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13 May 2012

GP di Spagna - Un super secondo posto di Alonso nella gara di casa

Montmelò, 13 maggio
GP SPAGNA F1/2012
Fernando Alonso è stato protagonista di un’altra gara superba, concludendo il Gran Premio di Spagna, sua gara di casa, al secondo posto, emozionando il pubblico che lo ha sostenuto per tutti i 66 giri di gara che lo hanno visto arrivare a podio. Con l’altra F2012, Felipe Massa ha invece avuto un pomeriggio più difficile, come era in parte prevedibile considerando la sua posizione al via sulla griglia di partenza. Il pilota brasiliano ha concluso il GP di Spagna con il quindicesimo posto finale. Il pubblico sulle tribune avrebbe preferito vedere il pilota di Oviedo sul gradino più alto, ma nessuno può negare che la vittoria di Pastor Maldonado e della Williams sia stata ampiamente meritata. Il venezuelano non era mai salito sul podio in Formula 1: la sua prima apparizione è stata direttamente sul gradino riservato al vincitore. Per festeggiarlo, Fernando e Kimi Raikkonen, terzo classificato, hanno issato sulle proprie spalle il pilota Williams. Con questo risultato Fernando Alonso va in testa al Campionato Piloti a pari punti (61) con Sebastian Vettel.


Dopo essersi qualificati in terza e diciassettesima posizione, Fernando e Felipe avanzavano rispettivamente al secondo e sedicesimo posto in griglia dato che Lewis Hamilton era stato relegato in fondo al gruppo per una violazione regolamentare nelle qualifiche. Il pilota spagnolo della Ferrari aveva quindi una visione limpida della pista dalla prima fila dello schieramento. Cambiate anche le condizioni ambientali, con la pioggia che sembrava cadere a circa 60 km da Montmelò, la gara partiva con tutti i piloti che montavano gomme Soft. Allo spegnersi delle luci rosse del semaforo, era un testa a testa tra Fernando e Maldonado, con il pilota Williams che provava a spingere all’esterno la Ferrari. Bastava il boato del pubblico per capire che era la rossa a uscire in testa dalla prima curva. Alle spalle di Maldonado, Raikkonnen, Rosberg, Grosjean, Schumacher sesto, seguito da Vettel, Button, Kobayashi e Vergne a completare la top ten. Undicesimo Felipe, che aveva guadagnato cinque posizioni, con gomme nuove.

Al sesto giro Fernando era in testa con 1,5 secondi di vantaggio su Maldonando, mentre Raikkonen, terzo, era a 2,6 secondi dalla Williams. 5,2 secondi separavano poi il quarto, Rosberg. Le Red Bull erano le prime a fermarsi ai box per il cambio gomme: alla settima tornata Webber, un giro dopo Vettel. Sosta ai box per Kobayashi in ottava posizione con la Sauber al giro 8. Rosberg, Button, Di Resta entravano invece in pit lane al giro successivo. Traffico in corsia box al giro 10 con Alonso, Grosjean Schumacher, Vergne, Massa, Hulkenberg, Petrov e De la Rosa che rientravano tutti per il cambio gomme. E nella tornata successiva era la volta di Maldonado e Raikkonen, così come pure per Ricciardo. Partito 24esimo e ultimo, Hamilton, che doveva ancora effettuare la sua prima sosta, aveva intanto recuperato fino al quarto posto al 14esimo passaggio, mentre Fernando era ritornato in testa alla corsa, questa volta con un vantaggio di 3,4 secondi su Maldonado. Il giro 11 vedeva Schumacher e Senna entrare in contatto: per entrambi sarà il ritiro.

