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26 May 2013

GP di Monaco - Monaco ancora sfortunata

Monte Carlo, 26 maggio
GP MONACO F1/2013
E’ ironico costatare che mentre le strade del Principato brulicano di bellissime Gran Turismo Ferrari per tutta la settimana, alla domenica le monoposto che escono dalla stessa fabbrica sembrano faticare nell’esprimersi al meglio sulle strade monegasche. Fernando Alonso ha avuto un pomeriggio difficile quest’oggi, concluso con quei pochi preziosi punti raccolti con la settima posizione finale. Felipe Massa, invece, è stato protagonista di un incidente molto simile a quello avuto il sabato mattina, che lo ha costretto al ritiro. Fortunatamente per il pilota brasiliano nessuna conseguenza fisica se non un leggero dolore al collo. Come spesso accade in questa gara, il successo è andato al pilota scattato dalla pole position, ovvero Nico Rosberg al volante della Mercedes. A fargli compagnia sul palco davanti alla cosiddetta postazione reale, lì dove i sovrani monegaschi assistono al Gran Premio, il duo Red Bull, con Sebastian Vettel secondo e Mark Webber terzo. Alonso occupa ancora la terza posizione nella Classifica Piloti, mentre Massa scivola dalla quinta alla settima. Nella Classifica Costruttori, la Scuderia Ferrari rimane in seconda posizione alle spalle della Red Bull, ma il distacco passa da 14 a 41 punti.
Allo spegnersi del semaforo rosso, Rosberg e Hamilton si portavano in testa alla gara dalla prima fila, con Vettel al volante della Red Bull che subito infastidiva il pilota inglese. Alle loro spalle le posizioni erano quelle della griglia di partenza, con Webber e Raikkonen che precedevano Alonso sesto. Felipe, partito con gomme Prime Soft dal fondo dello schieramento, si era portato in 18esima posizione. La gara diventava la classica parata ad alta velocità tipica di Monaco: al sesto giro, infatti, 5,8 secondi separavano il leader Rosberg dalla F138 di Fernando Alonso in sesta posizione. Mentre i primi cinque erano comunque quasi in fila indiana, il pilota spagnolo stava perdendo leggermente terreno dalla Lotus di Raikkonen. Al nono passaggio Pic era costretto a parcheggiare la sua Caterham all’uscita della Rascasse: le fiamme, infatti, lambivano il posteriore della sua monoposto, mentre un fumo nero si alzava dal cofano motore. Alla decima tornata, la coppia McLaren Button-Perez cominciava ad avvicinarsi a Fernando, mentre intanto Felipe occupava la 16esima posizione.


