GP d'Ungheria - Un vantaggio aumentato in campionato e una vacanza
Nessun regalo di compleanno speciale per Fernando Alonso, che ha compiuto quest’oggi 31 anni, ma come ha detto il pilota spagnolo all’inizio della settimana, la cosa più importante è portare sempre a casa più punti possibili, che sia una vittoria o un quinto posto. La gara di oggi si è tradotta nell’opzione meno rimunerativa tra le due, ma grazie ai dieci punti raccolti con il quinto posto finale, Fernando ha visto il suo vantaggio nel Campionato Piloti aumentare di ulteriori 6 punti, da 34 a 40, su Mark Webber, ottavo al traguardo con la Red Bull. Sebbene Felipe con l’altra F2012 non sia riuscito a recuperare quelle posizioni perse in partenza, i due punti conquistati con il nono posto permettono alla Scuderia Ferrari di rimanere a quattro lunghezze dal secondo posto nel Campionato Costruttori, anche se la squadra italiana è scivolata in quarta posizione.
La gara è stata vinta da Lewis Hamilton con la McLaren, con l’inglese al secondo successo stagionale. Non certo una sorpresa, dato che Hamilton è stato il più veloce nell’arco di tutto il fine settimana. Alle sue spalle, sul podio i due piloti Lotus, con Kimi Raikkonen che ha avuto la meglio sul compagno di squadra Romain Grosjean con una manovra decisa nell’ultima frazione di gara.
Allo spegnersi del semaforo rosso, la prima partenza veniva abortita perché in griglia Michael Schumacher faceva andare in stallo il motore della sua Mercedes, accorciando così la distanza di gara a 69 giri. Alla seconda partenza Hamilton andava in testa dalla pole, seguito da Grosjean, con Button che scavalcava Vettel per il terzo posto. Fernando guadagnava una posizione avendo la meglio su Raikkonen e si installava alle spalle del pilota tedesco della Red Bull. Settimo Webber con l’altra Red Bull, seguito da Senna al volante della Williams e poi Felipe, scivolato di un paio di posizioni in classifica nelle battute iniziali.
Il sesto passaggio vedeva lo svantaggio di Fernando, intento a gestire al meglio i propri pneumatici Option nelle fasi iniziali di gara, aumentato rispetto ai quattro piloti di testa, con la Lotus di Rakkoinen a meno di un secondo dal pilota spagnolo, mentre Felipe era all’inseguimento del connazionale brasiliano Senna per l’ottava posizione. Al 12esimo giro, Vergne con la Toro Rosso (16esimo) era il primo pilota a rientrare ai box per un cambio gomme. Button portava la McLaren in pit lane al giro 15 dalla terza posizione, seguito da Hulkenberg e Maldonado. Alla 16esima tornata era la volta di Senna, con Felipe che saliva così al sesto posto, imitato nello stesso giro anche da Rosberg. Vettel e Fernando entravano ai box in rapida successione al 17esimo passaggio, con il pilota Ferrari che passava a pneumatici Pirelli Medium. Il giro successivo Hamilton effettuava il suo primo pit stop, lasciando così la leadership della corsa a Grosjean. Anche Felipe si fermava per il suo cambio gomme nella stessa tornata. Giro 18 e Fernando si ritrovava nono bloccato alle spalle di Perez al volante della Sauber, mentre Grosjean rientrava ai box con la Lotus, passando il testimone della prima posizione al compagno di squadra Raikkonen, con la Red Bull di Webber in seconda pozione: entrambi non avevano ancora effettuato il primo pit. Al giro 20 Fernando si faceva strada sul pilota messicano, mentre Raikkonen rientrava ai box per montare le Soft, così come Webber, che optava per le Medium.
Il valzer dei pit stop non giocava a favore della Scuderia, con Fernando che si ritrovava in sesta posizione alle spalle di Raikkonen e Felipe nono dietro a Senna. Diverse però le strategie adottate: Hamilton al comando montava le Medium, Grosjean secondo aveva le Soft, seguito da Button con le gomme di mescola più dura, con Vettel e Raikkonen con pneumatici Soft e Fernando, invece, con pneumatici Medium. Dopo 25 giri di gara, Fernando accusava un ritardo di 6,1 secondi dal finlandese della Lotus, con un vantaggio invece di 1,1 secondi sul settimo classificato Webber.
