la McLaren, seguito dall’altra Red Bull di Webber, mentre Fernando scivolava di una posizione rispetto al terzo posto del via con la Ferrari 150° Italia. Felipe guadagnava la quinta piazza, seguito, nell’ordine, da Hamilton, il duo Mercedes, con Rosberg davanti a Schumacher, la Force India di Sutil e la Renault di Senna a completare le prime dieci posizioni. Barrichello con la Williams e Trulli con la Lotus erano subito costretti a fermarsi ai box dopo le varie collisioni che caratterizzavano la prima tornata di gara. Al terzo giro, mentre Vettel prendeva il largo con un vantaggio di 2,7 secondi, Webber si avvicinava a Button, con Fernando a 1,2 secondi dall’australiano e Massa a 1,1 secondi dal compagno di squadra.
Al 15esimo giro Sutil, in undicesima posizione, era il primo pilota a montare pneumatici nuovi, mentre in testa alla gara Vettel comandava la corsa con un vantaggio di 4,7 secondi su Button. Webber, Fernando e Hamilton si fermavano tutti ai box per il loro primo cambio gomme, imitati da Alguersuari. Alonso rientrava in pista in settima posizione alle spalle di Webber e Schumacher, mentre Felipe montava un nuovo treno di gomme Soft al 17esimo passaggio. Alonso aveva la meglio su Schumacher e si installava in quarta posizione con la sosta ai box di Rosberg. Pit stop per Button al giro 18, lasciando Vettel indisturbato in testa alla gara, ancora con il primo cambio gomme da effettuare. Era poi la volta di Schumacher e Buemi fermarsi ai box, con il leader della corsa ultimo tra i piloti di testa a fermarsi ai box al 19esimo giro. Dopo un terzo di gara, la classifica vedeva Vettel primo davanti a Button, Webber, Fernando, Felipe, Hamilton, Rosberg e Schumacher ottavo.
Alla 22esima tornata Felipe, quinto, subiva il ritorno minaccioso di Hamilton e incredibilmente, visto quanto successo tra i due in questa stagione, al giro 25 i due si scontravano di nuovo quando il pilota inglese provava a infilarsi all’interno della Ferrari. La McLaren si fermava subito ai box, mentre Felipe continuava seppur uscendo quasi fuori pista affrontando una chicane. Il pilota brasiliano sconterà al giro 30 un drive-through per essere stato giudicato responsabile per l’incidente accaduto. Alonso, nel frattempo, occupava la quarta posizione a 3,3 secondi da Webber. Alguersari al volante della Toro Rosso cercava di resistere a Hamilton, ma il pilota inglese aveva la meglio e conquistava la settima posizione. Al 31esimo giro Felipe rientrava nuovamente ai box, questa volta per sostituire il musetto danneggiato nella collisione, ma due giri dopo si ritirava per la rottura della sospensione anteriore destra in seguito a un’escursione sul cordolo. Una rottura conseguenza di una sfortunata combinazione di fattori, a partire dalla collisione, seguita da una foratura e terminata con il cordolo.
Fernando saliva in terza posizione in occasione del secondo pit stop di Webber alla 37esima tornata, con il pilota spagnolo che effettuava la sua seconda sosta due giri dopo per montare le meno performanti gomme di mescola dura. Il passo avuto nei due giri liberi avuti a disposizione risultava sufficiente per ritornare in pista davanti all’australiano, a oltre 30 secondi dal secondo in classifica Button che doveva ancora visitare la corsia box per la seconda volta in giornata. Dalla sesta posizione, Rosberg rientrava per il cambio gomme al giro 45, così come Hamilton, settimo, seguito immediatamente da Button. Alguersuari si fermava ai box al giro 47, seguito da Vettel, che manteneva la leadership con un vantaggio ridottosi a 2,8 secondi su Button, con Fernando a 16,6 secondi dal pilota McLaren, che a sua volta precedeva Webber di 1,3 secondi, seguito dalle Mercedes di Schumacher e Rosberg.
Posizioni congelate nelle battute finali, anche se a un certo punto Button sembrava in grado di ridurre lo svantaggio dal leader della corsa, mentre Webber arrivava molto vicino a Fernando nell’ultima tornata. Alla bandiera a scacchi, Vettel e Button occupavano il primo e il secondo posto, con Fernando che conquistava il terzo gradino del primo podio indiano in Formula 1. Alle loro spalle, le rimanenti posizioni a punti erano appannaggio di Schumacher, Rosberg, Hamilton, Alguersuari, Sutil, e Perez, con il pilota Sauber promosso nell’ultima posizione della zona punti dopo il cambio gomme effettuato da Senna a poche tornate dalla fine.
Prossimo round, il penultimo di questa lunga stagione, tra due settimane allo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.
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