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09 May 2013

GP di Spagna - Alonso: “Un atteggiamento mentale positivo, non sulla difensiva”

Montmelò, 9 maggio

Era facile indovinare che questo pomeriggio Fernando Alonso sarebbe stato chiamato a partecipare al Circuit de Catalunya alla conferenza stampa FIA del giovedì, alla vigilia della sua gara di casa. Dal laconico al loquace l’atteggiamento del pilota Ferrari nel rispondere alle domande dei giornalisti, dando comunque una sensazione generale positiva.

“Penso che correre nel proprio paese ti motivi e ti spinga a trovare quel 10% extra in tutto quello che fai, in ogni dettaglio del fine settimana, a partire dalla prove libere di domani”, ha esordito Fernando. “Cerchi di fare tutto al meglio, perché sei consapevole che un buon arrivo a podio rende felice te, la squadra, e molti spettatori in tribuna. E’ un weekend speciale e, dopo tutti questi anni, è più motivazione che pressione. Voglio far contenti tutti domenica pomeriggio”.

Ad Alonso è stato chiesto un commento sul fatto che solo due piloti, nelle ventidue edizione del Gran Premio di Spagna, hanno centrato il successo non partendo dalla prima fila. “Quest’anno abbiamo visto che il passo gara e gli pneumatici sono gli elementi chiave, più che in passato”, ha spiegato Fernando. “Ovviamente partire davanti è importante perché sei consapevole che hai grandi possibilità. Se ti qualifica in prima fila, puoi quasi toccare il podio. Dobbiamo avere un weekend normale, trovare il giusto equilibrio tra qualifiche e gare. Ma la prima vera importante qualifica della stagione arriverà tra due settimane a Monaco, dove sappiamo che è veramente importante”.


Per quanto riguarda le sue speranze per il fine settimana, Fernando è ottimista, e ne ha spiegato i motivi: “L’anno scorso eravamo a un secondo e mezzo di distacco dagli altri. Grazie alle condizioni meteo e alla fortuna abbiamo vinto in Malesia. Ma quest’anno abbiamo concluso al secondo posto in Australia e centrato il successo in Cina perché abbiamo un pacchetto molto diverso. Il che ci rende ottimisti e fiduciosi sulla possibilità di fare un buon campionato se riusciamo a essere costanti nei risultati. Al momento siamo indietro di qualche punto, ma è un lungo campionato e abbiamo visto molti esempi di piloti che sono ritornati in corsa: lo scorso anno Sebastian era in ritardo di 43 punti nei miei confronti dopo la pausa estiva, per poi arrivare ad Austin in testa al campionato. In 5 o 6 gare puoi recuperare 45-50 punti se ottieni risultati consistenti. Questo è il primo anno che arrivo qui con una monoposto competitiva, ma dobbiamo comunque fare tutto alla perfezione e mettere insieme un buon weekend se vogliamo lottare per le posizioni di vertice. Dobbiamo inoltre vedere come la monoposto risponde alle novità che abbiamo qui. Ma possiamo dire che ci stiamo approcciando a questo weekend con una mentalità positiva, non sulla difensiva come nei miei primi anni con la Ferrari”.

La Pirelli ha modificato le caratteristiche degli pneumatici Hard, che saranno le gomme Prime per questo weekend, ma Fernando è sembrato essere tranquillo nonostante l’ulteriore incognita da gestire: “Le proveremo per la prima volta domani e impareremo qualcosa, e poi ne sapremo di più dopo la gara, ma non credo che le nuove gomme daranno vantaggi a una squadra piuttosto che a un’altra”, ha affermato il pilota spagnolo.

Per concludere, si è passati dalla Formula 1 al calcio e le recenti semi-finali di Champions League, in cui entrambe le squadre spagnole sono state eliminate. “E’ stato triste per le due squadre spagnole, specialmente per il Real che è la squadra per cui tifo, anche se hanno giocato meglio a Madrid di quanto fatto in Germania. Ma c’era troppo da recuperare dopo la prima partita”, ha detto Fernando. “Credo che la finale sarà una partita intensa”. Poiché entrambe le sconfitte sono state opera di squadre tedesche, e Vettel in conferenza sedeva alla destra del pilota Ferrari, ad Alonso è stato chiesto di valutare le relazioni Spagna-Germania in ambito sportivo. “Non abbiamo così tante partite giocate insieme, a parte le semifinali della scorsa settimana. In altri sport, non ci incontriamo spesso: negli sport in cui noi siamo forti, come il tennis e il basket, i tedeschi non sono così bravi. E negli sport in cui loro sono forti, come lo sci per esempio, non ci sono atleti spagnoli”, la risposta di Fernando, prima di aggiungere con un pizzico di ironia, “in Formula 1 siamo sempre una minoranza perché ci sono quattro/cinque piloti tedeschi. Ma sono contento se i tedeschi continuassero a vincere nel calcio!”.

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