Ultimo pilota a effettuare il primo cambio gomme Hamilton al giro 14. Alla 15esima tornata la classifica vedeva quindi Alonso davanti a Maldonado (Williams) di 3 secondi, seguiti da Raikkonen (Lotus), Rosberg (Mercedes), Grosjean (Lotus), Vettel (Red Bull), Button (McLaren), Kobayashi (Sauber), Webber (Red Bull), decimo Di Resta (Force India), Vergne (Toro Rosso) e Massa dodicesimo incollato al cambio della monoposto del pilota francese. Con la fermata ai box di Webber per montare un nuovo musetto, Felipe saliva in undicesima posizione, con la McLaren di Hamilton a meno di mezzo secondo alle sue spalle. Il distacco tra Fernando e Maldonado, invece, si era ridotto fino a diventare di 1,7s al ventesimo giro. Leggermente più indietro, invece, Grosjean aveva superato Rosberg per il quarto posto. Con Felipe bloccato alle spalle di Vergne, Hamilton era attaccato al retrotreno della F2012. Felipe guadagnava poi una posizione con il rientro ai box del pilota della Toro Rosso al 23esimo giro. Alla tornata successiva, Maldonado si fermava per una nuova sosta ai box dalla seconda posizione. Al 25esimo passaggio era la volta di Button (sesto) e di Ricciardo (undicesimo). Fernando effettuava il suo secondo cambio gomme al giro 26, così come Grosjean e Kobayashi. Alla tornata 27, invece, era la volta di Raikkonen e Vettel, mentre Hamilton nel frattempo cercava in tutti i modi il sorpasso su Felipe, affiancando la Ferrari un paio di volte nel 28esimo giro. Purtroppo i commissari di gara ritenevano che Felipe non avesse rallentato sufficientemente sul rettilineo principale dove c’erano esposte bandiere gialle, infliggendogli così un drive-through, che sconterà al giro 28 e che lo farà precipitare in 16esima posizione. Stessa penalità inflitta anche a Vettel.

La seconda tornata di pit-stop non giocava a favore della Scuderia, con Fernando che si ritrovava infatti secondo dietro a Maldonado, dopo essere stato rallentato dalla Marussia di Pic, con un distacco di 7 secondi dalla Williams e un vantaggio di 12,3 secondi su Raikkonen. Al giro 29 rientrava ai box Felipe per cambiare gli pneumatici. Alla 37esima tornata, Felipe saliva al 15esimo posto dopo aver superato Perez. Il pilota brasiliano si avvicinava poi a Di Resta: rallentato però dalla Force India, Felipe subiva il sorpasso di Button, ritrovandosi così undicesimo, fuori dalla zona punti, al giro 41.

Fernando effettuava la sua terza sosta al giro 44, lasciando così Raikkonen, che si dovrà ancora fermare, in testa alla cosa, con un vantaggio di 7 decimi su Maldonado che precedeva di 3,1 secondi la Ferrari in terza posizione. Felipe nel frattempo era in zona punti grazie al nono posto, che manterrà fino al suo ultimo pit al 45esimo passaggio. Con pneumatici nuovi, Fernando andava a prendere la Williams riducendo il suo svantaggio fino a 1,3 secondi al giro 46, quando alla bandiera a scacchi ne mancavano venti. Con le gomme del pilota finlandese che si stava consumando, Maldonado riusciva a passare Raikkonen in pista mentre Fernando subiva un leggero ritardo perché anche lui costretto a superare la Lotus. Al 48esimo giro il suo svantaggio dal leader era di 1,4 secondi, mentre Raikkonen effettuava il suo ultimo pit stop. Il degrado gomme negli ultimi giri sembrava essere la chiave della gara. Alla 50esima tornata il distacco di Fernando era di soli 8 decimi, con il pilota Ferrari attaccato nel retrotreno della Williams. Davanti ai due, Di Resta e Felipe doppiati, con il brasiliano che cercava il sorpasso per la 14esima posizione. Nel portare entrambi a termine il doppiaggio, il distacco tra Maldonado e Fernando era diventato di 1,3 secondi. Ma ritornava a 8 decimi quando mancavano 10 giri alla fine, con il pubblico in piedi in tribuna a spingere il proprio idolo e con un distacco ridotto a 6 decima alla tornata 57. Tutti gli occhi erano sui primi due, ma alle loro spalle Raikkonen, il pilota più veloce in pista in questa fase di gara, recuperava sulla Ferrari al ritmo di un secondo e mezzo al giro, sebbene con un distacco di oltre 10 secondi a 7 tornate dalla conclusione della gara. Nelle battute finali il pilota Ferrari non era più in grado di sferrare un attacco al leader, terminando così il GP di Spagna al secondo posto davanti a Raikkonen. Le altre posizioni a punti erano appannaggio, rispettivamente, di Grosjean, seguito da Kobayashi, Vettel, Rosberg, Hamilton, Button, Hulkenberg. Prossimo appuntamento tra due settimane con la gara più famosa in calendario: Monaco.

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