GP del Bahrain - Nessuna oasi nel deserto per la Ferrari
Dopo la vittoria in Cina di una settimana fa, e una griglia di partenza qui in Bahrain che vedeva una seconda fila tutta Ferrari, concludere il quarto appuntamento del Campionato del Mondo portando a casa solo 4 punti grazie all’ottavo posto di Fernando Alonso è tanto sorprendente, quando deludente, per la Scuderia Ferrari. Felipe Massa ha invece concluso il Gran Premio fuori dalla zona punti, in quindicesima posizione. La fortuna quest’oggi non è stata certamente dalla parte del pilota brasiliano: Felipe è stato infatti coinvolto in una collisione all’avvio e poi ha accusato problemi alle gomme in due diverse occasioni nel corso dei 57 giri di gara. Per Fernando, invece, un problema al DRS che non poteva essere riparato nel suo primo pit stop: il pilota spagnolo è stato così costretto a guidare per quasi tutta la gara senza poter utilizzare l’ala mobile, così importante per superare. Sebastian Vettel è diventato il primo pilota ad aver colto due successi in questa stagione. Sul podio, il pilota Red Bull è stato affiancato dalla coppia Lotus, con Kimi Raikkonen secondo e Romain Grosjean terzo. Con il risultato di quest’oggi, il Cavallino Rampante, con 77 punti, è ancora terzo nella Classifica Costruttori, ma lo svantaggio nei confronti della Lotus, a quota 93, e quello dalla Red Bull, prima con 109 punti, è aumentato.
Per gli appassionati che non sono tifosi di un team in particolare, il Gran Premio del Bahrain è stata un'altra gara entusiasmante, ancora una volta in parte grazie alle differenti strategie adottate sul fronte pneumatici. Tre fermate ai box sembravano essere la scelta più ovvia, ma alcune squadre che avevano constatato nei primi due giorni del weekend bahreinita un degrado e un’usura inferiore sulle proprie monoposto erano pronte a scommettere su due soli pit-stop. Al via Vettel attaccava il pole man Rosberg al volante della Mercedes, permettendo così a Fernando di infilarsi in seconda posizione. Ma il tedesco si riprendeva la posizione dopo poche curve e, dopo un paio di giri, attaccava Rosberg e andava in testa alla gara. In quarta posizione, sul lato sporco della pista, al via Massa cedeva una posizione a Di Resta, mentre al terzo giro Fernando superava la Mercedes. Ma al settimo passaggio il pilota spagnolo era costretto a rientrare ai box poiché l’alettone mobile era rimasto bloccato in posizione aperta (garantendo quindi minore carico aerodinamico). Fernando era poi obbligato a un’ulteriore passaggio in pit-lane perché il DRS ancora non funzionava. Da quel momento, però, il ferrarista sarà costretto a completare la gara senza utilizzare l’ala mobile: al nono giro il pilota spagnolo era così scivolato in 19esima posizione.
Partito con pneumatici Hard, Felipe effettuava il suo primo pit-stop alla decima tornata, così come Vettel, Perez, Hamilton e Maldonado. Il pilota brasiliano, però, al 17esimo passaggio rientrerà nuovamente in pit-lane per un problema al pneumatico posteriore destro. Il giro 11 vedeva in testa alla gara quei piloti che avevano programmato di fare due sole soste: Di Resta, Raikkonen, Hulkenberg e Bottas, con Felipe nono e Fernando quattordicesimo, rispettivamente a nove e 33 secondi di distacco dal leader. Dopo aver recuperato fino alla settima posizione, il pilota spagnolo effettuava il suo terzo pit-stop al giro 24, con Felipe che lo imitava quattro giri dopo. Tutti gli sforzi compiuti dal pilota brasiliano per entrare in zona punti, però, svanivano nel nulla al 36esimo passaggio, quando Felipe accusava quella che sembrava essere una foratura.
La gara riservava intesi duelli, con i compagni di squadra McLaren Button e Perez che non mostravano alcuna remora battagliando ruota a ruota per molti giri, in una sfida che vedeva coinvolto anche Rosberg. Diverse le occasioni in cui quattro o cinque monoposto si sono trovate a battagliare, e in alcune di queste è stato protagonista anche Fernando. Ma il pilota spagnolo doveva scontare l’assenza del DRS, il che faceva sì che non potesse lottare ad armi pari quando si ritrovava in battaglia con Hamilton e Perez per l’ottava posizione, con il trio che successivamente diventava un quartetto con l’arrivo di Button. Fernando aveva la meglio sul pilota inglese della McLaren al 46esimo passaggio, e si metteva alla caccia di Perez: il pilota spagnolo e il messicano duellavano ruota a ruota, con il ferrarista che conquistava la posizione a danno della McLaren. Con un paio di giri al termine, Fernando aveva quindi Webber davanti a sé, ma Perez ritornava minaccioso e “spingeva” la Ferrari nella polvere e fuori pista: Fernando cercava immediatamente di ripassare la McLaren, senza però riuscirci.
Una vittoria relativamente comoda quella colta da Sebastian Vettel alla bandiera a scacchi, con tutte le emozioni di una gara intensa andate in scena alle sue spalle. In seconda posizione, Kimi Raikkonen è stato il pilota ad avere la meglio tra coloro che hanno optato per due cambi gomme, con il suo compagno di squadra in Lotus Romain Grosjean fermatosi tre volte in corsia box per conquistare il terzo posto. La strategia a due pit-stop scelta da Di Resta si stava rivelando quella giusta per salire sul podio, ma il calo prestazionale degli pneumatici della sua Force India nel finale lo portavano al quarto posto davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Sergio Perez aveva invece la meglio su Mark Webber nelle battute conclusive, con i due piloti che tagliavano così il traguardo rispettivamente in sesta e settima posizione davanti a Fernando. Nel frattempo Felipe concludeva al quindicesimo posto una giornata molto difficile.
Prima di iniziare a Barcellona il “girone” europeo del Campionato, per due fine settimana non ci sarà attività in pista. Dicono che il Mondiale inizi veramente solo quando mette piede nel Vecchio Continente, ma le attuali posizioni in classifica raccontano una storia diversa.
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