Al 30esimo giro era ancora Vergne a inaugurare la seconda tornata di pit stop. Con gomme più morbide, Grosjean intanto aveva ridotto il suo distacco sul leader Hamilton fino a 9 decimi. Button rientrava ai box al 32esimo giro dalla quarta posizione, montando pneumatici Soft, promuovendo così Fernando al quinto posto. Secondo cambio gomme per Vettel dalla quarta posizione al giro 38, mentre al passaggio successivo toccava a Grosjean (secondo) e a Webber (quinto) rientrare in pit lane. Hamilton si fermava ai box al giro 40, con Raikkonen che diventava così il momentaneo leader della gara, mentre il pilota inglese della McLaren aveva un vantaggio sufficiente per rientrare in pista in seconda posizione davanti alla F2012 di Fernando. Dietro al pilota Ferrari Grosjean e Vettel, seguiti da Senna, Button e Massa all’ottavo posto, che diventerà settimo quando Senna visiterà la pit lane al giro 42. In quel momento, solo Raikkonen e le due Ferrari non avevano effettuato il secondo pit tra i primi dieci. La situazione cambiava quando Fernando montava un altro set di pneumatici Medium al 43esimo passaggio, con Felipe che lo seguiva in pit lane nello stesso giro. In questa seconda tornata di soste ai box, comunque, il rivale diretto di Fernando nella Classifica Piloti, Mark Webber, era riuscito a scavalcare lo spagnolo.
In testa al gruppo, Raikkonen aveva accumulato un vantaggio di circa 14 secondi su Hamilton quando si fermava per il cambio gomme al 45esimo passaggio. All’uscita della pit lane, il compagno di squadra Grosjean si ritrovava al suo fianco, con i due piloti che all’apparenza si sfioravano con le gomme nella lotta andata in scena alla prima curva, e con il finlandese che aveva la meglio, installandosi in seconda posizione a 4,4 secondi dietro Hamilton. Button era il primo dei piloti di testa a effettuare un terzo e ultimo pit stop, che lo faceva scivolare al settimo posto, una posizione alle spalle di Fernando, con un distacco di appena 7 decimi. A 15 giri dalla fine, la situazione si scaldava davanti al gruppo, dato che Raikkonen sembrava avvicinarsi su Hamilton, più veloce con gomme fresche.
Con pneumatici Soft Webber era costretto a un terzo pit al giro 56, promuovendo così Fernando al quinto posto, che aveva un vantaggio di 1,2 secondi sulla McLaren di Button, mentre Webber scivolava in ottava posizione, davanti a Felipe. La strategia di due soste adottata dalla Scuderia si dimostrava la scelta migliore per marcare e scavalcare Webber. Quando Vettel era costretto a fare la stessa cosa, il pilota tedesco rientrava in pista di pochi centimetri davanti a Fernando, per un attimo capace di affiancare la Red Bull, senza però alla fine riuscire nella manovra di sorpasso. Il ferrarista dovrà invece preoccuparsi di Button, con gomme nuove capace di portarsi a soli 5 decimi dalla Ferrari. Da quel momento fino alla bandiera a scacchi non si registreranno significativi cambiamenti: dietro ai tre piloti a podio, Vettel con una Red Bull chiaramente più veloce concludeva la gara davanti a Fernando. Sesto Jenson Button, seguito da Bruno Senna, Webber e Felipe, mentre Nico Rosberg con la Mercedes conquistava l’ultimo punto riservato alla decima posizione.
Le squadre sono adesso autorizzate a lavorare una settimana prima e dopo la chiusura estiva obbligatoria di 14 giorni, prima che la battaglia riprenda nella più fresca, e probabilmente nella più “suggestiva” , Spa-Francorchamps in Belgio.
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