GP di Singapore - Alonso e Massa fanno 13 a Singapore
E sono tredici! Fernando Alonso ha ottenuto per la tredicesima volta da quando è alla Ferrari il quinto posto nelle qualifiche di un Gran Premio, la seconda su questo circuito dopo quella dello scorso anno. Quinto è stato anche il piazzamento ottenuto da
Fernando in Q2, turno in cui è stato eliminato il compagno di squadra Felipe Massa, autore del tredicesimo tempo. In Q1 i due ferraristi si erano piazzati al decimo (Fernando) e al sedicesimo posto (Felipe). Identico per i due piloti nei primi due turni il programma di utilizzo degli pneumatici: un treno di Soft in Q1 e due di Supersoft in Q2.
Stefano Domenicali: “Sapevamo che non avevamo la prestazione per poter competere per le primissime posizioni della griglia ma il quinto posto di Fernando rappresenta comunque una buona base di partenza in vista della gara di domani. Il nostro pilota ha tirato fuori il massimo dalla vettura, il che non è certo una sorpresa. Certo, il distacco dal primo è molto importante ma in termini di metri di distanza sulla griglia non cambia nulla se il ritardo è di un centesimo o di un secondo. Felipe è stato più in difficoltà rispetto al suo compagno di squadra, come lo era stato anche nella giornata di ieri, soprattutto per il rendimento degli pneumatici. Proprio le gomme saranno uno dei fattori cruciali della gara di domani, visto che si prevede un degrado molto elevato. Fernando ha la possibilità di puntare al podio così come Felipe è in grado di finire fra i primi dieci. Sarà una corsa difficilissima per tutti: uomini e macchine saranno sottoposti ad uno stress incredibile e tutto può accadere in due ore. Dovremo rimanere concentrati al massimo e sfruttare ogni possibile opportunità.”
Fernando Alonso: “Oggi la pole position era assolutamente fuori dalla nostra portata: Hamilton era di un altro mondo… Bisogna accontentarsi di questo quinto posto ma ciò non significa che non pensiamo a migliorare la nostra posizione domani: il nostro obiettivo è il podio. E’ un risultato abbastanza in linea con le nostre aspettative della vigilia, visto che sin da ieri pomeriggio non eravamo stati particolarmente brillanti. L’unica sorpresa della serata è stata Maldonado, davvero inaspettato in prima fila. Qui la differenza di prestazione fra le due mescole è probabilmente la più elevata di tutto il Mondiale (fra un secondo e mezzo e due), il che potrà essere un fattore decisivo anche domani: è vero che le Soft possono durare di più ma è anche vero che, con una differenza così importante, anche le Supersoft possono essere un’opzione interessante. Mi aspetto molti pit-stop, proprio a causa del degrado degli pneumatici. Onestamente prima di arrivare a Singapore mi aspettavo di più ma abbiamo capito subito che questo sarebbe stato un Gran Premio da affrontare sulla difensiva. La gara sarà lunghissima, molto dura per il fisico e per la mente, perché bisogna restare concentrati al massimo, senza alcun margine d’errore: la minima sbavatura si può pagare a carissimo prezzo su un tracciato dove le barriere sono molto vicine. L’affidabilità sarà importantissima: priorità numero uno sarà arrivare in fondo nella miglior posizione possibile.”
Felipe Massa: “E’ stata una qualifica molto difficile. Ho fatto tanta fatica a fare un giro buono, soffrendo particolarmente nell’ultimo settore dove le gomme posteriori scivolavano e, conseguentemente, si degradavano. E’ un problema che ho avuto sin da ieri e non siamo riusciti a metterlo a posto. Speriamo di poter fare qualcosa per la gara, altrimenti sarà davvero dura. Dovremo studiare bene la strategia, a cominciare dalla scelta delle gomme con cui partire: c’è molta differenza di velocità fra le due mescole ma entrambe sembrano avere un degrado importante. L’obiettivo sarà terminare la corsa in zona punti: non sarà certamente facile ma ce la metteremo tutta. Non tutte le novità che abbiamo portato qui hanno funzionato come ci aspettavamo e speravamo, il che non ha certamente aiutato: dobbiamo capirne le ragioni in vista dell’ultima parte della stagione.”
Pat Fry: “Onestamente era difficile aspettarsi di più da questa qualifica. Di tutte le novità che avevamo portato qui non abbiamo utilizzato solamente l’ala posteriore, che necessita di un’ulteriore sviluppo: ciò significa che dobbiamo migliorare ancora la qualità del nostro lavoro se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi. E’ chiaro che non bastano le caratteristiche del circuito a spiegare la differenza di rendimento fra Monza e Singapore tra noi e i migliori di questa fase del campionato: oggi abbiamo visto un binomio pilota-vettura assolutamente intoccabile. Siamo riusciti a migliorare il comportamento della F2012 ma non abbastanza da mettere Felipe in condizione di sfruttarne appieno il potenziale: purtroppo per lui il tredicesimo posto sulla griglia di partenza lo mette in una posizione particolarmente difficile in vista della gara di domani. Saranno tanti i fattori determinanti sul risultato finale di questo weekend, ad iniziare dal rendimento sulla lunga distanza degli pneumatici. L’anno scorso abbiamo faticato molto in questa gara e quest’anno abbiamo cercato di prepararci in maniera diversa, anche se non è mai facile trovare il giusto compromesso nell’assetto fra la prestazione sul giro singolo e quella sulla lunga distanza. Altri elementi da tenere in considerazione saranno l’affidabilità e la strategia. E’ una corsa durissima per la meccanica e le temperature elevate non sono certo d’aiuto e poi ci sarà la variabile safety-car, finora sempre protagonista in questo Gran Premio. Insomma, un bel numero di variabili da considerare per arrivare ad ottenere un risultato utile per entrambi i campionati.”
Qualifiche
Q1
ALO
10°
1.49.391
5
MAS
16°
1.49.767
6
Q2
ALO
5°
1.47.567
6
MAS
13°
1.48.344
6
Q3
ALO
5°
1.47.216
3
Meteo: aria 31/30 °C, asfalto 33/31 °C.
Telai: Alonso 295, Massa 294
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