GP DI MONACO – GIORNATA COMPLESSA NEL PRINCIPATO
Il microclima del Principato di Monaco, compresso tra montagne a strapiombo e mare, ha oggi offerto il peggio di sé con un acquazzone che si è abbattuto sul circuito di Monte Carlo poco prima del via della seconda sessione di prove libere. Si è trattato di qualcosa che i piloti non hanno certo apprezzato, visto che quella monegasca è la pista in cui è più importante accumulare il massimo numero di giri possibile. Tuttavia, i timori della vigilia sollevati dai media si sono rivelati infondati. Si temeva che le vetture 2014, più inclini alla sbandata, potessero finire fin troppo facilmente contro le impietose barriere della pista, invece tutto è filato liscio. In casa Ferrari si è dovuto fare i conti con un problema tecnico che ha afflitto la F14 T di Kimi Raikkonen, costretto ai box da un guasto al cambio. L’inconveniente però è capitato nel pomeriggio, quando anche gli altri piloti non hanno potuto girare più di tanto a causa della pioggia e quindi, in confronto alla concorrenza, il tempo utile perso in pista è stato limitato. Pochi piloti hanno, infatti, superato i dieci giri percorsi. Nel corso delle tre ore di prove libere del giovedì il duo della Scuderia Ferrari ha percorso in totale 81 giri dello storico circuito cittadino con Fernando Alonso che ha, ovviamente, fatto la parte del leone completandone 46. Certo, i tempi del venerdì significano poco anche al giovedì, ma forse su una pista che, più di qualunque altra, è conosciuta per mettere in mostra le capacità di guida dei piloti , il fatto che Fernando sia stato il più veloce nella sessione del pomeriggio non è una casualità. La parte alta della classifica è stata, tuttavia, abbastanza diversa dal solito. Dietro a Fernando si sono piazzati due favoriti come Lewis Hamilton con la Mercedes e Sebastian Vettel con la Red Bull, ma alle loro spalle si sono messi in luce Jean-Eric Vergne con la Toro Rosso, Valtteri Bottas con la Williams e Sergio Perez che con la Force India ha chiuso il lotto dei migliori sei. In passato il venerdì a Monaco si poteva considerare a tutti gli effetti un giorno di vacanza, ma da quando in Formula 1 è arrivata la telemetria la giornata di pausa dall’attività in pista è diventata solo un’occasione in più per gli ingegneri per studiare i dati nei dettagli, prima di passare al garage il foglio con le indicazioni da seguire per la messa a punto dell’assetto in vista del ritorno in pista al sabato.
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