Domenicali: “Un Alonso da 10, una Ferrari da 7”
Era un appuntamento previsto da tempo quello di stamattina a Madrid ma la partecipazione di Stefano Domenicali al Forum dei quotidiani spagnoli Marca ed El Mundo è stata anche la primissima occasione per commentare a caldo la conclusione della vicenda del sorpasso di Vettel su Vergne che tanto polverone ha sollevato nei giorni immediatamente successivi al Gran Premio del Brasile.
“Era doveroso da parte nostra chiedere un chiarimento alla Federazione, visto tutto quello che stava circolando su Internet” – ha detto Domenicali – “Non avevamo nessuna intenzione di sminuire i meriti di chi ha vinto il titolo ma era giusto fare completa chiarezza: la FIA ci ha risposto, ne prendiamo atto e consideriamo chiuso questo capitolo.”
“E’ stata una stagione incredibile, in cui credo che Fernando meritasse davvero il titolo” – ha proseguito il Team Principal della Scuderia – “Non lo dico solo perché è un nostro pilota ma lo condividono la stragrande maggioranza dei suoi colleghi e degli osservatori. Cosa gli è mancato? Avere una macchina più veloce e un po’ di fortuna, considerato che praticamente ha corso due gare in meno del suo avversario principale. Sta invece a noi dare a lui e al suo compagno di squadra Felipe Massa, ottimo nella seconda parte della stagione non solo come risultati ma anche come uomo squadra, una monoposto più forte, soprattutto in qualifica. La stagione di Fernando è stata da 10: è un pilota fantastico, capace di associare il suo straordinario talento ad un gruppo come il nostro, proteggendolo nei momenti di necessità e spingendo nella giusta direzione quando le cose non vanno come dovrebbero. Per noi è un privilegio averlo in squadra. Certo, dopo due volte su tre che si arriva alla fine perdendo il titolo all’ultima gara è dura, è come un pugile che riceve un pugno nello stomaco ma noi reagiamo e vi posso dire che a Maranello c’è una gran voglia di rivincita: l’anno prossimo vogliamo vincere ed essere i migliori.”
“Per avere successo in uno sport complesso come la Formula 1 non basta soltanto avere una macchina veloce: ci vuole il miglior pilota e noi ce l’abbiamo ma anche affidabilità, strategia, lavoro ai pit-stop e un pizzico di fortuna. Credo che noi nel campionato appena concluso abbiamo sicuramente avuto il pilota più forte, la miglior affidabilità e un livello di eccellenza come lavoro al muretto e ai pit-stop. Ci è mancata la vettura, nonostante un recupero fatto dopo l’inizio molto complicato, e anche un po’ di quella fortuna, soprattutto negli episodi di Spa e Suzuka. Per questo il voto che darei alla Ferrari è 7 però ci tengo a dire che sono orgoglioso, così come lo è stato il Presidente Montezemolo, del lavoro che abbiamo fatto. Per l’anno prossimo dovremo cercare di migliorarci dove non siamo stati all’altezza dei migliori ma, nello stesso tempo, mantenere i nostri punti di forza.”
Domenicali ha voluto anche rispondere in maniera netta ad una domanda relativa alle tante polemiche, ultimissima quella sulle bandiere gialle e verdi, che hanno caratterizzato il campionato: “E’ sempre difficile capire in uno sport come la Formula 1 dove sia il limite, soprattutto negli aspetti tecnici. Però quello che è certo è che nello sport se non si ha fiducia negli arbitri, in questo caso nella FIA, allora è meglio fare qualcosa d’altro.”
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