Montezemolo: “Un anno comunque straordinario”
Le Finali Mondiali rappresentano sempre il momento per tracciare un primo bilancio della stagione sportiva della Ferrari e anche l’appuntamento di quest’anno al Mugello non ha fatto eccezione, con il Presidente Luca di Montezemolo, il Team Principal della Scuderia Stefano Domenicali e il responsabile di Corse Clienti Antonello Coletta che hanno voluto incontrare la stampa accreditata per tirare le somme, anche quando mancano ancora due Gran Premi da disputare in Formula 1 e la gara decisiva della Intercontinental Le Mans Cup nell’ambito delle competizioni GT.
A tenere banco è stato, naturalmente, Montezemolo che ha così esordito: “E’ stato un anno straordinario, a livello delle gare del Challenge e delle competizioni GT, sia come numero di partecipanti che di successi, come quelli colti dalla coppia Bruni-Fisichella nella Le Mans Series. Siamo qui in questi giorni proprio per celebrare la passione di tanti clienti che amano correre con le nostre macchine e soprattutto diversi insieme in uno spirito di grande comunità. Pensate che ci sono clienti che vengono da tutto il mondo: c’è un argentino che ha appena comprato la monoposto di Formula 1 di Schumacher del 2004, un australiano che si è imposto ieri nella serie Asia-Pacifico della Coppa Shell, dodici cinesi e altri ancora di Hong Kong, senza contare gli americani, gli europei e gli italiani. In eventi come questo si vive la vera passione Ferrari.”
“In Formula 1 è stato invece un anno difficile, dove abbiamo pagato forse la grande rincorsa del 2010 ma, soprattutto, non abbiamo avuto la macchina che io, la squadra e tutti i nostri tifosi volevamo” – ha continuato – “Peraltro, resta la grande gioia di Silverstone: vincere con Fernando Alonso a sessant’anni di distanza, sullo stesso circuito e nello stesso mese dove nel 1951 Froilan Gonzalez conquistò il primo successo nella massima competizione automobilistica è un grande motivo di soddisfazione. Così come è motivo d’orgoglio pensare che, dal 1997 ad oggi, la Ferrari è sempre stata protagonista, vincendo o lottando fino all’ultima gara, fatte salve pochissime eccezioni, in un arco di tempo in cui gli altri andavano e venivano e gli avversari principali – c’è stata l’era della Williams, poi quella della McLaren, quindi della Renault e ora della Red Bull – cambiavano sempre.”
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