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11 January 2012

Domenicali: “La nuova macchina? Diversa, bruttina, speriamo veloce!”

Madonna di Campiglio, 11 gennaio

Serenità. E’ l’emozione che Stefano Domenicali, dal gennaio 2008 Team Principal della Scuderia Ferrari, trasmette a prima vista. Il suo compito non è certo banale: guidare la squadra più vincente nella storia della Formula 1 e, quasi obbligatoriamente, condurla sempre al successo. Se questo si traduca in un’ansia particolare, soprattutto dopo un’annata negativa come quella del 2011, Stefano non solo non lo dà a vedere ma è anche pronto a spiegare i motivi della sua serenità: “Affrontare una stagione con l’ansia non serve a più di tanto ed è inutile avere questo tipo di atteggiamento. E’ chiaro che si tratta di un anno delicato ma questo fa parte dello sport in generale, tanto più valido per un ambiente come quello in cui opera la Ferrari. CI sono delle aspettative che vanno gestite nel miglior modo possibile e so bene che l’aspetto emotivo è molto importante in una squadra come la nostra. Non per questo cambierò il mio approccio: non esaltarsi se le cose andranno bene, non deprimersi se ci saranno delle difficoltà, soprattutto all’inizio, anche perché sappiamo che sarà un campionato lunghissimo. Dobbiamo rimanere tranquilli e calmi, motivati e concentrati. Vincere è sempre l’obiettivo principale e stiamo preparandoci nella maniera giusta, così credo, per questo obiettivo. Tutti stanno lavorando alacremente per migliorare la prestazione della vettura, dando la massima attenzione ad ogni dettaglio. Mi aspetto un contributo importante anche da chi è arrivato adesso per rinforzare un gruppo comunque già forte. Però, ogni tanto, un po’ d’aria nuova serve a rinfrescare l’ambiente.”


Richiesto di definire la monoposto che verrà presentata a Maranello il 3 febbraio prossimo, Domenicali si è così espresso: “Sicuramente diversa, perché rappresenta un taglio netto rispetto al passato in termini di filosofia del progetto; bruttina, perché le forme imposte dal regolamento tecnico non lasciano molto scampo, ma, ed è questo ciò che conta veramente, veloce, almeno lo spero! Ho chiesto ai nostri tecnici, sin dall’estate scorsa, di guardare ad ogni piega del regolamento per arrivare al limite ma finché non vedremo le altre vetture non sapremo se siamo arrivati ai confini estremi o meno. Poi, per capire realmente i reali rapporti di forza, dovremo attendere le qualifiche di Melbourne: i tempi dei test vanno sempre presi col beneficio d’inventario, ricordiamocelo sempre. A Jerez e nelle due sessioni in programma a Barcellona potremo avere delle sensazioni ma nulla di più.”

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