Il realismo di Fry: “Siamo delusi della prestazione”
Pessimista? Forse, piuttosto si può definire realista. Pat Fry è un ingegnere e le sue impressioni sono basate sui dati. Difficile strappargli frasi ad effetto, proclami o appelli. La sua analisi dei dodici giorni di test svoltisi nell’ultimo mese fra Jerez e Barcellona è lucida e non lascia molto spazio alle illusioni, senza peraltro abbandonarsi ad un’autoflagellazione che avrebbe del masochistico. Sarebbe stato facile gettare un po’ di fumo negli occhi al termine di un’ultima giornata di test che ha visto Fernando Alonso ottenere la seconda miglior prestazione con il tempo di 1.22.250 ma ciò non fa parte del carattere del Direttore Tecnico della Scuderia.
“In lotta per il podio a Melbourne? Al momento direi di no” – ha dichiarato Fry - “Siamo delusi del livello di prestazione che abbiamo mostrato in questi test e penso che abbiamo davanti a noi molto lavoro. E’ chiaro che la decisione relativa agli scarichi che abbiamo preso la scorsa settimana ci ha fatto fare qualche passo indietro nello sviluppo. Quanto? Difficile dirlo adesso. Nei test ci si basa su delle assunzioni riguardo alla benzina che hanno a bordo le altre vetture e solo a Melbourne avremo una risposta chiara se dobbiamo essere molto o poco delusi, quanto siamo davvero lontani dal vertice e, conseguentemente, su quanta strada c’è da percorrere per arrivarci.”
L’obiettivo del gruppo tecnico è chiaro: “Dobbiamo migliorare in generale il livello di carico aerodinamico della vettura ma siamo perfettamente consapevoli che il ritmo di sviluppo è più o meno uguale per tutti. Avremo qualche aggiornamento a Melbourne, fondamentalmente mirati a riadattare la vettura alla configurazione degli scarichi che abbiamo scelto di avere almeno in queste prime quattro gare della stagione.”
Gli scarichi sono stati uno degli argomenti tecnici più gettonati nella conversazione con Fry: “Lavoriamo sull’attuale configurazione praticamente da sole due settimane: abbiamo trovato un po’ di prestazione ma non c’è dubbio che la soluzione originaria è quella che ne dà di più: credo che ci si possa ricavare, nella migliore ipotesi, almeno il 25% del carico che si aveva lo scorso anno, anche se poi bisogna vedere quanto ciò costa in termini di consumo di benzina e di stabilità in entrata delle curve. Al momento ci dà ancora dei problemi ma è la più ovvia per cercare di migliorare la prestazione e aumentare il carico aerodinamico: continueremo a lavorarci sopra, come del resto faranno tutti gli altri. Il test del Mugello sarà utile per provare nuove soluzioni perché è sempre difficile introdurre sviluppi importanti durante un weekend di gara ma oggi non sono in grado di dire se avremo qualcosa di notevole o meno e tutti gli altri faranno altrettanto. Gli scarichi della Red Bull? Penso che sia una domanda per Charlie Whiting”
E’ stato chiesto a Fry se lo svolgimento delle qualifiche potrà riservare delle sorprese e il DT della Rossa si è detto d’accordo: “Penso che sia verosimile aspettarci uno scenario diverso rispetto al recente passato, con differenze di prestazione ridotte tanto che magari non sarà così scontato superare il taglio di Q1 con un giro tranquillo con le gomme dure e lo stesso si potrà dire per Q2: la risposta l’avremo in Australia.”
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