GP d’Australia - Un giudizio offuscato dalle nuvole
Se è vero che gli esperti di Formula 1 hanno trascorso l’inverno affermando che la gerarchia dei valori in campo si sarebbe capita solo dopo le qualifiche sul circuito dell’Albert Park, ci si aspettava però che le tre ore di prove libere del venerdì avrebbero in qualche modo fatto un po’ di chiarezza. Invece, le rinomate variabili condizioni meteo di Melbourne han fatto sì che ogni possibile giudizio venisse offuscato dalle nuvole in virtù della pista bagnata che ha caratterizzato entrambe le sessioni. Per la cronaca, Fernando Alonso ha segnato il quarto miglior tempo sia al mattino che al pomeriggio, mentre il compagno di squadra Felipe Massa ha concluso la prima sessione con il 18esimo crono dopo essere rimasto bloccato in una via di fuga in seguito a un innocuo testacoda. Nel pomeriggio, invece, il pilota brasiliano ha fatto registrare il settimo miglior tempo. Considerando che ieri, per la prima volta, la città australiana ha visto la pioggia dopo tanto tempo, si potrebbe quasi pensare a un “piano” speciale organizzato per favorire lo spettacolo.
Per quanto possa valere, Michael Schumacher è stato il più veloce nel pomeriggio al volante della Mercedes davanti alla Force India di Nico Hulkenberg e alla Sauber di Sergio Perez. Alle spalle di Fernando, quinto Kamui Kobayashi con l’altra Sauber, mentre Paul di Resta completa le prime sei posizioni con la seconda Force India.
Alcuni volti nuovi, e altri già noti, caratterizzano la griglia di quest’anno: due i debuttanti francesi, Jean-Eric Vergne alla Toro Rosso e Charles Pic alla Marussia, mentre il numero di Campioni del Mondo in pista è salito a sei con il ritorno di Kimi Raikkonen che, dopo due anni sabbatici trascorsi nei rally dopo aver lasciato la Ferrari, veste oggi i colori Lotus. Per domani sono previste condizioni d’asciutto: la speranza, quindi, è che le qualifiche delle 17.00 ora locale possano fornire le risposte a tutte le domande di questo inverno.
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