GP d'Europa - Alonso, eroe in casa
Ecco il quadro: Fernando Alonso parcheggia la sua F2012 nel bel mezzo della pista, di fronte a una tribuna piena di tifosi in delirio, che intonano il suo nome subito dopo che il pilota ha disteso a terra la bandiera spagnola. È un'immagine che passerà alla storia delle corse, arrivata subito dopo che il pilota della Scuderia Ferrari, con una prestazione maiuscola, ha vinto il Gran Premio d'Europa a Valencia. Questo non solo fa di lui l'unico pilota ad aver vinto due gare sulle otto disputate quest'anno, ma gli consegna anche la testa della classifica Piloti, dato che oggi i suoi due rivali più vicini nella corsa al titolo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, non sono riusciti a conquistare punti. Felipe Massa ha avuto più sfortuna di quella che una persona normale si troverebbe ad affrontare in un pomeriggio, portando la sua Ferrari al 16° posto.
Quando le vetture erano schierate sulla griglia di partenza, con Fernando e Felipe uno dietro l'altro all'undicesimo e tredicesimo posto, la temperatura della pista arrivava a toccare i 45 gradi. Appena le luci si sono spente, le due Ferrari hanno subito guadagnato posizioni, con Fernando che è passato all'ottavo posto e Felipe all'undicesimo. Alla fine del secondo giro, il "pole man" Vettel sulla Red Bull aveva già un grande vantaggio, di 4 secondi, su Hamilton (McLaren), Grosjean (Lotus,), Kobayashi (Sauber) Maldonado (Williams) e Raikkonen (Lotus), al sesto posto. In ottava posizione, Fernando era proprio sulla scia di Hulkenberg sulla Force India, con Felipe, ora decimo, a caccia del compagno di squadra del tedesco, Paul Di Resta.
Al secondo posto, Hamilton rallentava il gruppo alle sue spalle, mentre Vettel aveva aumentato il suo vantaggio a 6,8 secondi al giro numero 4. Al 7° giro, Felipe provava ancora un altro attacco su Di Resta, attaccandolo anche all'esterno ma senza portare a termine la sua manovra. In realtà, il brasiliano era alle prese con una vettura non perfettamente bilanciata: dopo la gara, infatti, è stato verificato che alcuni detriti avevano danneggiato la vettura, riducendo la sua capacità di generare deportanza. Al giro numero 10, Grosjean passava in modo deciso Hamilton portandosi al secondo posto, mentre Fernando e Felipe braccavano le rispettive Force India. Button e Perez sono stati i primi a cambiare le gomme, al giro 10. Felipe si fermava all'undicesimo mentre Fernando trovava finalmente un modo per passare Hulkenberg e portarsi al settimo posto. In questo momento Raikkonen superava Maldonado per il quinto posto, così il pilota venezuelano della Williams adesso era diventato il prossimo obiettivo di Fernando. Hamilton, invece, rientrava per il cambio gomme al giro 13.
Alonso superava la Williams al 14° giro mentre Raikkonen, Kobayashi, Maldonado, Hulkenberg, Ricciardo e De La Rosa si fermavano tutti per il pit stop. Fernando rientrava al giro successivo, mentre il leader della corsa, Vettel, e il secondo in classifica, Grosjean, si fermavano al giro 16. Il pilota spagnolo della Ferrari riusciva a portarsi davanti a Raikkonen e Kobayashi restando in pista un giro in più e adesso si ritrovava in un folto gruppo di vetture, molte delle quali non avevano ancora cambiato le gomme. A questo punto, era chiaro come lo spagnolo fosse più aggressivo e deciso dei suoi diretti rivali, riuscendo così a superare le vetture più lente del gruppo. Sorpassava Webber con la Red Bull all'ottavo posto al 18° giro, mentre Felipe si trovava in tredicesima posizione dietro a Maldonado. Fernando intanto stava "volando" con le gomme Option e pochi istanti dopo superava la Mercedes di Schumacher salendo al sesto posto, con il tedesco e Webber che rientravano insieme per il pit stop.
Al 20° giro, Fernando era quinto dopo aver superato Raikkonen, mentre Di Resta era davanti a lui in quarta posizione ma doveva ancora fermarsi ai box. A questo punto, Felipe era tornato all'ottavo posto, diventato settimo poco dopo. Giro numero 21 e Fernando ha superato la Force India per il quarto posto, dietro a Vettel, che era davanti a Grosjean di quasi 20 secondi, con Hamilton in terza posizione staccato di altri 4 secondi.
Verso il 26° giro, Hulkenberg iniziava a chiudere il pilota brasiliano della Ferrari, con il gap che si era ridotto fino a 0,4 secondi. Poi è entrata la Safety Car a causa dei detriti in pista in seguito allo scontro tra Vergne e Kovalainen. Grosjean, Alonso, Raikkonen, Hamilton, Maldonado e Hulkenberg effettuavano immediatamente tutti un pit stop al 28esimo giro, un giro dopo rientrava Felipe, con il brasiliano che si è ritrovato nella condizione di perdere posizioni in classifica, mentre gli altri riuscivano a rientrare ai box senza perdere tempo, mentre la Safety Car era in pista. Da allora in poi, era chiaro che aveva una montagna da scalare. Una montagna ancora più difficile da affrontare quando, al 34° giro, è dovuto rientrare ai box dopo che Kobayashi ha tentato una mossa aggressiva per sorpassarlo, provocando il maggior numero di danni proprio alla sua vettura. In tutto oggi il brasiliano è stato costretto a fare quattro visite alla Pit Lane.
Fernando passava con decisione le vetture più lente e si trovava al terzo posto, con la Safety Car di nuovo in pista, dietro a Vettel e Grosjean. Ma il pilota della Ferrari oggi era inarrestabile e, appena la corsa è ripresa, ha affrontato e passato la Lotus piazzandosi secondo. Poi, al 34° giro, è arrivata anche un po' di fortuna, dato che Vettel ha dovuto parcheggiare la sua Red Bull a lato pista per un problema tecnico. Non serviva guardare la gara per capire cosa fosse successo, dato che un forte applauso ha sovrastato il rumore del motore appena si è presentato sotto le tribune gremite di tifosi spagnoli.
Da allora, Fernando ha gestito il suo vantaggio fino alla bandiera a scacchi, anche se alle sue spalle la gara faceva segnare diversi episodi: Grosjean si ritirava, lasciando il secondo posto a Hamilton; ma il ritmo del pilota della McLaren scendeva a tal punto da farsi raggiungere da Maldonado, con il venezuelano che, per passarlo, spingeva l'inglese verso il muro di protezione costringendolo al ritiro. Così, a soli due giri dalla fine, Kimi Raikkonen ha ereditato il secondo posto e Michael Schumacher è arrivato terzo, salendo sul podio per la prima volta da quando è tornato allo corse nel 2010.
Fernando ora guida la classifica Piloti con 111 punti, 20 punti in più rispetto al suo rivale più vicino, Mark Webber, che oggi ha portato la sua Red Bull al quarto posto.
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