GP BRASILE - La stagione si conclude sul podio
Fernando Alonso e la Ferrari hanno concluso la stagione 2013 sul podio. Sul circuito intitolato a Carlos Pace, infatti, il pilota spagnolo si è classificato al terzo posto, alle spalle del duo Red Bull Sebastian Vettel-Mark Webber. Nelle battute iniziali di gara sembrava che Felipe Massa potesse arrivare al traguardo subito dietro il compagno di squadra, ma un drive-through di penalizzazione è costato caro al pilota brasiliano, che ha terminato così la sua ultima gara al volante di una monoposto del Cavallino Rampante al settimo posto. L’obiettivo della Scuderia di concludere la stagione al secondo posto nella Classifica Costruttori è sfumato solo per una manciata di punti.
Con le monoposto che lasciavano la pit-lane per schierarsi sulla griglia di partenza, le gomme da asciutto facevano la loro comparsa per la prima volta in questo week-end di gara. Fernando e Felipe, rispettivamente dalla terza e nona posizione, montavano gomme Medium, così come il resto del gruppo a eccezione di Button e Gutierrez, che optavano per le Pirelli Hard.
Al via Fernando provava a infilarsi tra Vettel e il muro a bordo pista, per poi prendere il lato opposto, rimanendo però bloccato e scivolando al quarto posto, alle spalle di Hamilton. Ottimo invece l’avvio di Felipe, che guadagnava tre posizioni, tagliando il traguardo del primo giro al sesto posto. In testa alla gara, invece, una lunga battaglia nel corso della prima tornata tra Rosberg e Vettel: allo spegnersi del semaforo rosso, infatti, il pilota della Mercedes scavalcava Vettel in pole position. Ma la superiorità della Red Bull permetteva al tedesco di riportarsi in testa al termine del primo passaggio, con Fernando che scavalcava Hamilton e si riprendeva la terza posizione, con Webber al quarto posto.
Al terzo giro Grosjean parcheggiava la sua Lotus a bordo pista, invasa da una fumata bianca a causa della rottura del propulsore sulla monoposto del francese. Al quarto passaggio, una grande manovra compiuta da Fernando ai danni di Rosberg vedeva il pilota spagnolo issarsi in seconda posizione, anche se due giri dopo il suo distacco da Vettel era già di quasi cinque secondi. In questa fase della gara le due Mercedes sembravano essere in difficoltà, il che voleva dire che Felipe, ancora in sesta posizione, era a soli sette decimi da Hamilton. Alla decima tornata Fernando si ritrovava attaccato al posteriore della sua monoposto l’amico Webber, al volante di una Red Bull chiaramente più veloce. Al passaggio sul traguardo al 13esimo giro, l’australiano relegava il pilota Ferrari in terza posizione. Più indietro, Button, in piena rimonta dopo essere partito quattordicesimo, al giro 11 superava la Williams di Bottas e si portava in undicesima posizione, alle spalle del compagno di squadra in McLaren Perez. A questo punto della gara, solo i due piloti della Toro Rosso Vergne e Ricciardo erano rientrati ai box per montare pneumatici Hard. Scatenato invece Felipe, che superava Rosberg e conquistava il quinto posto. Al giro 18, Bottas al volante della Williams e Sutil con la Force India rientravano ai box da centro gruppo per il cambio gomme.
Altro set di pneumatici Medium per Felipe alla 19esima tornata. Il giro successivo Button, Hulkenberg, Di Resta imboccavano tutti la corsia box, con Button sempre su una strategia non allineata a quella della maggioranza dei piloti: l’inglese, infatti, montava gomme Medium. Fernando e Hamilton visitavano la pit-lane al 21esimo passaggio, con il pilota spagnolo che scivolava quarto in classifica dopo aver montato un set di Hard. Con Rosberg che rientrava ai box dalla terza posizione il giro successivo, Fernando e Felipe venivano promossi rispettivamente al terzo e quarto posto, alle spalle delle due Red Bull. Pit stop lungo per Webber per un altro treno di Medium, il che permetteva ad Alonso di riportarsi secondo alle spalle del leader della corsa, che a sua volta si fermava ai box al giro 24 senza perdere la prima posizione, mentre alcune gocce di pioggia iniziavano a scendere. Fernando non poteva fare niente per impedire a Webber di riprendersi la seconda posizione all’inizio del 26esimo passaggio. Felipe, quarto, si trovava invece Hamilton attaccato al cambio. Quasi affiancati, entrambi bloccavano le ruote nella frenata alla prima curva al 32esimo giro. Sfortunatamente, però, la Direzione Gara comunicava che Felipe Massa doveva scontare un drive-through di penalizzazione per aver superato con tutte le quattro ruote la linea bianca che delimita l’accesso alla pit-lane. Rientrato in corsia box al termine del 34esimo passaggio, il pilota brasiliano riprendeva la gara in ottava posizione alle spalle della McLaren di Perez. A circa metà gara, la classifica vedeva Vettel in testa davanti a Webber, Fernando terzo a 4,2 secondi dall’australiano, poi Hamilton, Button, Rosberg, Perez, Felipe ottavo, con Hulkenberg al volante della Sauber e Ricciardo con la Toro Rosso a completare le prime dieci posizioni.
Al giro 39 le poche gocce diventavano pioggerellina, ma non abbastanza da obbligare a pneumatici che non fossero slick. Felipe e Button visitavano la pit-lane al giro 44, con il ferrarista che montava il suo primo set di Hard, riprendendo la corsa in decima posizione. Il giro successivo toccava a Rosberg e Perez entrare in corsia box. Con le nuvole che si facevano minacciose, chiaramente il quartetto di testa – Vettel, Webber, Fernando e Hamilton – sperava che la prossima fermata ai box coincidesse con la necessità di montare gomme da pioggia. Felipe saliva in nona posizione dopo aver superato Di Resta al 46esimo passaggio, all’ottavo posto con il pit-stop di Hulkenberg. Mentre l’uscita di pista di Bottas, dopo essere entrato in contatto con Hamilton, portava alla presenza di bandiere gialle, i primi tre si fermavano ai box, con la Red Bull che effettuava un doppio pit-stop, seguiti da Hamilton pochi attimi dopo. I cambi gomme avevano ridotto i distacchi, soprattutto a causa della confusione generata dal ritardo con cui era stato effettuato il pit-stop di Vettel: il tedesco comandava quindi la corsa con 6,3 secondi di vantaggio su Webber, con Fernando a solo sei decimi dall’australiano. Il ferrarista siglava il momentaneo giro più veloce della gara al giro 49. Intanto Felipe era settimo, sempre alle spalle di Perez, dopo il pit-stop di Hamilton. Ma l’inglese doveva nuovamente rientrare ai box per scontare una penalità perché giudicato responsabile dell’incidente che aveva messo fuori gara la Williams di Bottas. Nel frattempo era ritornata la pioggia leggera, ma solo in prossimità della curva quattro. Davanti a Felipe, invece, infuriava la battaglia tra Perez e Rosberg, con il messicano che cercava di scavalcare il pilota Mercedes.
A dieci giri dalla bandiera a scacchi, Fernando accusava un ritardo di 2,4 secondi da Webber, e vantava un confortevole vantaggio di 21,5 secondi su Button, che aveva portato la sua McLaren fino alla quarta posizione. Nelle battute finali aumentavano i distacchi, ma la classifica rimaneva immutata, permettendo così a Fernando di salutare il pubblico dall’ultimo podio della stagione, con la squadra Ferrari ad applaudirlo dopo aver indossato la speciale t-shirt commemorativa per l’ultima gara di Felipe Massa con il Cavallino Rampante.
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