GP di Abu Dhabi - Alonso: "Sappiamo come lottare fino alla fine”
Domenica scorsa, Fernando Alonso ha disputato una delle gare più belle della sua carriera ottenendo il secondo posto in India, dichiarando di sentirsi ancora sicuro di poter vincere il Campionato piloti di quest'anno. Oggi, nel paddock di Yas Marina, gli è stato chiesto il motivo di tanta fiducia. “Noi crediamo nei nostri mezzi e abbiamo fiducia nella squadra e nel lavoro che facciamo”, ha esordito. “Abbiamo dimostrato di non mollare mai e di saper lottare fino alla fine. Quando le cose diventano stressanti e difficili, possiamo ancora dare il 100%: la squadra vanta una lunga esperienza di battaglie per i Campionati del mondo. Tutti sono molto motivati e, in India, abbiamo visto alcuni segnali positivi in termini di passo rispetto alla Red Bull, anche se abbiamo bisogno di guadagnare un altro paio di decimi, in particolare il sabato. Qui abbiamo comunque alcuni aggiornamenti e altri ancora ce ne saranno negli Stati Uniti. La stagione ha avuto i suoi alti e bassi e abbiamo visto una striscia positiva di quattro gare consecutive per la Red Bull, per cui penso che prima o poi dovrà pure avere un calo!”.
Per quanto riguarda questo fine settimana, il pilota della Ferrari confida nella giusta combinazione di fattori per ottenere un buon risultato. "Abbiamo cercato di preparare questa gara al meglio", ha rivelato. “Abbiamo alcune parti nuove che valuteremo domani. Non pensiamo di colmare completamente il gap con le Red Bull, a soli cinque giorni di distanza tra India e Abu Dhabi. Non vi è alcuna componente magica in Formula 1, ma stiamo cercando di metterli sotto pressione, dopo che hanno avuto quattro gare “facili”. Vogliamo essergli abbastanza vicini, capitalizzando ogni loro minimo errore, mentre noi dobbiamo essere perfetti in questi prossimi tre weekend di gara. Un guasto meccanico è sempre nell’aria, e questo vale sia per loro sia per noi. Dobbiamo essere sicuri di avere una macchina molto forte, in modo da poter disputare tutte e tre le ultime gare senza problemi meccanici. Sappiamo che la Red Bull può essere leggermente più fragile, come dimostrato dal problema al KERS accusato da Webber in India, quindi dobbiamo pressarli ed essere al limite, perché se fosse stato Vettel ad avere quel problema, nessuno se ne sarebbe accorto dato che si trovava davanti con dieci secondi di distacco”.
Inevitabilmente, è stato toccato l’argomento riguardante il Gran Premio di Abu Dhabi del 2010, quando Fernando sembrava destinato a conquistare il titolo proprio al round finale, ma non riuscì a superare l'ultimo ostacolo, bloccato dietro ad una vettura più lenta. "Non stiamo pensando alla gara disputata qui nel 2010, quando abbiamo perso il Campionato: quest’anno vogliamo vincere il Mondiale all'ultima gara in Brasile. Grazie a KERS e DRS non dovrebbe più ripetersi la situazione del 2010, che mi costò il titolo rimanendo bloccato troppo a lungo dietro un'altra vettura. Negli ultimi due anni abbiamo visto come questi soluzioni abbiano reso le gare più emozionanti, condite da molti sorpassi”.
In fine, il momento per Fernando di smentire l’ipotesi sollevata dai media di un diverbio avuto dallo stesso pilota con il Direttore tecnico del team. “Una discussione con Pat Fry dopo la gara in India? Una bella invenzione da parte di qualcuno della stampa italiana. Onestamente, è stato anche molto creativo! Prima o poi, parlerò con lui per capire come ha inventato questa storia. Sappiamo, ed è un dato di fatto, che siamo più lenti delle Red Bull: siamo tutti d'accordo, io, la squadra, i nostri tifosi, lo sanno tutti. Siamo molto uniti nei nostri sforzi per risolvere questa situazione”.
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