GP del Brasile - Schumacher e Barrichello in zona punti
Prima del via la pioggia a lungo annunciata non fa capolino e così sarà fino al termine dei 71 giri in programma. Al via Alonso prende la testa della gara davanti a Montoya, con Raikkonen alle spalle di Fisichella che a sua volta precede Michael Schumacher. Jenson Button è sesto davanti a Christian Klien, con a seguire Barrichello e Ralf Schumacher.
Sfortunatamente, un incidente al via mette fuori causa i due piloti della Williams e David Coulthard, causando al contempo l’ingresso della safety car in pista. Alla ripartenza, Montoya sorpassa Alonso al termine del rettifilo di partenza, proprio all’inizio del quarto passaggio, con il compagno di squadra Raikkonen che segue i due in terza posizione.
Nei primi venti giri, Montoya riesce a guadagnare un margine di circa quattro secondi su Alonso. In questa fase Raikkonen incalza la Renault del pilota spagnolo, Fisichella sopravanza Michael Schumacher che a sua volta sopravanza Button, inizialmente incalzato da Klien, il quale controlla alle sue spalle Barrichello.
Le soste iniziano al 22° giro. Alonso entra per primo seguito da Fisichella e un giro più tardi da Barrichello. Michael si ferma al 26° giro e rientra in pista proprio davanti al pilota italiano della Renault in quarta posizione, proprio mentre Button fa a suo volta il suo ingresso ai box. Montoya si ferma invece al 28° passaggio, cosa che invece il compagno di squadra farà solo verso metà gara, per la precisione, al 31° giro.
Al suo rientro in pista Raikkonen riesce però a sopravanzare Alonso di 1.4 secondi, pur accusandone ancora 10 di ritardo dal compagno di squadra. Stando così le cose, il pilota spagnolo quindi è già virtualmente Campione del Mondo. Michael accusa a sua volta un gap di 14 secondi dal pilota spagnolo, con Fisichella che lo pressa da vicino. Nel frattempo Takuma Sato fa il suo primo stop, poco prima di Button, tallonato da Barrichello.
Montoya al termine del valzer delle soste conserva un vantaggio di quattro secondi sul compagno di squadra, con Alonso che adotta una tattica decisamente conservativa, anche in virtù dei sedici secondi di margine che mantiene su Michael Schumacher. Fisichella segue non troppo distante pur se mai in grado d’impensierire seriamente Michael, ne a sua volta di essere impensierito dal duo Button-Barrichello, a loro volta in lotta. Lotta che al 44° giro vedrà poi prevalere il pilota brasiliano della Ferrari.
Il secondo round delle soste inizia al 48° passaggio, aperto anche questa volta dalle due Renault, seguite da Barrichello al 50° giro. Montoya e Michael fanno invece il loro ingresso ai box al giro numero 54, con Raikkonen che, al contrario, prolungherà la sua permanenza in pista fino al 59° passaggio. Nonostante ciò il finlandese rientrerà comunque in pista alle spalle del compagno di squadra Montoya con Alonso che conserva saldamente la sua terza piazza, 22 secondi dietro a Raikkonen e con 17 di vantaggio su Michael con Fisichella che rimane quinto con largo margine su Barrichello che sopravanza a sua volta Button, il quale precederà fin sotto la bandiera a scacchi Ralf Schumacher.
Il terzo posto dietro a Montoya e Raikkonen è quindi sufficiente a Fernando Alonso per divenire il più giovane Campione del Mondo della storia della Formula 1.
Michael Schumacher è così quarto nella classifica Piloti a pari merito con Juan Pablo Montoya mentre Barrichello occupa la settima piazza a pari merito con Ralf Schumacher. Nella classifica riservata ai costruttori la McLaren-Mercedes, grazie all’ uno-due messo a segno conquista quindi la vetta, precedendo di due punti la Renault, dietro alla quale segue la Ferrari staccata di 17 punti dalla Toyota con due gare ancora da disputare prima della fine della stagione.
Comments
Nessun commento presente
Add Comment