GP dell'India - Alla ricerca di indizi nella nebbia
Se parliamo del livello di competitività mostrato dai diversi team sull’asfalto del Budhh International Circuit, l’istantanea che descrive questa prima giornata di prove è paragonabile al livello di visibilità che si ha nello smog che aleggia su questa area industriale situata in una zona esterna di New Delhi, capitale dell’India. Quello che è certo, a prescindere dalle condizioni di luce, è che la Red Bull è ancora in ottima forma, con Sebastian Vettel e Mark Webber che quest’oggi hanno occupato le prime due posizioni virtuali in griglia. In terza posizione, nel tentativo di rimanere in scia ai rivali, Romain Grosjean con la Lotus, con Lewis Hamilton quarto al volante della Mercedes.
Dopo un difficile inizio di giornata a causa di un problema meccanico sulla sua F138, Fernando Alonso nel pomeriggio ha fatto segnare il quinto miglior crono. Lo spagnolo, con l’obiettivo di recuperare il tempo perso in mattinata, ha completato 39 giri, mentre Felipe ha percorso due tornate in più, facendo registrare il settimo crono nella lista dei tempi. A dividere le due Ferrari, Nico Rosberg con la seconda Mercedes. I tempi hanno poco valore in una giornata in cui le vetture da corsa più costose al mondo hanno vestito per un po’ i panni delle spazza-strade più care di questo pianeta! Nonostante tutto, comunque, il livello di performance del Cavallino Rampante è stato relativamente incoraggiante. Ma la prima vera risposta arriverà domani in qualifica.
La principale preoccupazione quest’oggi, come spesso accaduto in questa stagione, ha riguardato le gomme. Dopo le accuse che il Gran Premio dell’India dello scorso anno, disputato con una strategia di una sola sosta, si era rivelato un po’ noioso, la Pirelli ha optato per una scelta di gomme più aggressiva, portando in pista le specifiche Soft e Medium. La più morbida delle mescole ha mostrato però segni di graining e blistering su alcune monoposto. Affrontare questi due ulteriori aspetti si tradurrà in alcune interessanti scelte strategiche, sia per domani che in vista dei 60 giri della gara di domenica. Considerando che la F138 non è la monoposto più veloce del gruppo, tali incognite offrono la possibilità di conseguire un vantaggio attraverso scelte ingegnose. Il che al momento significa una cosa sola al Budhh International Circuit: per gli ingegneri del Cavallino Rampante una lunga notte di analisi dei dati raccolti.
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