Con le monoposto che lo precedevano che iniziavano ad effettuare i pit-stop, Felipe saliva al 15esimo posto al giro 24, mentre Fernando si trovava a 1,8 secondi dal quinto in classifica Raikkonen. Alla 25esima tornata Webber con la Red Bull era il primo del piloti di testa a effettuare il cambio gomme, promuovendo così Fernando al quinto posto. Più indietro, invece, Di Resta riusciva a portare la sua Force India davanti a Felipe. Pit-stop per Raikkonen al 26esimo giro, così come per Button e Felipe, con Fernando che quindi diventava quarto alle spalle di Rosberg, Hamilton e Vettel. Per il pilota spagnolo il cambio gomme arrivava al 28esimo giro, scivolando così nuovamente in classifica.
Al 29esimo passaggio per Felipe Massa terminava il week-end del Gran Premio di Monaco con quello che sembrava essere quasi una fotocopia dell’incidente avuto sabato mattina. Questa volta, però, l’imbatto con le barriere a Sainte Devote era ancora più forte. Una volta sceso dalla monoposto, era evidente che il pilota brasiliano accusasse un po’ di dolore e i dottori sul posto gli applicavano un collarino. Episodio che prima portava all’esposizione delle bandiere gialle, e poi all’entrata in pista della Safety Car, con molte vetture che rientravano quindi in pit-lane. Con i due piloti Mercedes in testa alla corsa che rientravano in corsia box un giro dopo gli altri piloti di testa, la classifica alle spalle della Safety Car alla 33esima tornata vedeva primo Rosberg, seguito da Vettel, Webber, Hamilton, Raikkonen, Fernando sesto, che non era riuscito a trarre vantaggio dell’ingresso della SC, Button, Perez, Sutil e Vergne a completare le prime dieci posizioni.
Con la Safety Car che rientrava ai box al 39esimo giro, ovvero a metà gara, la corsa ripartiva: mentre Rosberg in testa si costruiva un piccolo vantaggio sugli inseguitori, alle sue spalle era battaglia ravvicinata, con Fernando in pressione su Raikkonen e Hamilton che quasi aveva la meglio su Webber alla Rascasse.
Fernando affrontava il tornantino del Loews leggermente largo, e veniva toccato da Perez. Sulla F138, però, tutto sembrava essere a posto. Ma senza più pit-stop previsti, sarebbe cambiata la classifica? Alla 44esima tornata Perez tentava un’audace manovra di sorpasso sulla Ferrari alla Chicane, con Fernando costretto ad andare oltre il cordolo per evitare una collisione.
Al 47esimo giro, un grosso incidente alla curva del Tabaccaio, con Chilton al volante della Marussia mentre difendeva la posizione sulla Williams di Maldonado: nella collisione la monoposto del pilota venezuelano andava contro le barriere, che si “avvolgevano” intorno alla Williams, bloccando così la pista. La Direzione Gara interrompeva subito la corsa con la bandiera rossa, con i piloti che si fermavano quindi sulla griglia di partenza. La gara ripartiva con le monoposto che seguivano la Safety Car per un giro, con Fernando, con gomme Super Soft nuove, che era stato “istruito” per cedere la posizione a Perez dopo che i commissari avevano ritenuto avesse usato il cordolo alla Chicane per mantenere la posizione nell’episodio accaduto pochi giri prima. Con tutti i piloti con gomme nuove, si prospettava una gara sprint di 30 giri fino alla bandiera a scacchi.
Alla 52esima tornata, alle spalle di Fernando, Sutil portava la sua Force India davanti alla McLaren di Button al tornantino, mentre il vantaggio di Rosberg su Vettel, secondo, e il resto del gruppo era superiore al secondo. Hamilton, nel frattempo, metteva molta pressione a Webber per l’ultimo gradino del podio. Su Fernando intanto aumentava la pressione di Sutil: al 57esimo giro, il pilota tedesco aveva la meglio sul ferrarista con una manovra molto azzardata al tornantino. L’unica Ferrari rimasta in gara era quindi ottava. Alla 62esima tornata ritornava nuovamente in pista la Safety Car: all’uscita dal Tunnel, infatti, Grosjean speronava con la sua Lotus il posteriore della Toro Rosso di Ricciardo. La gara ripartiva quindi al 67esimo giro. Alla 70esima tornata Perez danneggiava la sua ala anteriore nel tentativo di superare Raikkonen alla Chicane: corsa rovinata per il pilota finlandese, costretto a una sosta ai  box per una foratura, mentre il messicano riusciva a proseguire con la McLaren. Nel frattempo anche Button sorpassava Fernando. Perez, invece, non riusciva più a controllare la sua vettura danneggiata, scivolando in classifica: il ferrarista era quindi settimo, davanti a Vergne, con la Toro Rosso motorizzata Ferrari. Nelle battute finali il pilota francese metteva sotto pressione Alonso, ma il due volte vincitore di Monaco riusciva a tenere a bada il rivale, concludendo al corsa al settimo posto finale. Dietro ai tre piloti a podio, quarta posizione per Hamilton, seguito da Sutil e Button davanti ad Alonso, con le ultime posizioni a punti appannaggio di Vergne, Di Resta e Raikkonen.
Nonostante questo periodo del Campionato sia conosciuto come la stagione europea del Mondiale, il Circus della F1 attraverserà l’Oceano Atlantico per una breve trasferta nord-americana per il Gran Premio del Canada che si disputerà tra due settimane.

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