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30 June 2013

GP di Gran Bretagna – Grande prestazione di Alonso e Massa in una gara pazza

Silverstone, 30 giugno
GP GRAN BRETAGNA F1/2013
Fernando Alonso, secondo nella Classifica Piloti, ha preso il via dell’ottavo appuntamento del Campionato del Mondo dalla nona posizione sulla griglia di partenza. Sebastian Vettel, in testa al Mondiale, scattava invece dal terzo posto. Come è possibile che il divario tra i due piloti sia passato da 36 a 21 punti nel corso dei 90 minuti del Gran Premio di Gran Bretagna? Innanzitutto Vettel si è ritirato mentre era al comando. E poi perché Fernando è stato autore di una prestazione superba che lo ha portato al terzo gradino del podio al termine dei 52 giri di gara. Insomma, ancora un’altra dimostrazione di bravura del pilota spagnolo. Per quanto riguarda il compagno di squadra, Felipe Massa è partito undicesimo, è scivolato in ultima posizione dopo il cedimento di un pneumatico e, nelle intense fasi finali della corsa dopo un secondo periodo in regime di Safety Car, il pilota brasiliano ha passato una vettura dietro l’altra fino a conquistare un’ottima sesta posizione alla bandiera a scacchi. Sul podio insieme a Fernando, il vincitore Nico Rosberg con la Mercedes e Mark Webber secondo al volante della Red Bull.

Rispettivamente in nona e undicesima posizione in griglia, l’obiettivo di Fernando e Felipe era di fare una buona partenza: Felipe scattava brillantemente e si issava in quinta posizione nel primo giro, mentre Fernando scivolava di una posizione, per poi ritornare nono. Al secondo giro il pilota spagnolo era ottavo in coda alla Toro Rosso di Ricciardo. Davanti Hamilton manteneva la prima posizione, mentre Vettel con la Red Bull aveva avuto la meglio sull’altra Mercedes di Rosberg, portandosi in seconda posizione. Quarto Sutil davanti a Felipe, che alla partenza aveva sfilato gli avversari superandoli sul lato sinistro, mentre Fernando era rimasto imbottigliato alle spalle della Lotus di Grosjean.


Alla quinta tornata Fernando era incollato al cambio della monoposto di Ricciardo, ma non riusciva a sorpassare il pilota della Toro Rosso: in questo modo Grosjean, nono, si portava a 7 decimi dalla Ferrari. In quinta posizione, Felipe era quasi a un secondo dalla Force India di Sutil, con un vantaggio di 7 decimi su Raikkonen, sesto con la Lotus. Chi ci aveva rimesso di più al via era Webber con la Red Bull, scivolato dalla quarta all’undicesima posizione. Al giro 8, il pneumatico posteriore sinistro della Mercedes di Hamilton cedeva, con il pilota inglese costretto a ritornare lentamente ai box. Era l’inizio di una serie di gravi incidenti agli pneumatici che avrebbe cambiato il corso della gara. L’episodio di Hamilton promuoveva i rivali di una posizione: Vettel era quindi il nuovo leader della corsa, seguito da Rosberg, Sutil, Felipe quarto, Raikkonen, Ricciardo e Fernando, con Grosjean, precedentemente davanti a quest’ultimi, fermatosi ai box per il cambio gomme. Al decimo passaggio Fernando entrava ai box per montare pneumatici Premium dopo che la gomma posteriore destra, proprio all’ultima curva, si stava disintegrando. Tutti gli sforzi di Felipe, invece, venivano sprecati in un testacoda, anch’esso causato da un cedimento alla gomma posteriore. Scivolato in sedicesima posizione, dopo il pit-stop il pilota ferrarista rientrava in ultima posizione, mentre Raikkonen, Ricciardo e Button rientravano tutti ai box all’undicesimo passaggio. Nel giro successo, era la volta di Rosberg e Sutil, rispettivamente secondo e terzo, effettuare il primo cambio gomme, seguiti da Hulkenberg al volante della Sauber. Alla 12esima tornata Fernando superava Vergne (Toro Rosso) e si portava in sesta posizione. Cambio gomme per il leader della corsa Vettel al giro 13, imitato da Perez (McLaren).

