GP di Singapore - Un Alonso sensazionale a Singapore
Molti credono che Fernando Alonso sia troppo fantasioso quando afferma che il Campionato del Mondo Piloti non è stato ancora deciso. E’ vero, però, che c’è da ammirare la sua determinazione dopo l’incredibile prestazione di questa notte che l’ha portato al secondo posto finale sotto le luci dei riflettori del circuito di Marina Bay. Ottima prestazione anche di Felipe Massa, che ha tagliato il traguardo in quella sesta posizione che aveva al via. Due i cambi gomme effettuati da Fernando nel corso della gara, tre i pit stop per il pilota brasiliano. All’inizio di questo weekend di gara, Fernando aveva anche detto di essere realisti, e il realismo quest’oggi si è espresso nella sua forma abituale, con un Sebastian Vettel semplicemente su un altro pianeta che ha centrato un’altra meritata vittoria con la Red Bull. Sul podio, dopo aver lottato con il mal di schiena per gran parte del fine settimana, anche Kimi Raikkonen al volante della Lotus.
Allo spegnersi del semaforo rosso, Rosberg superava brevemente Vettel, prima che l’autore della pole position si riprendesse la posizione alla prima chicane, mentre Fernando era autore di una partenza bruciante, che lo portava in terza posizione alla prima curva davanti a Grosjean e Webber. Propria con questa manovra al via Alonso gettava le fondamenta di quello che sarebbe stato il secondo posto finale. Felipe, invece, manteneva la sesta posizione, dopo averla brevemente ceduta alla Mercedes di Hamilton. Il leader della corsa Vettel, intanto, aveva già un vantaggio di oltre 4 secondi sul secondo in classifica, Rosberg, mentre Fernando era in ritardo di 1,2 secondi rispetto al tedesco della Mercedes.
I distacchi, però, aumentavano, e alla quarta tornata Vettel era in testa con un vantaggio di 6,2 secondi su Rosberg, con Fernando a 2,2 secondi, a sua volta con un vantaggio di 1,2 secondi sull’altra Red Bull di Webber. A meno di un secondo dal pilota australiano la Lotus di Grosjean, con Felipe esattamente a un secondo dal francese, a sua volta con un margine di otto decimi su Hamilton (Mercedes). A completare le prime dieci posizioni, rispettivamente, Button Hulkenberg e Perez. Raikkonen era il primo a rientrare in pit lane, inaugurando così il valzer dei pit-stop, riprendendo la corsa con un altro set di Supersoft. All’undicesimo passaggio, intanto, Fernando faceva registrare il momentaneo giro più veloce della corsa. Molte monoposto nelle posizioni basse della classifica effettuavano il cambio gomme nello stesso giro. Primo pit-stop per Felipe alla 12esima tornata, per un set di gomme Medium, che scivolava in 13esima posizione.
Webber, Button e Hulkenberg facevano tutti visita ai box al 13esimo giro, con l’australiano che montava pneumatici Medium. Sosta in pit-lane per Fernando nel passaggio successivo, anch’egli per un treno di gomme Medium: il pilota spagnolo riprendeva la corsa in sesta posizione, alle spalle della Force India di Di Resta. Cambio gomme per Rosberg, dalla seconda posizione, al giro 15, imitato da Grosjean e dal compagno di squadra del tedesco Hamilton. Con Vettel non ancora fermatosi, la classifica alle spalle del leader della corsa vedeva Rosberg, Di Resta – ancora con zero soste all’attivo – e Fernando al quarto posto, incollato nel retrotreno del pilota scozzese, che perdeva così tempo prezioso rispetto alle prime due posizioni. Vettel passava alle gomme Medium al giro 17, mantenendo il comando della gara, mentre Fernando era ancora alle prese con Di Resta, l’unico pilota a non essersi ancora fermato ai box.
Al ventesimo dei sessantuno giri previsti, Fernando aveva finalmente spazio libero davanti a sé dato che Di Resta imboccava la pit-lane, con il pilota spagnolo intenzionato a ridurre il distacco di 7,5 secondi dal secondo in classifica Rosberg. Lo svantaggio del pilota spagnolo dal leader della corsa era invece di oltre 16 secondi, mentre Felipe era in settima posizione, a 3,4 secondi da Hamilton e davanti a Button di 1,5 secondi. La gara sembrava quindi procedere come da copione già scritto quando, al 24esimgo giro, Ricciardo sbatteva contro le barriere al volante della Toro Rosso: sulla pista di Marina Bay entrava quindi in azione la Safety Car. Fernando, Felipe, Grosjean, Button, Raikkonen, Perez, Hulkenberg, Gutierez e Maldonado entravano tutti ai box per sfruttare la fase di neutralizzazione della gara. Fernando montava quindi un altro set di Medium, mentre Felipe ritornava alle Supersoft. Lo spagnolo riprendeva la corsa in quinta posizione dietro alla Safety Car: di fatto Alonso era il pilota più avanti in classifica in questo frangente della corsa ad aver già effettuato un secondo pit-stop. Ottavo, invece, Felipe. L’ingresso della Safety Car, quindi, aiutava un po’ Fernando, dato che annullava gran parte del tempo perso alle spalle della Force India.
La gara ripartiva al giro 30, ed era una replica delle battute iniziali, con Vettel che prendeva subito il largo, portando il suo vantaggio su Rosberg a oltre tre secondi, e il resto del gruppo compatto alle spalle della Mercedes, con nell’ordine Webber, Hamilton, Fernando quinto, Grosjean, Di Resta, Felipe ottavo, Button e Raikkonen a completare le prime dieci posizioni. Lungo pit-stop per Grosjean alla 33esima tornata per un problema tecnico. Il francese rientrerà nuovamente ai box per ritirarsi, promuovendo così Felipe in sesta posizione. Webber e Sutil effettuavano la loro seconda sosta ai box al giro 40, con Fernando che si issava così in quarta posizione. Nel passaggio successivo era la volta di Rosberg cambiare gli pneumatici, e Fernando era quindi di nuovo sul podio quando mancavano 20 giri alla bandiera a scacchi.
Felipe e Di Resta rientravano contemporaneamente ai box alla quarantaduesima tornata, con il pilota brasiliano che scivolava in dodicesima posizione in classifica. Al giro 43 Hamilton montava un nuovo set di Medium: Fernando era quindi in seconda posizione, a mezzo minuto da Vettel, con il pilota Red Bull ancora con pneumatici Prime non più freschi. Ma il tedesco visitava la piazzola box al 44esimo passaggio per l’ultimo cambio gomme, con margine sufficiente sul pilota Ferrari per mantenere la leadership della gara. Il giro 54 vedeva Raikkonen avere la meglio su Button per il gradino più basso del podio. Felipe intanto era nono, ma con Di Resta che andava contro le barriere, le McLaren che scivolavano in classifica e la monoposto di Webber in difficoltà tecniche, gli ultimi giri vedevano il pilota brasiliano ritornare in quella stessa sesta posizione da cui aveva preso il via, dando così un importante contributo al bottino di punti raccolto dalla Scuderia al GP di Singapore.
Divertente l’immagine post-gara, con Fernando che si presentava in Parco Chiuso “accompagnato”: nel giro di rientro dopo la bandiera a scacchi, infatti, il pilota spagnolo dava un passaggio a Webber, con l’australiano sistematosi sulla fiancata della F138! Una sosta di due settimane attende il Circus fino alla trasferta Corea-Giappone, la prima di tre coppie di appuntamenti che andranno in scena a soli sette giorni di distanza tra loro.
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