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26 October 2013

GP dell’India - Strategie diverse

Greater Noida, 26 ottobre

Quando nelle qualifiche si scendeva in pista per il proprio giro veloce decidendo liberamente la quantità di carburante da imbarcare, la sessione del sabato pomeriggio non diceva realmente quali fossero le monoposto più veloci. La benzina imbarcata, e quindi l’aggravio di peso, era in funzione della strategia, ovvero in quale momento della gara si prevedeva di effettuare lo stop per fare rifornimento e cambiare gli pneumatici. Da quando il rifornimento di carburante è vietato, i tempi fatti segnare nella Q3, a eccezione di insolite circostanze, dicono chi ha la monoposto di F1 più veloce del pianeta, dato che si scende in pista con la quantità minima di carburante necessaria.

Quest’oggi, però, non è stato così. La gomma Pirelli a mescola Soft, ovvero la Option, sta incontrando qualche difficoltà qui in India, con fenomeni di blistering e graining, risultando in generale difficile da gestire. Affrontare la Q3 con la più morbida delle mescole a disposizione non era quindi la scelta predefinita. Infatti, dei dieci piloti impegnati nella Q3, quattro hanno scelto di qualificarsi con la più dura gomma Medium, in modo da poterla impiegare al via dei 60 giri del Gran Premio dell’India di domani. I tre piloti più veloci di questa sessione hanno adottato una strategia convenzionale, quindi scegliendo la gomma Soft, con Sebastian Vettel in pole position al volante della Red Bull, che ha preceduto la coppia Mercedes Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Poi, in quarta posizione, Mark Webber con le Medium, mentre Felipe, quinto con la sua F138, si è qualificato con le Soft. Alle spalle del pilota Ferrari, altri due piloti scesi in pista con gomme Soft: Kimi Raikkonen, sesto al volante della Lotus, e Nico Hulkeberg, settimo con la Sauber. Con l’altra Ferrari, ottavo Fernando Alonso, anche lui con pneumatici Medium, così come i due piloti McLaren, Sergio Perez e Jenson Button, che hanno completato nell’ordine le prime dieci posizioni.

Se la Soft è uno “svantaggio”, perché quindi la squadra ha fatto tale scelta per Felipe? Innanzitutto perché con la pista che si gomma, e quindi garantisce più grip, problemi come il graining e il blistering generalmente si riducono. La gomma, quindi, domani potrebbe avere migliore vita, superiore a quanto visto finora. Ovviamente questa teoria decade se hai già accusato del blistering a un pneumatico in qualifica. La Soft, comunque, dovrebbe essere un po’ più veloce, quindi Felipe ha la possibilità di guadagnare delle posizioni nelle battute iniziali. Inoltre, una volta che si sarà fermato ai box per montare pneumatici Medium, il pilota brasiliano potrà avere un passo di gara stabile. Insomma, sulla carta le due scelta fatte dai team hanno ognuna il cinquanta percento di possibilità di rivelarsi quella corretta. Domani, al termine dei sessanta giri del Buddh International Circuit, vedremo chi aveva ragione.

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