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24 February 2012

Cento motivi per un primo sorriso

Montmelò, 24 febbraio

All’ottava giornata di prove la F2012 ha superato quella barriera dei cento giri che, ad un certo punto, era sembrata quasi una chimera. Nonostante una lunga pausa attorno all’ora di pranzo, necessaria per effettuare un’importante modifica all’assetto sull’anteriore, Felipe Massa è riuscito a completare 103 tornate del Circuit de Catalunya, pari a circa 470 chilometri. Poco importa il risultato cronometrico finale – l’1.23.563 vale il quinto posto nella classifica di giornata – mentre è molto più significativo il sorriso che ha contraddistinto Felipe al rientro nel motorhome dove lo attendevano i giornalisti per il consueto press meeting di fine test.

“Sì, sono contento: non solo perché abbiamo fatto finalmente tanti chilometri senza problemi ma soprattutto perché siamo riusciti a migliorare la macchina in maniera significativa” – ha detto il pilota brasiliano – “Soprattutto rispetto alla mattina la situazione è cambiata, soprattutto dal punto di vista della consistenza dei tempi. La cosa importante è che, dopo aver valutato tante soluzioni, mi riferisco sia agli scarichi che all’anteriore, stiamo prendendo una direzione su cui lavorare per cercare il miglior assetto. Resta tanto da fare, ad esempio nell’uscita dalle curve, ma sono soddisfatto e dal prossimo test di Barcellona potremo cominciare i test veri e propri.”


“Oggi potevamo fare sicuramente un tempo migliore ma non era quello il nostro obiettivo” – ha proseguito Felipe – “Avevamo tante cose da provare in questi giorni e la nostra priorità era proprio chiarirci le idee su quali fossero quelle su cui vale la pena puntare adesso e poi metterci al lavoro per le prime gare. Ci siamo riusciti e ora possiamo concentrarci su quelle avendo un ampio margine di miglioramento, sia come regolazioni dell’assetto che come utilizzo delle gomme. Nel pomeriggio abbiamo potuto fare delle lunghe serie di giri con tempi abbastanza costanti, cosa che la mattina non mi riusciva. Anche il warm-up, che era stato soprattutto per me un problema negli anni scorsi, è molto migliorato, tanto è vero che il tempo lo faccio sempre al primo giro. La macchina non ha nulla di nuovo ma è sicuramente cresciuta rispetto a Jerez.”

La giornata positiva non fa però sbilanciare Felipe sulle prospettive per la prima gara e per il prosieguo della stagione. “Noi siamo pronti a lottare ma è impossibile dire davvero come siamo rispetto agli altri” – ha risposto il brasiliano a chi gli chiedeva se si potesse mandare un messaggio di speranza ai tifosi della Ferrari – “Lo scopriremo soltanto quando saremo tutti con poca benzina e con gomme morbide nello stesso momento in pista, cioè nelle qualifiche di Melbourne. Oggi si può dire quello che si vuole ma finché non siamo tutti nelle stesse condizioni le parole valgono poco. Vero, ho visto delle squadre forti: la Red Bull prima di tutto ma anche altre, come Sauber, Force India e Williams, se si guardano i tempi di questi giorni.”

A Felipe è stato anche chiesto se si sentisse particolarmente condizionato dal fatto che il suo futuro con la Ferrari potesse essere deciso in base ai risultati: “No, assolutamente no. Comincio la stagione cercando di fare il mio meglio, dentro e fuori la macchina, cercando di essere competitivo e di poter lottare per i traguardi più importanti, come le vittorie e i risultati. Quando si guida pensando ad altro non si fa bene il proprio lavoro.”

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