Al 14esimo passaggio un'altra preoccupante foratura: questa volta sfortunato protagonista era Vergne. Il giro successo entrava quindi in pista la Safety Car a causa dei detriti sparsi sulla pista. La classifica, con tutti i piloti che avevano effettuato un cambio gomme, vedeva Vettel in testa davanti a Rosberg, Sutil, Fernando quarto, Raikkonen, Grosjean, Ricciardo, Perez, Webber e Button a completare le prime dieci posizioni. Approfittando del regime di Safety Car, al 16esimo giro Felipe si fermava nuovamente ai box. Una volta che la pista veniva ripulita dai detriti, al termine del 21esimo passaggio la SC rientrava in corsia box. Subito Fernando iniziava ad attaccare Sutil per la terza posizione, mentre Felipe era riuscito a issarsi in 18esima posizione. Il pilota brasiliano recuperava su Bottas (Williams) e, dopo che i due avevano avuto la meglio su Vergne, il ferrarista superava il finlandese, portandosi così in quindicesima posizione: Maldonado, con la seconda Williams, era il prossimo obiettivo. L’unico cambiamento nelle posizioni di testa in questa fase della gara vedeva Ricciardo strappare la sesta posizione a Grosjean, per poi mettersi alla caccia di Raikkonen, che seguiva Fernando a 8 decimi.

Alla 29esima tornata Raikkonen si fermava ai box per un nuovo set di gomme, imitato da Fernando e Webber il giro successo. Ma il pilota spagnolo, una volta lasciata la sua piazzola, era costretto a rallentare per evitare un’altra monoposto in pit-lane, perdendo così tempo prezioso, scivolando quindi in undicesima posizione. Al giro 32 Fernando era decimo, dopo aver fatto segnare il momentaneo giro più veloce dalla gara, con Raikkonen nono a mezzo secondo. Il ferrarista, all’attacco, aveva quindi la meglio su Hamilton, mentre Sutil, Perez e Di Resta si fermavano tutti ai box al giro 33. Alla tornata 34 era la volta di Rosberg, imitato da Vettel al 35esimo passaggio. Il ritmo di Fernando calava per un attimo e Webber riusciva a superarlo, ma al giro 41 l’australiano e il ferrarista si ritrovavano attaccati dopo aver raggiunto Raikkonen. Il corso della gara, però, cambiava nuovamente al 42esimo passaggio: il leader della corsa Vettel era costretto a fermare la sua Red Bull in pista, obbligando la Safety Car a entrare nuovamente in azione. Era questo il momento ideale per entrare ai box e montare gomme nuove, ma non per Fernando che aveva appena effettuato il pit-stop, una scelta che giocherà a suo favore. L’ultima frazione di gara, una volta che la Safety Car ridava il via alla corsa, era incredibilmente entusiasmente, e non solo per gli appassionati Ferrari. Rosberg sembrava essere un po’ in difficoltà con le sue gomme e, alle sue spalle, Webber era a caccia del pilota Mercedes dopo aver avuto la meglio su Raikkonen. Strepitoso, intanto, il passo di Fernando, che conquistava la settima posizione ai danni di Button al giro 46, poi la sesta su Ricciardo alla 48esima tornata. Due giri dopo era alle spalle di Raikkonen e, al 51esimo passaggio, superava il finlandese alla curva Stowe, conquistando così la terza posizione. A due giri dal termine, Felipe aveva recuperato fino al settimo posto, e all’ultima delle 52 tornate di gara, il pilota brasiliano aveva la meglio su Sutil per quei preziosi otto punti garantiti dalla sesta posizione finale.

Tra soli cinque giorni, le due F138 e le altre ventidue monoposto del Circus ritorneranno in azione al Nurburgring per le prove libere del venerdì del Gran Premio di Germania. Inutile dire che la priorità della Scuderia nel breve tempo a disposizione sarà migliorare il passo delle proprie monoposto nelle qualifiche del sabato.

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