GP del Brasile - Sogni di podio svaniti
Un risultato nella logica secondo Pat Fry. Eppure, in uno sport ad alto contenuto tecnologico, c’è ancora spazio per i sentimenti: la speranza di tutti in squadra, andando appunto contro la razionalità, era di cogliere un risultato migliore di quel quarto e quinto posto che Fernando e Felipe hanno portato a casa al termine dei 71 giri dell’ultima gara della stagione. Nel 19esimo appuntamento di questo Mondiale, il pilota spagnolo aveva una possibilità teorica di concludere il Campionato del Mondo Piloti in seconda posizione. Fernando, invece, ha terminato la stagione così come ha concluso la gara. Per quanto riguarda Felipe, invece, il GP di casa e la sua 100esima partecipazione con la Scuderia rappresentavano due buoni motivi per sperare in un finale da favola nella sua decima stagione in Formula 1.
Il podio brasiliano è stato invece occupato inevitabilmente dalla coppia Red Bull Racing, seppur con uno scambio di posizioni, per la prima volta in questa stagione, con Mark Webber sul gradino più alto del podio dopo aver battuto in maniera convincente il compagno di squadra Campione del Mondo Sebastian Vettel. Terzo, e quindi secondo nel Campionato del Mondo Piloti davanti all’australiano, Jenson Button con la McLaren.
Pronte in pit lane, le gomme da pioggia alla fine non erano più necessarie dato che la gara prendeva il via in condizioni di asciutto. Allo start i primi tre mantenevano le stesse posizioni occupate in griglia: Vettel davanti a Webber e Button, con Fernando e Felipe entrambi autori di un ottimo avvio che gli permetteva di guadagnare ciascuno una posizione nei primi metri di gara, con il pilota spagnolo così quarto e il brasiliano sesto alle spalle di Hamilton. Mentre le due Red Bull prendevano il largo, Fernando si faceva minaccioso alle spalle della McLaren di Button, fino a passare il pilota inglese all’undicesimo passaggio, issandosi così al terzo posto, a 6,6 secondi da Webber. Button si fermava per il suo primo pit stop al 15esimo giro, mentre Fernando e Hamilton rientravano contemporaneamente ai box un giro dopo. Con i piloti di testa tutti su una strategia di tre soste, Felipe ereditava momentaneamente la leadership della gara perché, privato di un set di gomme Soft a causa di una foratura scoperta al sabato, il suo GP era impostato sulla strategia più lenta di due pit-stop: la sua prima fermata ai box avverrà quindi alla 21esima tornata, per poi rientrare in pista al sesto posto, con Fernando invece ancora in terza posizione. Al 30esimo passaggio Webber superava Vettel andando in testa alla gara, rimanendovi fino alla bandiera a scacchi. Fernando effettuava il suo secondo pit stop al giro 35, montando ancora pneumatici Soft: in questa fase di gara le due Ferrari erano terza e quarta. Come già accaduto molte volte in questa stagione, Felipe e Hamilton iniziavano un avvincente duello che si protraeva anche dopo il rispettivo cambio gomme – quello di Felipe al 45esimo giro. Duello che terminerà quando il pilota inglese sarà costretto al ritiro fermando a bordo pista la sua McLaren per noie tecniche. Terzo, e ultimo, pit stop della giornata per Fernando al 54esimo dei 71 giri in programma, con pneumatici Medium montati sulla sua monoposto. Come previsto, con la gomma più dura la Ferrari 150° Italia si dimostrava meno competitiva. Nonostante tutti gli sforzi del pilota spagnolo, Button gradualmente recuperava sulla Ferrari, regalando al pubblico un altro momento appassionante in una gara dalle posizioni ormai congelate. La McLaren guadagnava la terza posizione al giro 61. Fino alla conclusione del GP del Brasile, la classifica rimarrà inalterata, con Fernando e Felipe rispettivamente in quarta e quinta posizione. Alle spalle della coppia Ferrari, il resto delle posizioni a punti erano appannaggio del sesto classificato Sutil, seguito da Rosberg, Di Resta, Kobayashi e Petrov.
La stagione si è quindi conclusa con la Red Bull prima forza e la McLaren e la Ferrari rispettivamente seconda e terza miglior squadra: tutti a Maranello lavoreranno duramente nei prossimi mesi per cambiare questa situazione. L’obiettivo è chiaro, e come ha detto Felipe, nella lettera a Babbo Natale chiederà una monoposto competitiva dall’inizio alla fine nel 2012!
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