GP di Ungheria - Ungheria…e poi sarà vacanza.
La stagione di Formula 1 si muove ad un ritmo così frenetico da lasciare poco tempo a disposizione per riprendere fiato. Tutti i componenti della squadra sono sempre concentrati sui prossimi impegni: dalla prossima gara in calendario, il prossimo aggiornamento tecnico o il volo da prendere per la trasferta successiva. Ma dopo la gara programmata il prossimo weekend sul circuito dell’Hungaroring è prevista una pausa di 28 giorni, ovvero il tempo che separerà il termine del Gran Premio di Ungheria allo spegnimento delle luci rosse nella seguente tappa di Spa-Francorchamps. Sarà quindi l’ora dell’attesa sosta estiva, che come da regolamento, impone alle squadre la chiusura delle sedi per due settimane. Ma prima di poter staccare la spina, ci saranno da affrontare i 70 giri programmati sui 4,381 metri del circuito ungherese.
Quella che oltre vent’anni fa era una gara in un contesto sconosciuto come l’Europa Orientale, oggi è diventata una tappa familiare. Il Gran Premio d’Ungheria è infatti giunto alla sua ventottesima edizione a partire del suo esordio datato 1986. Solo la gara di casa della Scuderia Ferrari, sul circuito di Monza, e il Gran Premio di Monaco, possono vantare una sequenza ininterrotta di gare più lunga nel calendario del Mondiale. Situato a breve distanza dalla bellissima città di Budapest, questo evento ospita sempre un numero molto elevato di appassionati, e tra i piloti maggiormente supportati c’è Felipe Massa. A volte nelle carriere dei piloti ci sono degli intrecci alquanto imprevedibili, ed uno di questi casi riguarda proprio il pilota brasiliano, che nel 2009 sul circuito dell’Hungaroring rischiò la vita in uno sfortunatissimo incidente. Un episodio che ha avuto un lieto fine, e che ha contribuito a rendere Massa più popolare che mai tra i tifosi locali. “Il Gran Premio di Ungheria è un evento molto speciale per me” – conferma Felipe – “Mi riporta alla mente un sacco di ricordi. Ovviamente ce ne sono alcuni negativi relativi al mio incidente, ma allo stesso tempo anche di positivi, visto che oggi sono ancora qui alla vigilia della gara di Budapest in perfetta salute e pronto a dare il massimo. Amo i tifosi ungheresi e dopo il mio incidente ho avuto ancora più supporto da questi appassionati. E’ un posto dove sono sempre contento di tornare, e naturalmente spero di poter fare una bella gara questo fine settimana."
Le difficoltà e le caratteristiche del circuito sono ben note, con 14 curve e un breve rettilineo racchiusi in poco più di quattro chilometri. Un tracciato dove anche con l’utilizzo del DRS non è mai facile superare. Oltre alla conformazione del circuito, una delle cause che rende difficili i cambi di posizione è lo sporco che si accumula sull’asfalto fuori dalla traiettoria. Quando i piloti escono dalla linea ideale per provare un sorpasso, gli pneumatici raccolgono i detriti, per lo più pezzi di gomma, perdendo aderenza. Tuttavia, dal punto di vista della pura guida, è una pista molto divertente per i piloti. "E' un circuito corto, con molte curve in sequenza e senza lunghi rettilinei" – conferma Felipe – "Sorpassare è molto difficile, i cambi di direzione si susseguono per tutta la pista, ma questo elemento la rende divertente. E’ un tracciato un po’ vecchio stile, che in gara si rivela molto duro. Ma in fondo mi piace sempre tornare su queste piste un po’ datate."
Sulla carta l'Hungaroring non sembra essere il tracciato più adatto alle caratteristiche della F138, ed inoltre la conformità della pista, che si sposa poco con le manovre di sorpasso, rende ancora più importate la prestazione in qualifica, ovvero uno dei punti deboli evidenziati dal Cavallino Rampante in questa prima fase del Mondiale. Ma Felipe non è convinto che le previsioni della vigilia siano dei verdetti già scritti. "Tante anticipazioni affermano che le caratteristiche della nostra monoposto non sono adatte a questo circuito, e che sarà dura per noi lottare per la vittoria. Ma io non sono sicuro che questa sia una valutazione indiscutibile, perché abbiamo visto nelle gare precedenti dei riscontri diversi dalle aspettative, sia in positivo che in negativo. Credo che sarà molto importante capire le reazioni della monoposto il più rapidamente possibile. Il circuito richiede tutto il carico aerodinamico possibile, perché la velocità lungo il rettilineo non è poi così importante. C’è bisogno di una macchina molto stabile e poco aggressiva con gli pneumatici per evitare il degrado. Penso che potremo essere competitivi, e spero che il nostro weekend possa andare nel senso opposto a quello indicato dalle previsioni."
La scorsa settimana Felipe è sceso in pista mezza giornata nell’ambito dei test di Silverstone, limitati dalla FIA alla sola valutazione degli nuovi pneumatici che la Pirelli fornirà a partire dal prossimo fine settimana. Si tratta di gomme realizzate con il sistema di costruzione del pneumatico 2012 abbinato alle mescole già utilizzate in questo campionato. Il test si è rivelato utile, abbinato alle prove disputate per due giorni e mezzo dal collaudatore Davide Rigon. Il pilota veneto, uno dei giovani piloti scesi in pista nelle prove inglesi, ha fornito al team informazioni che potrebbero tornare utili per valutare gli sviluppi tecnici sulla vettura. In Ungheria la programmazione della Pirelli prevedeva inizialmente l’utilizzo di gomme a mescola Hard come ‘Prime’, ma successivamente il fornitore italiano ha comunicato l’utilizzo delle mescole Medium e Soft, un’opzione che si adatta meglio alle caratteristiche della F138. "Mi aspetto che le gomme saranno ancora un aspetto critico, soprattutto in relazione alla temperatura ambientale" – ha confermato il pilota brasiliano della Ferrari. "Il rendimento tra qualifica e gara sarà molto diverso, e spero che le alte temperature possano giocare a nostro favore." Effettivamente, le previsioni meteorologiche indicano temperature molto elevate per tutta la settimana, con la colonnina di mercurio attesa a ben 37 gradi il giorno della gara. Il Gran Premio di Ungheria non sarà solo la tappa che precede la pausa estiva, ma anche il giro di boa del campionato 2013. Una combinazione di fattori che in caso di buon risultato darà un spinta in più in vista della seconda parte della stagione. "Per un pilota la cosa più importante è sempre l’esito della corsa e spero che questo fine settimana possa essere per me molto positivo, così da mettermi alle spalle le ultime due gare nelle quali non ho ottenuto quanto sperato" – ammette Felipe. “E’ sempre accaduto qualcosa che non mi ha permesso di finire dove avrei dovuto essere. Ciò che spero maggiormente è di riuscire a dare una svolta, e poter andare in vacanza con la spinta positiva di un buon risultato."
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