GP del Belgio - Alonso: “Motivazione 10, determinazione 10”
A volte sembra che la “twittersfera” sia diventata la principale forma di comunicazione mediatica. E così, dopo che Fernando ha recentemente twittato che “un vero guerriero non depone la spada quando insultato”, frenetica la speculazione tra i media su chi fosse rivolta tale spada… verbale. Ovvero a nessuno. “Leggo molto, a volte romanzi, a volte libri sui Samurai. E quando mi imbatto in una frase che potrebbe essere importante per la vita di tutti i giorni, qualche volta la twitto”, la spiegazione di Fernando ai giornalisti presenti questo pomeriggio alla conferenza stampa tenutasi nel paddock di Spa. “Ma non era un commento rivolto a qualcuno!”
Passando ad argomenti più importanti, il due volte Campione del Mondo spagnolo ha ammesso come il circuito belga non gli abbia riservato molta fortuna fino a oggi. “In molti anni in Formula 1, non ho mai avuto una buona domenica su questa pista. Mi piacerebbe quindi fare un buon risultato”, ha detto Fernando. “Le nostre aspettative possono essere positive: questa pista richiede diversi livelli di carico aerodinamico e un assetto molto specifico. La nostra preparazione per questa gara è stata eccellente. In questo momento, fisicamente mi darei un 10, motivazione 10, determinazione 10. Anche la squadra ha lavorato bene su nostri punti deboli visti principalmente a Silverstone. Quindi siamo nella giusta condizione di poter fare bene qui. Se possiamo vincere o meno il Campionato, dovremo aspettare e vedere fino in Brasile. Ma se non ci riuscissimo, non sarà certo perché non ci abbiamo provato. Attualmente dobbiamo trovare quegli elementi che ci permettano di recuperare quei tre o quattro decimi mancanti, come io, Felipe e Domenicali abbiamo già detto. Sono convito al cento per cento che prima o poi ci riusciremo. Luglio non è stato il massimo per noi, ma la situazione può cambiare immediatamente se troviamo quel qualcosa che faccia lavorare meglio la vettura. Ci proveremo fino alla fine, così come abbiamo fatto in passato, lottare per il Mondiale fino all’ultimo giro dell’ultima gara. Non vedo perché non possiamo farlo anche quest’anno”.
Sulle voci di un eventuale ritorno di Raikkonen a Maranello, è stato chiesto se Fernando, nel caso la cosa si verificasse, possa temere il sorgere di qualche difficoltà all’interno del team con la presenza di due “prime guide”. Il pilota spagnolo ha spiegato che tale concetto non esiste all’interno della Scuderia. “Quando io e Felipe andiamo in Australia per la prima gara, siamo entrambi uguali, entrambi con la stessa monoposto. Solo verso la fine della stagione, se ci sono nuove parti disponibili per una sola vettura, allora vanno al pilota che ha più punti in classifica. Ho avuto la fortuna che negli ultimi anni sia stato io”. Alonso ha poi sottolineato che, quando Felipe era in squadra con il pilota finlandese, è stato proprio il brasiliano ad avere la meglio nella parte finale della stagione 2008. “Chiunque guiderà per la Ferrari il prossimo anno, dobbiamo migliorare la vettura, perché due piloti che hanno la monoposto più veloce hanno maggiori possibilità. E non ho timore di chi ci sarà in squadra, a patto che sia un pilota capace di lavorare il più duramente possibile per portare la Ferrari in prima posizione”.
“La pausa estiva coincide con l’inizio delle indiscrezioni e non mi piace quando si parla di possibili compagni di squadra. Se facessi un commento sarebbe innanzitutto una mancanza di rispetto nei confronti di Felipe”, ha proseguito Fernando. “Abbiamo fatto quattro anni insieme, con un grande lavoro di squadra. Con tutti i miei compagni, c’è stato questo senso di un buon lavoro di squadra. Anche alla McLaren, dove il problema non era con il mio compagno di team, ma nel modo in cui la situazione era gestita. Quindi l’anno prossimo, se sarà con o senza Felipe, faremo del nostro meglio per lavorare tutti insieme”.
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