Il Grillo Rampante – Il senso delle parole
Non poteva mancare alle Finali Mondiali e così ieri il Grillo Rampante è stato in visita al bellissimo Autodromo del Mugello, un impianto che rappresenta un esempio da imitare in tutto il mondo in termini di strutture, organizzazione e gestione economica. Ovviamente il Grillo ha ascoltato con grande interesse le parole dette dal Presidente Montezemolo nell’incontro con la stampa accreditata, soprattutto i passaggi che hanno riguardato il futuro della Formula 1.
Le osservazioni di Montezemolo sono state da alcuni interpretate come una sorta di ultimatum o, addirittura, come una minaccia di lasciare la Formula 1 ma il Grillo può assicurarvi che non si tratta di nulla del genere. Tanto per cominciare le parole “abbandono” e “ultimatum” non sono mai state pronunciate ma ciò che è più importante sottolineare è che Montezemolo ha parlato con spirito assolutamente costruttivo, come è normale che sia per il Presidente di una Casa che è da sempre in Formula 1 e cha ha a cuore il futuro e lo sviluppo della massima competizione automobilistica. Dire che “la Formula 1 rimane la nostra vita ma senza Ferrari non c’è al Formula 1 così come senza Formula 1 la Ferrari sarebbe diversa” significa che Maranello è impegnata in prima linea nel disegnare lo scenario prossimo futuro. Le critiche e gli spunti che sono stati avanzati ieri non sono certo una novità – Montezemolo li ha già ripetuti in passato – devono essere visti anzi come uno stimolo: è logico che un costruttore di vetture sportive veda il suo impegno in Formula 1 soprattutto il laboratorio di ricerca tecnologica avanzata, sempre tenendo presente un’attenzione fortissima ai costi, un fronte su cui Maranello è in prima linea da molto tempo. Così come ci vuole un riequilibrio nel numero delle giornate di test, sia perché bisogna rendersi conto che siamo l’unica disciplina in cui si vieta davvero agli atleti di allenarsi sul campo sia perché gli attuali limiti stanno impedendo ai giovani di crescere e farsi le ossa nella realtà vera e non soltanto in quella virtuale. E a chi pensa che il richiamo sull’aerodinamica sia stato fatto “pro domo Ferrari”, va ricordato che, per il ruolo storico della Ferrari, è giusto pensare anche al successo della Formula 1 come sport: non vogliamo né missili né razzi in pista ma una competizione fra automobili.
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