Shanghai, 9 novembre

E’ stato un fine settimana dalle emozioni contrastanti per la Ferrari impegnata nella Sei Ore di Shanghai, penultima prova stagionale del Campionato del Mondi FIA Endurance. Da una parte c’è la delusione per un risultato – quarto e quinto posto, rispettivamente con Bruni-Fisichella e Vilander-Kobayashi – non certamente positivo nella categoria GTE-Pro, dall’altra la grande soddisfazione per il successo nella classe GTE-Am, dove ha trionfato la 458 GT2 del team 8Star Motorsport, affidata ad Enzo Potolicchio, Rui Aguas e Davide Rigon.

Nella categoria riservata ai professionisti l’Aston Martin ha messo a segno la doppietta con Stefan Mücke e Darren Turner davanti all’equipaggio formato da Bruno Senna, Pedro Lamy e Richie Stanaway. Le due Ferrari non sono state in grado di lottare per il successo finale e, inoltre, Bruni e Fisichella sono stati anche rallentati da un problema ad un ammortizzatore. Per quanto sia stato negativo, il risultato di Shanghai lascia ancora tutto in gioco per la vittoria finale: sono soltanto 5,5 i punti che separano la coppia italiana da quella anglo-tedesca nella classifica piloti mentre sono 8,5 le lunghezze da recuperare nella classifica a squadre e 17,5 quelli di differenza nel campionato riservato ai costruttori.

In GTE-Am il successo di 8Star Motorsport è arrivato grazie ad un’ottima prestazione di piloti e squadra. Potolicchio & co. hanno preso il comando durante la quarta ora di gara, una volta costretta al ritiro l’Aston Martin numero 95 del trio danese Thiim-Nygaard-Poulsen. Sul podio sono salite la Porsche di Narac-Vernay-Palttala e l’Aston Martin di Campbell-Walter-Stuart-Hall. Buoni piazzamenti per le altre due 458 iscritte, col quinto posto di Gerber-Griffin-Cioci e il sesto di Krohn-Jönsson-Mediani. Potolicchio e Aguas sono adesso al terzo posto nella classifica piloti con nove lunghezze da recuperare su Campbell-Walter e Hall mentre Narac e Vernay hanno quattro punti di vantaggio sui due ferraristi.

Rimane ancora da disputare una gara, il 30 novembre a Sakhir: nel deserto bahrainita farà caldo, in tutti i sensi, perché la Ferrari farà di tutto per portare a casa il successo finale nelle due categorie della massima competizione per le vetture GT.