GP del Brasile - Fry: “Il prossimo anno dobbiamo dare ai nostri piloti una monoposto migliore”
Mentre il buio e alcune gocce di pioggia calavano sul circuito di Interlagos, Pat Fry, il direttore tecnico della Scuderia, si è concesso una pausa dai suoi impegni di lavoro per parlare con i giornalisti all’interno dell’hospitality Ferrari. Con una stagione difficile ormai prossima alla conclusione, la domanda più incalzante è stata cosa Fry e il suo gruppo di lavoro stiano facendo per assicurarsi un 2012 migliore nei risultati. “Abbiamo imparato molto da questa stagione. Quando sono arrivato ho dovuto apprendere come lavorava la squadra”, ha esordito l’inglese. “All’interno del team ci sono alcune cose che funzionano molto bene, altre meno. Al momento ci stiamo concentrando su quelle aree da migliorare. Abbiamo fatto alcuni cambiamenti nel reparto aerodinamico e ho la sensazione che il risultato sia stato positivo perché il lavoro che stiamo facendo è molto più creativo rispetto a prima. Adesso dobbiamo vedere se riusciremo a fare quello che tutti speriamo, ma come sempre non avremo certezze sulla bontà del lavoro svolto fin quando le vetture non si schiereranno a Melbourne il prossimo anno”.
Creare il giusto ambiente di lavoro è per Fry una dei fattori chiave per un futuro di successo: “E’ stato importante creare un ambiente di lavoro dove le persone si sentano preparate a prendere più rischi, senza preoccuparsi delle conseguenze nel caso qualcosa su cui si sta lavorando non desse i risultati sperati”, ha spiegato Fry. “Affinché una monoposto di Formula 1 sia competitiva, tutto in termini di progettazione deve essere al limite. Se si è troppo conservativi, il risultato è un pacchetto troppo lento. Bisogna quindi spingersi al limite, e ci saranno occasioni in cui si supererà. Ma le persone non devono avere paura. Dobbiamo essere ragionevoli e rischiare dove c’è un grosso beneficio in termini di prestazioni sul giro, non prendere rischi inutili”.
“Siamo sempre alla ricerca di nuovi elementi parlando in termini di riorganizzazione, anche se sono abbastanza contento di come stia lavorando la maggior parte della struttura e di come risponde. Ci sono ancora alcune piccoli aspetti da sistemare, e lo faremo nel futuro. Quello che ammiro in coloro che lavorano per la Ferrari è l’etica del lavoro, e quanto ciascuno si impegni duramente. Adesso dobbiamo far lavorare tutti come un’unica entità: se riusciamo nell’intento, dovremmo essere in buona forma. Per quanto riguarda la nuova vettura, abbiamo fiducia che tutto proceda come da programma per poter avere la monoposto per il primo test invernale e poi essere nella condizione di aggiornarla per la terza sessione di prove pre-stagionali. Dobbiamo dare ai nostri piloti una monoposto migliore nel 2012”.
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